NON ARRIVANO I SOLDI PROMESSI, L’AQUILA MUORE: IL GOVERNO E’ LATITANTE , TG1 E TG FININVEST SPENGONO LE TELECAMERE
Giugno 27th, 2010 Riccardo FucilePROMESSI PER LA RICOSTRUZIONE 10 MILIARDI IN 10 ANNI, MA NON C’E’ NEANCHE 1 MILIARDO L’ANNO DA SPENDERE… LE AZIENDE ESISTENTI ABBANDONATE SENZA AIUTI… SI FANNO SLITTARE LE IMPOSTE OGNI SEI MESI, MA IN UMBRIA E MARCHE SI PAGO’ SOLO IL 40% DELL’ARRETRATO
L’ultima visita del premier all’Aquila risale ormai al lontano 29 gennaio: da quando tutti hanno cominciato a capire che i soldi per la ricostruzione non ci sarebbero stati, il governo si è dato latitante.
Dall’Aquila le forze politiche bipartisan lanciano un grido disperato: o arrivano i finanziamenti a suo tempo promessi o l’Aquila diventerà una città morta. Soldi per la ricostruzione non ce sono: la città è coperta di puntelli, sembra divenuta una città di ferro, ma i cantieri dove si lavora si contano sulle dita di una mano.
Vi sono ditte che falliscono perchè hanno fatto dei lavori e non sono state pagate.
Lo Stato paga 16 milioni al mese (per ora) per mantenere migliaia di persone negli alberghi ma, se fossero iniziati a tempo debito i lavori di sistemazione delle loro case classificate B e C , ora potrebbero già abitarvi.
Il Comune non ha neanche i soldi per tagliare l’erba nei parchi, non ci sono servizi, la frutta la portano gli ambulanti da Napoli.
Qualche giorno fa gli aquilani sono sfilati in 20.000 per protestare: nemmeno un cenno sul Tg1 e sul Tg2.
Quando il sindaco ha invitato tutti i media a verificare la situazione, l’invito è stato declinato da Tg1 e da tutte le reti Fininvest.
Qualcuno ha paura che si conosca la verità , lo diciamo da mesi.
Che è ben diversa, fin dall’inizio, da quella raccontata dal governo.
Persino Bruno Vespa, aquilano onesto e non certo schierato con l’opposizione , ha avuto parole dure di analisi.
Il problema è che il governo, sapendo fin dall’inizio di non avere i soldi per ricostruire in tempi brevi, ha stanziato solo 10 miliardi diluiti in 10 anni, ovvero un miliardo l’anno.
Cifra insufficiente, come ricorda Vespa, in quanto nelle Marche e in Umbria, per terremoti minori, si sono spesi 7 miliardi. Continua »