Gennaio 16th, 2022 Riccardo Fucile
LA MISSIVA INVIATA DAI DOMICILIARI
«Caro Marcello, caro Fedele, è stata davvero una bella mattinata nella quale alcuni ‘”vecchietti arzilli”, come quelli di Cocoon, hanno ritrovato il gusto del sogno».
Inizia così la lettera segreta che Denis Verdini avrebbe inviato a Dell’Utri e Confalonieri per illustrare la strategia per portare Berlusconi al Quirinale, come riporta il Tirreno che l’ha anticipata.
Il messaggio, scritto dai domiciliari, e sembra essere «una lucida analisi» con cui Verdini suggerisce ai consiglieri di Berlusconi la strategia per affrontare la partita del Colle, come scrive il quotidiano toscano.
«Finora si è giocato sul piano esclusivo della comunicazione – mette nero su bianco – ma fra 12 giorni a ciò che si comunica dovrà seguire ciò che si fa. Altrimenti sarà un disastro». Quella di Berlusconi, continua, «è una legittima ambizione» e «nessuno del centrodestra può negargli questa opportunità». Ma, con la caccia ai peones, il Cavaliere «ha dato informalmente – scrive ancora Verdini nella sua lettera – certezze su presunte disponibilità di voti» fuori dal centrodestra e la sua candidatura «ancora soltanto ipotizzata» ha «scavato una fossa» con il centrosinistra, che ora sarà tentato «dalla soluzione dell’Aventino» proprio come il centrodestra fece con Prodi.
Verdini poi strizza l’occhio al “genero” Matteo Salvini (la figlia è la compagna del leader della Lega): «Ciò che non si può pretendere» dal leader della Lega è che «rinunci al tentativo di esercitare un ruolo da king maker». Ovvero, «gli si può chieder lealtà ma non fedeltà assoluta. Un’eventuale sconfitta sul Quirinale pregiudicherebbe la sua carriera politica». Che fare, dunque? Intanto Berlusconi garantisca che Forza Italia starà ancora nel centrodestra: «Niente patti con Letta e Renzi», via «il chiacchiericcio» dai giornali sulla possibilità che possa appoggiare, in caso di suo fallimento «Draghi, Amato o chissà chi altro, spaccando il centrodestra». Perché «se Salvini o Meloni capissero che il ‘Nostro’ ha seconde carte o piani B, sarebbe l’intero centrodestra a saltare per aria».
Verdini elenca 10 punti con cui provare a eleggere Berlusconi, tra cui il fatto che Silvio non faccia trapelare giudizi negativi su possibili candidati di centrodestra, e che riconosca a Salvini «l’agibilità politica del risultato». Ma se «sfortunatamente» il sogno non dovesse realizzarsi, «Silvio deve permettere a Salvini (il gruppo di grandi elettori più grande) di portare a termine l’obiettivo di eleggere un presidente di centrodestra, fornendogli tutto il suo appoggio». In fondo, conclude Verdini, se alla quarta chiamata il Cavaliere non fosse eletto ma avesse tutti i voti del centrodestra, potrebbe «ritirarsi con dignità». Ma se non ottenesse neppure quelli «sarebbe un disastro. E ancora peggio per chi lo ha portato a questo punto».
(da Il Sole24ore)
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Gennaio 16th, 2022 Riccardo Fucile
COSA DICONO LE SENTENZE DEFINITIVE
Falsa testimonianza sulla P2.
“Il Berlusconi ha dichiarato il falso… con dichiarazioni menzognere e compiutamente realizzato gli estremi obiettivi e subiettivi del delitto di falsa testimonianza” (sentenza definitiva di amnistia per falsa testimonianza sulla sua iscrizione alla loggia P2. Corte d’Appello di Venezia, 23 ottobre 1990).
Finanziamenti illeciti per 21 miliardi a Craxi.
“Le operazioni societarie e finanziarie prodromiche ai finanziamenti estero su estero da conto intestato alla All Iberian al conto Northern Holding (di Bettino Craxi in Svizzera, ndr) furono realizzate in Italia dai vertici del gruppo Fininvest spa, con il rilevante concorso di Silvio Berlusconi quale proprietario e presidente” (sentenza definitiva di prescrizione per Berlusconi sui finanziamenti illeciti a Craxi nel 1990-’91, dopo la condanna in primo grado. Corte di Cassazione, 22 novembre 2000).
