Giugno 16th, 2010 Riccardo Fucile
SUI REDDITI ALTI AUMENTA IL PRELIEVO IN FRANCIA, REGNO UNITO E GERMANIA…GLI STESSI PAESI TASSANO BANCHE, SOCIETA’ ENERGETICHE E RENDITE FINANZIARIE…. IN ITALIA SACRIFICI SOLO PER GLI STATALI E TAGLI AI SERVIZI LOCALI
L’austerity un Eurolandia non è fatta solo di tagli alla spesa pubblica e sacrifici per gli statali.
La nuova tendenza continentale, a differenza della manovra di Tremonti, per recuperare risorse e dare un senso di equità agli aggiustamenti di bilancio, è quella di ritoccare in vario modo le aliquote per i redditi alti e di elevare il prelievo su rendite finanziarie, stock option e superstipendi.
Questa tendenza è trasversale ai governi di destra e di sinistra, a parte il nostro, dove chi è ricco non viene minimamente sfiorato da questa manovra, mentre i dipendenti pubblici per 4 anni si vedranno congelata la retribuzione e gli enti locali ridotti i trasferimenti per i servizi anche del 30%.
La Merkel in Germania, ad es., non ha escluso un imminente aumento dell’aliquota Irpef più alta, oggi ferma al 42%.
In Francia è previsto un prelievo straordinario sui redditi oltre gli 11.000 euro mensili, in Portogallo è stata fissata una nuova aliquota del 45% per i redditi sopra i 150 euro, in Gran Bretagna del 50% sui redditi oltre le 150.000 sterline e anche in Spagna è stato annunciato un aumento fiscale.
Solo in Italia l’aliquota sopra i 75.000 euro resta inchiodata aal 43%.
Per quanto riguarda la tassa sui redditi da capitale, mentre il nostro Paese non ha adottato nessuna nuova misura, in Spagna l’aliquota è aumentata dal 18% al 19-21%, in Portogallo hanno messo una tassa del 20% sulle plusvalenze azionarie, in Francia una ritenuta alla fonte del 50% nei paradisi fiscali, nel Regno Unito un prelievo sui capital gain.
Vediamo le banche: in Italia nessun intervento, in Portogallo una tassa del 2,5% sugli utili degli istituti di credito, in Francia e Gran Bretagna è prevista una nuova tassa nel 2011, in Germania hanno messo un prelievo sulle società energetiche. Continua »
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Giugno 16th, 2010 Riccardo Fucile
LA REPUBBLICA DELLE BANANE: L’OSCE CHIEDE DI RITIRARE IL DECRETO INTERCETTAZIONI, FINI VUOLE MODIFICARLO, NAPOLITANO VALUTARLO… BERTOLASO DAL SEMINARIO AL PIEDATERRE… FORMIGONI GUIDA LA RIVOLTA CONTRO TREMONTI…A SILVIO NON RESTA CHE FARE LA CORTE A 7 DEPUTATI E 4 SENATORI DELL’API DI RUTELLI
Un’altra giornata da Repubblica delle banane.
Non era mai successo che la Commissione centrale del Viminale bocciasse una proposta unanime di tre procure e che decidesse di non concedere il programma di protezione a un pentito che pur ha collaborato con i pm di Firenze e Caltanissetta sulle stragi del 1992-1993.
E’ capitato per Gaspare Spatuzza, lo stragista della cosca di Brancaccio pentitosi nel 2008, definito dalla Dna “collaboratore fondamentale che ha consentito una lettura reale della strage di via d’Amelio”.
Spatuzza tirò in ballo anche Berlusconi e Dell’Utri e forse per questo si è arrivati a questa decisione politica che fa ora di Spatuzza “un morto che cammina”.
Era invece già successo che un organismo internazionale criticasse il nostro Paese perchè non rispetta le convenzioni internazionali: ora è toccato all’Osce, l’Organizzazione per la Cooperazione e la Sicurezza in Europa, che ha invitato il governo italiano “a rinunciare alla legge sulle intercettazioni o a modificarla secondo gli standard internazionali sulla libertà di espressione”.
L’ennesima figura da cioccolatai per una legge bavaglio che qualcuno vorrebbe pure blindare e che è stata criticata da un organismo che raccoglie 56 Stati.
Tutti prevenuti o imbecilli?
Frattini ha protestato (non contro le intercettazioni, contro la responsabile Ocse, Dunja Mijatovic) per lesa maestà , la Lega ha addirittura chiesto le dimissioni della “bosniaca”.
Come se essere bosniaci fosse un insulto equiparabile a quello di emettere rutti leghisti.
Nel frattempo il governo vuole ad ogni costo approvare il decreto intercettazioni entro luglio e senza modifiche.
Cosa difficile perchè alla Camera, in Commissione Giustizia, i finiani sono ben 5, compresa la presidente Giulia Bongiorno, e non intendono andare di corsa.
Anzi chiedono ulteriori, motivate modifiche.
Berlusconi minaccia elezioni “se non si fa come vuole lui”, ma Farefuturo replica ironicamente “Ma ci facci il piacere…”. Continua »
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Giugno 16th, 2010 Riccardo Fucile
DA UN LATO GLI ALPINI CHE HANNO SUBITO 40 ATTACCHI IN 50 GIORNI… DALL’ALTRO LE CONTRADDIZIONI DI 4 JET AMX CHE NON POSSONO LANCIARE BOMBE E CONSUMANO SOLO CARBURANTE, DI ELICOTTERI AB-212 DA SCARSE PRESTAZIONI IN LOCO, DEI BLINDATI “FRECCIA” CHE SERVONO MENO DEI “LINCE”, MA SONO UTILI PER IL BUSSINES DELLA IVECO-OTOMELARA
Quaranta scontri a fuoco in cinquanta giorni: questo è il bilancio bellico del contingente italiano da quando gli alpini della “Brigata Taurinense” hanno assunto il controllo della regione occidentale afghana.
Secondo PeaceReporter, il sito vicino ad Emergency, a molti combattimenti avrebbero partecipato anche militari italiani, ma dal comando di Herat si smentisce: i dubbi sono comunque più che leciti, visto che su 40 scontri confermati dal comando, solo 4 erano stati comunicati dai media, appena il 10%.
Questa missione di pace sta assumendo risvolti sempre più inquietanti e indecifrabili: in Italia se ne parla solo quando qualche nostro soldato viene ferito o ucciso, ma le contraddizioni sono tante.
Non solo sul fatto se e come ancora si giustifica, dopo anni, la presenza di ben 3.300 nostri militari a Kabul, ma su diversi aspetti poco noti e di cui in Italia si preferisce tacere: intanto i costi che sono passati da 600 milioni di euro del 2009 a 750 milioni di euro del 2010, di cui 327 già stanziati.
Secondo molti esperti, una cifra su cui si potrebbe risparmiare, con scelte oculate.
Abbiamo ad es. 4 jet Amx dell’Aeronautica di base ad Herat che sarebbero utilissimi se potessero lanciare bombe: dato che il governo lo vieta, si limitano a fare voli a bassa quota, nella speranza di intimorire gli insorti: in pratica si consuma carburante per nulla, mentre in Italia l’Aeronautica non ha il carburante per far volare jet e addestrare piloti.
Esiste poi una lottizzazione tra le forze armate, non solo per motivi di prestigio, ma per usufruire dei fondi necessari.
Aeronautica e Marina alternano elicotteri AB-212 che non sono adatti alle alte quote afghane, dove andrebbero meglio quelli dell’esercito, ma non si capisce perchè continuino a essere impiegati. Continua »
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