Gennaio 20th, 2022 Riccardo Fucile
PUBBLICA UN TWEET PER SMENTIRNE L’UTILITA’ MA DIMOSTRA L’ESATTO OPPOSTO
«Fine anche della favola “grazie al vaccino abbiamo ridotto i morti…”» scrive in un tweet l’eurodeputata Francesca Donato, pubblicando un confronto tra i contagi e i morti del 18 gennaio 2021 e quelli più recenti del 2022.
I dati riportati confermano di fatto che i vaccini anti Covid-19 sono stati utili per diminuire i decessi.
L’europarlamentare, convinta di aver dimostrato l’inefficacia dei vaccini, è caduta in quello che potremmo definire il «paradosso di Fusaro».
Ecco il testo completo del tweet dell’ex leghista:
Ieri, 18/01/2022, con quasi 90% Italiani inoculati:
– 228.123 contagi
– 434 morti.
Un anno fa, 18/01/2021, senza Pfizer, Moderna ecc:
– 8.824 contagi
– 377 morti.
Fine anche della favola “grazie al vaccino abbiamo ridotto i morti…”
Come nel caso del filosofo Diego Fusaro, l’europarlamentare non tiene affatto conto delle percentuali ottenute grazie a entrambi i dati forniti.
Certo, i decessi registrati il 18 gennaio 2022 (434) sono superiori rispetto a quelli del 18 gennaio 2021 (377) quando era da poco partita la campagna vaccinale, ma l’enorme differenza sta nei contagiati: quelli del 18 gennaio 2022 sono quasi 26 volte quelli conteggiati un anno prima.
Le percentuali dei decessi rispetto al dato dei contagiati parlano chiaro: 4,27% contro 0,19%.
Per essere ancora più chiari: nel 2021 il 18 gennaio c’era 1 morto ogni 23,4 positivi, nella stessa giornata del 2022 1 morto ogni 525,6 positivi.
Discutendo del tweet con Open, il divulgatore scientifico Francesco Cacciante commenta così: «È incredibile! Ha riportato i contagi, li ha scritti! Le proporzioni quando le insegnano? Alle medie, se ben ricordo».
(da agenie)
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Gennaio 20th, 2022 Riccardo Fucile
ELISABETTA BELLONI È IL DIRETTORE GENERALE DEL DIS, IL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA, E POTREBBE ESSERE IL NUOVO INQUILINO DI PALAZZO CHIGI…IL CAVALIERE ANNUNCERÀ IL RITIRO DOMENICA, OSSIA QUANDO LETTA RIUNIRÀ I GRANDI ELETTORI PD
Nomi non se ne fanno, nemmeno ora che il primo scrutinio si avvicina e la candidatura di Silvio Berlusconi sembra sfumare.
Enrico Letta si mantiene fedele alla linea tenuta fino ad oggi, con una postilla che suona come un avvertimento all’avversario: “Il prossimo presidente della Repubblica deve essere scelto con un accordo fra centrodestra e centrosinistra. E non deve essere di parte”.
IL NOME
Parole che fermano sul nascere le ipotesi che sia lo stesso Berlusconi, una volta ritirata la propria candidatura, a indicare un nome di area. Una ipotesi circolata nelle ultime ore e alimentata dalle parole di Matteo Salvini circa la necessità di “ragionare nel centrodestra” per “preservare l’unità della coalizione” e il riconoscimento del “ruolo fondamentale di Silvio Berlusconi”.
Se per il leader leghista la priorità è quella di preservare il centrodestra, per il segretario del Pd, al contrario, la bussola rimane quella della condivisione, a partire dalla maggioranza che sostiene il governo Draghi. Intanto, però, Enrico Letta attende che dalla scacchiera sia rimossa la pedina Berlusconi.
BERLUSCONI
Nel frattempo ecco un’ora di faccia a faccia fra Salvini e Conte, con il leader della Lega che sonda su Casellati e Moratti, quindi Sgarbi che preannuncia che Berlusconi sta pensando a una candidatura alternativa alla sua, e il nome lo farà domenica.
E lui Berlusconi sta maturando sempre di più l’intenzione di fare un passo di lato. L’ex premier, riferiscono fonti parlamentari azzurre, sta valutando le prossime mosse e soprattutto il ‘timing’. Ma rispetto alla convinzione dei giorni scorsi di andare avanti, prefigurando la sfida in Aula, sempre secondo quanto viene riferito da chi gli ha parlato, si fa strada la prospettiva di evitare la conta.