Corruzione del giudice per Mondadori.
“Privato corruttore” (sulle tangenti pagate dagli avvocati Fininvest Cesare Previti, Attilio Pacifico e Giovanni Acampora al giudice Vittorio Metta, poi condannato con loro per la compravendita della sentenza che annullò il lodo Mondadori e consegnò a Berlusconi il primo gruppo editoriale italiano. Sentenza di prescrizione per Berlusconi della Corte d’Appello di Milano, confermata dalla Corte di Cassazione il 16 novembre 2001).
Corruzione giudiziaria del testimone David Mills.
“Il fulcro della reticenza di David Mills, in ciascuna delle sue deposizioni (nei processi Guardia di Finanza e All Iberian, ndr) si incentra nel fatto che egli aveva ricondotto solo genericamente a Fininvest, e non alla persona di Silvio Berlusconi, la proprietà delle società offshore, in tal modo favorendolo in quanto imputato in quei procedimenti… Si era reso necessario distanziare la persona di Silvio Berlusconi da tali società, al fine di eludere il fisco e la normativa anticoncentrazione, consentendo anche, in tal modo, il mantenimento della proprietà di ingenti profitti illecitamente conseguiti all’estero e la destinazione di una parte degli stessi a Marina e Pier Silvio Berlusconi” (sentenza di prescrizione, dopo due condanne per corruzione giudiziaria, a carico dell’avvocato David Mills, pagato da Fininvest 600mila dollari per testimoniare il falso su Berlusconi, anche lui in seguito prescritto. Corte di Cassazione, 25 febbraio 2010).
Frode fiscale sui diritti tv Mediaset.
“Berlusconi fu l’ideatore e il beneficiario del meccanismo del giro dei diritti che a distanza di anni continuava a produrre effetti (illeciti) di riduzione fiscale per le aziende a lui facenti capo in vario modo… Il sistema organizzato da Silvio Berlusconi ha permesso di mantenere e alimentare illecitamente disponibilità patrimoniali estere, conti correnti intestati ad altre società che erano a loro volta intestate a fiduciarie di Berlusconi… sistema che consentiva la disponibilità del denaro separato da Fininvest e occulto” (sentenza definitiva di condanna a 4 anni per le frodi fiscali da 368 milioni di dollari sui diritti Mediaset, di cui 7,3 milioni di euro sopravvissuti alla prescrizione. Corte di Cassazione, 1° agosto 2013).
Prostituzione di Ruby&C.
“È acquisita la prova certa che, presso la residenza di Arcore di Silvio Berlusconi e nell’arco temporale… 14 febbraio-2 maggio 2010, vi fu esercizio di attività prostitutiva che coinvolse anche Karima El Mahroug” (sentenza definitiva di assoluzione, dopo la condanna in primo grado per concussione e prostituzione minorile. Corte di Cassazione, 10 marzo 2015).
Compravendita di senatori.
“Nel giugno 2006 deve ritenersi avvenuta tra il Berlusconi e l’ex senatore Sergio De Gregorio una pattuizione, propiziata anche dall’intervento del Lavitola, nella quale, a fronte della promessa e della successiva erogazione di euro 3.000.000, era stata dedotta l’attività parlamentare del De Gregorio… (per) realizzare l’aspirazione del Berlusconi a far cadere il governo Prodi… Un vulnus all’immagine del parlamentare… idonea a inficiarne la correttezza e la dignità, a fronte dell’indebita retribuzione” (sentenza definitiva di prescrizione per Berlusconi, condannato in primo grado e prescritto in appello per aver corrotto il senatore Idv Sergio De Gregorio. Corte di Cassazione, 2 luglio 2018).
Patto mafioso e finanziamenti a Cosa Nostra.