La decisione di non scendere in campo per l’elezione del presidente della Repubblica viene ormai considerata anche all’interno di Forza Italia, l’ex presidente del Consiglio dovrebbe sciogliere la riserva entro 48 ore. Gli alleati hanno alzato ancor di più il pressing e chiedono al Cavaliere di convocare un vertice. “E’ inevitabile che si svolga prima della fine della settimana”, afferma Meloni. “Sul quirinale il centrodestra sarà determinato e determinante e il ruolo di Berlusconi sarà fondamentale”, si limita a dire Salvini.
IL BIVI
L’alleanza è a un bivio, perché se venisse meno l’eventualità di una candidatura del presidente azzurro, sarebbero al momento due le strade al vaglio.
La prima porterebbe al presidente del Consiglio Draghi. Fdi, qualora emergesse la candidatura dell’ex numero uno della Bce, non si tirerebbe indietro ma prima di sbilanciarsi e di fare un nome, attende la mossa di Berlusconi.
Il Cavaliere ha sempre detto di considerare alternativa alla sua candidatura solo l’ipotesi Draghi o un Mattarella bis, ma non escluderebbe a priori nemmeno la pista Casellati. La presidente del Senato, riferiscono fonti parlamentari, avrebbe fatto pervenire al Cavaliere la propria disponibilità ma – è la convinzione dentro FI – non farà alcun passo avanti senza l’avallo dell’ex presidente del Consiglio.
Nel centrodestra c’è chi evidenzia il rischio che un’eventuale candidatura della terza carica dello Stato possa essere meno forte rispetto a quella di Berlusconi, se non altrettanto divisiva. Ma potrebbe ottenere, oltre l’ok degli alleati, la convergenza di una parte dei Cinquestelle, di esponenti dem non favorevoli al ‘trasloco’ di Draghi, e di chi, soprattutto nel Misto, teme il voto anticipato.
L’eventuale endorsment a favore di Draghi da parte di Berlusconi sposterebbe l’ago della ‘bilancia’, ma il patto tra i leader del centrodestra è quello di indicare insieme una figura comune, senza fughe solitarie in avanti.
“E’ il Pd che ci vuole portare su Draghi”, spiega un parlamentare della Lega. Salvini ha sempre sostenuto la necessità che il presidente del Consiglio resti a palazzo Chigi, “ma non sono padrone del destino altrui”, ha rimarcato. L’impasse, spiega un ‘big’ del centrodestra, è anche legata alla difficoltà di dialogare sul dossier Colle con lo stesso Draghi: “Non tratta”, sostiene la stessa fonte.
Resta un fatto: il Presidente del Consiglio avrebbe incontrato nel pomeriggio a palazzo Chigi il Direttore generale del Dis, Elisabetta Belloni, di cui si parla come del possibile nuovo premier (con Draghi al Colle).
(da agenzie)
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Gennaio 20th, 2022 Riccardo Fucile
LE SCRITTE AL CIMITERO: “IL GOVERNO NAZISTA CI VUOLE MORTI PER COVID“
Muri imbrattati e volantini con frasi estremiste al cimitero di una delle città più colpite durante la prima ondata di pandemia
La scorsa notte sono stati imbrattati con scritte e volantini No-vax i muri che delimitano il cimitero di Nembro, provincia di Bergamo, uno dei luoghi simbolo della prima ondata di pandemia di Coronavirus, che più di tutti ha pagato un prezzo carissimo in termini di vittime.
Oltre alle solite scritte negazioniste, questa volta sono stati lasciati anche dei volantini con testi che evocano teorie contro il governo: «Il governo nazista con i suoi protocolli assassini ha voluto i nostri cari morti per C-19! Ora impone vax mortali. Bergamo vuole verità e giustizia per i morti. Libertà per i vivi».
Questa una delle frasi sui volantini, accompagnate dalle scritte in rosso che descrivono i morti della pandemia come una conseguenza dettata dalle scelte del governo: «I morti Covid-19 qui sepolti uccisi da un governo nazista, bugiardo. assassino con protocolli criminali», «Per loro rivendichiamo libertà e giustizia».
Un episodio simile si era verificato lo scorso 6 gennaio, con le scritte No-vax che l’amministrazione comunale ha fatto subito cancellare, anche grazie all’aiuto di alcuni volontari.
In quell’occasione il sindaco Claudio Cancelli ha espresso tutta la sua indignazione su un post pubblicato direttamente sulla sua pagina Facebook: «Con tristezza devo informarvi che questa notte i No vax estremisti hanno imbrattato con scritte deliranti il muro del nostro cimitero. Quelle scritte sono segni di oltraggio verso i nostri morti e verso Nembro. Questi vandali dimostrano così la qualità dei loro argomenti ossia scarabocchi rancorosi sul lenzuolo che protegge i resti dei nostri cari». Intanto i carabinieri stanno svolgendo delle indagini più approfondite attraverso le telecamere della zona per provare a rintracciare gli autori del gesto compiuto la scorsa notte.
(da agenzie)
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Gennaio 20th, 2022 Riccardo Fucile
LA DEPUTATA DI CORAGGIO ITALIA: “E’ LA BATTAGLIA DELLA SUA VITA“
Berlusconi al Quirinale? “Lui ci crede davvero e fa bene a perseguire questo obiettivo, mi disse che lo aveva promesso a mamma Rosa. Io gli direi di andare avanti comunque, glielo direi con affetto perché è la battaglia della sua vita”.
Lo ha detto a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, la deputata di Coraggio Italia Michaela Biancofiore.
Quindi un condannato per frode fiscale, sodale di condannati per prostituzione e di Dell’Utri condannato per mafia nonché colui che ha dato tre milioni di euro al senatore De Gregorio per lasciare Prodi e passare a destra dovrebbe diventare capo dello stato perché l’ha promesso alla mamma
(da Globalist)
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Gennaio 20th, 2022 Riccardo Fucile
I SOLDI DALLA DONNA AL MAGISTRATO CHE LO GIUDICO’
I regali di Silvio Berlusconi a Julinda Llupo, una donna di nazionalità albanese, e gli affari di quest’ultima con un giudice di Cassazione che in passato ha giudicato il Cavaliere.
Una storia complicata, scoperta dal quotidiano Domani che ricostruisce i fatti in un lungo articolo.
La vicenda viene alla luce dopo una segnalazione dell’Uif, l’Ufficio antiriciclaggio della Banca d’Italia, che ha puntato il faro su un’operazione con quasi 70 mila euro passati dai conti di Berlusconi su quello della giovane albanese.
Un regalo, scrive Domani, arrivato in nove rate. Ma, si legge nell’articolo, non unico, visto che è dal 2010 che la donna riceve denaro dal leader di Forza Italia.
La seconda notizia rivelata dal quotidiano è che Llupo, che ha alcune attività nel settore dei bed and breakfast, ha usato i soldi per pagare l’affitto di un appartamento di proprietà di Cosimo D’Arrigo, un giudice di Cassazione che nel 2012 ha fatto parte di un collegio che ha assolto Berlusconi nel processo Mediatrade riguardante presunti fondi neri di Mediaset.
L’inchiesta del quotidiano riporta anche le reazioni degli interessati e degli avvocati di Berlusconi. La ragazza e il marito non hanno voluto spiegare la vicenda, mentre dall’entourage di Berlusconi si spiega che Llupo non è coinvolta nel processo sulle “olgettine”.
Il suo nome, invece, è finito in una lista, mai depositata, che i legali del Cavaliere volevano presentare durante questo processo per mostrare la generosità di Berlusconi nei confronti di molte persone. Tra le quali alcune mai conosciute e che ricevono denaro dopo avere chiesto aiuto. Gli avvocati del leader di Forza Italia fanno notare che per questo tipo di operazioni riguardanti persone esposte politicamente, la segnalazione di Bankitalia parte automaticamente. Il magistrato invece afferma di non sapere nulla dei rapporti fra Llupo e Berlusconi e di avere la coscienza a posto.
(da agenzie)
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Gennaio 20th, 2022 Riccardo Fucile
UNDICI VOLTE CAMPIONE DEL MONDO, MA SE NON SI VACCINA NON ENTRA
Dopo il caso Djokovic adesso è la volta di Kelly Slater, 11 volte campione del mondo di windsurf, a cui potrebbe essere negato il diritto di gareggiare in Australia in occasione degli eventi della World Surf League a Victoria’s Bells Beach e Margaret River tra marzo e aprile.
A ribadirlo è il ministro della salute Greg Hunt all’emittente australiana Channel 9: «Penso che siamo stati abbastanza chiari con il caso Novak Djokovic: “No vax, no play“.
È un messaggio piuttosto semplice, non importa quale sia lo sport, siamo imparziali. Spero che Slater si vaccini e che gareggi».