“Tra il 16 e il 29 maggio 1974 veniva concluso l’accordo di reciproco interesse tra Cosa Nostra, rappresentata dai boss mafiosi Stefano Bontate e Mimmo Teresi, e l’imprenditore Silvio Berlusconi, realizzato grazie alla mediazione di Dell’Utri… Prevedeva la corresponsione, da parte di Berlusconi, di rilevanti somme di denaro in cambio della protezione a lui accordata da parte di Cosa Nostra palermitana… Berlusconi aveva iniziato a corrispondere, a partire dal 1974, agli esponenti di Cosa Nostra palermitana, per il tramite di Dell’Utri, cospicue somme di denaro… Oggettiva prosecuzione sino al 1992 dei pagamenti effettuati da Berlusconi… a Gaetano Cinà, diretto emissario del capo del sodalizio mafioso, Salvatore Riina… Dell’Utri, assicurando un costante canale di collegamento tra i partecipi del patto di protezione stipulato nel 1974, protrattosi da allora senza interruzioni, e garantendo la continuità dei pagamenti di Berlusconi in favore degli esponenti dell’associazione mafiosa… ha consapevolmente e volontariamente fornito un contributo causale determinante… alla conservazione del sodalizio mafioso e alla realizzazione, almeno parziale, del suo programma criminoso… del suo rafforzamento e della sua espansione” (sentenza di condanna definitiva per Marcello Dell’Utri a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Corte di Cassazione, 9 maggio 2014).
(da Il Fatto Quotidiano)
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Gennaio 16th, 2022 Riccardo Fucile
UN ELENCO DI 40 NOMI CHE POTREBBERO AFFOSSARE LA SUA CANDIDATURA
A villa Grande li chiamano già “i traditori”. Come se lo sapessero già che quella sporca quarantina di parlamentari, nel segreto dell’urna, non scriveranno mai “Silvio Berlusconi” sulla scheda.
Perché se il leader azzurro compulsa morbosamente la lista aggiornata degli “scoiattoli” da conquistare per arrivare a quota 505, i suoi emissari ne hanno anche un’altra: quella dei potenziali franchi tiratori dentro il centrodestra.
Un elenco di 40 nomi – tra cui parlamentari di peso di Forza Italia, ministri e volti storici del centrodestra – additati di non voler votare Berlusconi per il Quirinale.
E che potrebbero affondare la sua candidatura.
È da questa stima che giovedì Vittorio Sgarbi ha parlato di un “10% fisiologico” di franchi tiratori nel centrodestra: 40, appunto, sui 450 grandi elettori di cui sulla carta può contare la coalizione.
Molti di loro hanno una caratteristica in comune: sono fuoriusciti di Forza Italia che un tempo accedevano alla corte di Arcore e poi sono stati tagliati fuori dal cerchio di magico di Licia Ronzulli e Antonio Tajani.
Per questo potrebbero non votare Berlusconi, non tanto per affondare lui ma per mandare un messaggio ai suoi collaboratori più stretti.
La maggior parte dei potenziali franchi tiratori viene dalla Camera. È qui, secondo il cerchio magico di Arcore, che si annida la maggior parte dei “traditori”.
Una quindicina vengono da Coraggio Italia, il gruppo di Giovanni Toti e Luigi Brugnaro, nato a maggio scorso dopo la fuoriuscita di diversi parlamentari dissidenti di FI. T
ra questi c’è anche il capogruppo Marco Marin che ha già dichiarato di sostenere Mario Draghi per il Colle e il vice Emilio Carelli (che Berlusconi ha corteggiato a lungo), ma anche l’ex forzista Osvaldo Napoli e l’ex M5S Marco Rizzone.
Poi circa dieci sono i maggiori indiziati proprio in Forza Italia: nonostante Mariastella Gelmini abbia più volte dichiarato il suo sostegno incondizionato alla candidatura dell’ex Cavaliere, lei e gli altri due ministri di Forza Italia – Mara Carfagna e Renato Brunetta– vengono considerati dei possibili franchi tiratori dopo la rivolta di ottobre contro l’inner circledi Arcore.
I tre ministri a villa Grande vengono considerati ormai “draghiani” a tutti gli effetti che giocano una partita a sé, tant’è che fu proprio Brunetta a lanciare per primo l’ipotesi dell’elezione del premier al Colle istituendo un “semipresidenzialismo di fatto”.
Insieme a loro ci sono altri deputati forzisti considerati in dubbio: vanno da Stefania Pestigiacomo a Paolo Russo passando per Anna Lisa Baroni. Tutti deputati dell’ala liberal, molto vicini a Carfagna.
Possibili franchi tiratori potrebbero spuntare anche nella Lega e in Fratelli d’Italia. Occhi puntati sui deputati del Carroccio fuoriusciti da FI (5 in tutto), tra cui Antonino Minardo, Laura Ravetto e Benedetta Fiorini e il timore è anche che un gruppo di 10-15 parlamentari vicini a Giancarlo Giorgetti, che sta giocando per Draghi, possano “tradire”.
Tra i meloniani i sospetti di Arcore si concentrano su Galeazzo Bignami e gli ex 5S Massimiliano De Toma e Rachele Silvestri.
Al Senato invece il gruppo dei possibili franchi tiratori è composto da nomi di peso del berlusconismo che fu. Soprattutto due: il meloniano Lucio Malan, in Forza Italia dal 1996, che ha lasciato il partito di cui era vicecapogruppo al Senato a metà luglio in polemica con il sostegno incondizionato del partito al governo Draghi e Mariarosaria Rossi, ex “badante” di Berlusconi prima di essere scalzata da Ronzulli.
Rossi un anno fa decise di uscire da FI votando la fiducia al Conte-2 e poi è passata con Coraggio Italia. Pochi giorni fa è arrivata a fare un accorato appello su La Stampa per chiedere al leader azzurro di “fare un passo indietro” a favore di Draghi.
(da agenzie)
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Gennaio 16th, 2022 Riccardo Fucile
GLI MANCANO 60 VOTI, MA CONSIDERANDO 40 FRANCHI TIRATORI NEL CENTRODESTRA, GLIENE SERVONO 100: DOVE LI TROVA?… RISCHIA DI FINIRE SOTTO I VOTI DELLA SUA COALIZIONE
È possibile che l’assemblea dei grandi elettori, composta da deputati, senatori e rappresentanti delle regioni, lo elegga davvero a successore di Sergio Mattarella?
È il conto che tutti cercano di fare nel mondo politico in questi giorni da quando si è capito che davvero Silvio Berlusconi vuole tirare dritto nella sua mission impossible verso il Quirinale: non è che alla fine ce la può fare?
Vediamo: l’elezione ai primi tre turni, a maggioranza qualificata, è fuori portata.
Dalla quarta votazione serve la maggioranza assoluta degli aventi diritto, che sono in tutto 1009.
Tra i parlamentari la Lega conta 64 senatori e 133 deputati; Forza Italia, 50 senatori e 79 deputati (di cui uno, la presidente del Senato Casellati, per prassi non vota); Fratelli d’Italia, 21 senatori e 37 deputati.
Totale delle tre forze di centrodestra 383. Che diventano 413 con i delegati delle regioni. Ad essi si dovrebbero aggiungere i 22 deputati e 9 senatori di Coraggio Italia, più il loro leader, Toti, delegato dalla regione di cui è presidente, la Liguria.
Totale 445. Che diventano 450 con i 5 deputati di Noi con l’Italia di Maurizio Lupi. Manca ancora almeno una sessantina di voti (anche ammettendo che tutti quelli fin qui assommati votino disciplinatamente, il che pare molto difficile).
Pensiamo a una quarantina di franchi tiratori almeno, il 10% fisiologico di cui si parla in questi casi: si arriverebbe a cento voti da pescare fuori dello schieramento. Escludendo – salvo sorprese politiche clamorose – l’adesione dei 44 renziani, o di altri partiti organizzati, i voti mancanti dovrebbero arrivare dal corpaccione del gruppo misto, oltre cento elettori, esclusi quelli già citati tra i ‘minori’ del centro destra.
Almeno cinquanta di essi sarebbero ‘per storia’ disponibili, altri sembrano molto più difficili da conquistare.