Anche il premier dello stato di Vittoria Daniel Andrews, secondo quanto riportato dal Guardian, ha dichiarato che sperava che non si sarebbero verificati altri episodi oltre quello che ha portato Djokovic a non poter difendere il suo titolo agli Australian Open: «È importante che ci sia chiarezza da parte del governo del Commonwealth su chi può entrare e chi no». In passato Slater aveva affermato di non essere contrario al vaccino, ma di non concordare sull’obbligo della vaccinazione. Inoltre il surfista aveva recentemente commentato la vicenda che ha visto coinvolto Djokovic, criticando tutto il processo messo in piedi contro il tennista.
(da agenzie)
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Gennaio 20th, 2022 Riccardo Fucile
COME EVITARE CHE LA VITTORIA DI BIDEN VENISSE CERTIFICATA DAL SENATO
L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump tenne alcuni incontri segreti alla Casa Bianca prima dell’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021.
Alle riunioni, a cui parteciparono alleati e consiglieri, si sarebbe parlato di come evitare che la vittoria di Joe Biden venisse certificata in Senato.
A rivelarlo è l’ex portavoce presidenziale, Stephanie Grisham, parlando alla commissione parlamentare d’inchiesta che indaga sull’attacco al Campidoglio. Secondo quanto riportato dal Guardian, Grisham avrebbe spiegato che gli incontri segreti erano organizzati dal capo dello staff di Trump, Mark Meadows. Grisham ha dichiarato di non conoscere i nomi di chi partecipò agli incontri segreti, ma ha indicato alcune persone che potrebbero fornire informazioni al riguardo.
Tra questi, l’ex capo usciere della Casa Bianca, Timothy Harleth, uno dei dipendenti più fidati dell’ex presidente. Interrogato dai media, Harleth si è rifiutato di rispondere alle domande sugli incontri alla Casa Bianca.
L’ex portavoce di Trump ha inoltre affermato che nei documenti cha la Casa Bianca dovrà presentare agli inquirenti, dopo il via libera della Corte Suprema, sarebbero contenuti ulteriori dettagli sulle intenzioni dell’allora presidente di marciare in prima persona verso il Campidoglio e sul perché, alla fine, avrebbe deciso di tirarsi indietro. Dopo essere stato informato dai servizi segreti che non sarebbe stato possibile garantire la sua incolumità, l’ex presidente avrebbe preso la decisione di tornare alla Casa Bianca e di seguire l’attacco in televisione.
«Trump era determinato a parlare alla manifestazione – ha dichiarato Grisham – Era costantemente al telefono per supervisionare l’evento».
(da agenzie)
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Gennaio 20th, 2022 Riccardo Fucile
CHI TRAGREDISCE RISCHIA SANZIONI DA 600 A 3.600 EURO
Via libera in Austria all’obbligo di vaccinazione anti-Covid.
Il parlamento ha approvato dopo ore di dibattito la misura che entrerà in vigore il prossimo 4 febbraio.
L’Austria diventa così il primo Paese europeo ad approvare l’obbligo vaccinale per tutte le persone con più di 18 anni.
Il cancelliere, Karl Nehammer, alcuni giorni fa aveva spiegato che «ci saranno controlli».
Chi trasgredisce rischia sanzioni tra i 600 e i 3.600 euro in caso di recidiva.
I non vaccinati riceveranno una convocazione per la prima dose e chi non si presenterà sarà multato. La norma prevede fino a quattro multe a persona.
(da agenzie)
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Gennaio 20th, 2022 Riccardo Fucile
NE HA DATO NOTIZIA LUI STESSO
Enrico Mentana, direttore del TgLa7, ha avuto il covid e oggi torna a condurre l’edizione delle 20 del tg: ha contratto il virus dopo tre dosi di vaccino, ma se non ha ne ha fatto menzione è per rispetto verso coloro per i quali è stata un’esperienza dolorosa.
A darne notizia è lo stesso giornalista in un post sul suo profilo Facebook: “Oggi torno al Tg, dopo dieci giorni. Dopo averne parlato per due anni, anche io come milioni di altri italiani ho incontrato il Covid”, scrive. “Ne parlo solo a isolamento finito perché una malattia è sempre un fatto privato, ma soprattutto per rispetto a tutti quelli per i quali è stata un’esperienza più dolorosa. Ho presente la fortuna di averlo contratto solo ora, in questa forma meno pericolosa, e con lo scudo di tre dosi di vaccino. Ci vediamo stasera”, conclude.
Oltre ai commenti di buona guarigione – e di chi ha fatto i complimenti alla bravura della giornalista che lo ha sostituito – c’è chi ha tirato un sospiro di sollievo pensando che non salterà la ormai celebre “Maratona Mentana” dei grandi eventi, in questo caso dedicata all’elezione del Presidente della Repubblica.
(da agenzie)
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