Certo, ove succedesse, negherebbero poi per tutta la vita di aver votato proprio lui: ma come insegna la triste storia dei 101 tuttora senza nome che tradirono Prodi nove anni fa, non c’è luogo al mondo dove i segreti vengano conservati meglio che nell’urna del voto per il Quirinale…
(da agenzie)
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Gennaio 16th, 2022 Riccardo Fucile
BERLUSCONI SI RITIENE UNA VIA DI MEZZO TRA CHURCHILL E BABBO NATALE
I capi del centrodestra hanno candidato Silvio Berlusconi al Quirinale, invitandolo a «sciogliere in senso positivo la riserva fin qui mantenuta».
In effetti finora Berlusconi è sempre stato molto riservato sull’argomento, se si escludono quelle tre o quattrocento telefonate – sue e di Sgarbi – ai grandi elettori degli altri partiti, e quelle tre o quattrocento dichiarazioni in cui si descrive e si fa descrivere come una via di mezzo tra Churchill e Babbo Natale.
Sarà dunque stato colto alla sprovvista dall’investitura ricevuta da Meloni e Salvini mentre uscivano da casa sua.
A questo punto nessuno può davvero sapere come la prenderà.
Scioglierà la riserva, lui che nella vita si è sempre considerato un titolare inamovibile? Oppure declinerà cortesemente l’invito, candidando al Colle l’amico Massimo Boldi? A scoraggiarlo dall’accettare un incarico così lontano dal suo carattere riservato potrebbe essere l’eccessiva notorietà connessa alla carica, oltre all’imbarazzo nel vedere la foto con la sua effigie appesa in tutte le anticamere degli uffici pubblici, procure comprese.
Insomma, è possibile che, dopo avere ringraziato gli alleati per l’inatteso attestato di stima assolutamente non richiesto, Berlusconi la riserva in senso positivo non la sciolga per niente e si ritiri in qualche villa di riserva.
O, almeno, questo è ciò che riservatamente si augurano coloro che lo hanno candidato.
(da Il Corriere.it)
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Gennaio 16th, 2022 Riccardo Fucile
QUANDO AVRAI BISOGNO DI CURE STAI A CASA A PREGARE CON I TUOI AMICI SOVRANISTI INVECE CHE OCCUPARE UN POSTO LETTO
Il nemico di Papa Bergoglio è anche un convinto negazionista e amico dei no-vax
“Voi medici e paramedici non rimanete in silenzio. Voi magistrati e forze dell’ordine non rendetevi complici di questi oligarchi, voi politici denunciate l’intromissione di poteri che cospirano contro i popoli. Voi giornalisti difendete la libertà e non siate conniventi con il potere. Voi negozianti smettete di assecondare il delirio, voi sacerdoti, sempre pronti ad accogliere clandestini e immigrati, ricordate che il Signore ha detto di amare tutti. Usciamo da questo delirio nel nome di Dio. E la fede che ci salva, non un siero sperimentale”.
Così, in un delirante videomessaggio ai manifestanti di piazza San Giovanni, Monsignor Carlo Maria Viganò, diventato ispiratore e punto di riferimento di molte piazze italiane contro il green pass, prima di recitare il Padre Nostro.
(da agenzie)
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Gennaio 16th, 2022 Riccardo Fucile
RISULTATO: 120 CONTAGIATI
Una class action contro MSC con l’obiettivo di ottenere risarcimenti per la crociera di Capodanno nel Mediterraneo durante la quale è esploso un focolaio di 120 contagiati dal Coronavirus.
Secondo le denunce raccolte in un dossier dall’associazione di consumatori Codici, che per il momento sta rappresentando oltre un centinaio di persone, i 5.000 passeggeri imbarcati sarebbero stati fatti circolare a bordo, negli spazi comuni, senza alcun rispetto per il distanziamento, nelle zone ristorante e nelle aree ludiche della nave, a volte anche senza mascherine.
Le segnalazioni parlano di assembramenti, brindisi di Capodanno a stretto contatto, gel significante spesso esaurito.
In allegato al sostanzioso dossier ci sono tanto di foto e video che testimoniano lo scenario in cui si è sviluppato il grosso cluster.
Nonostante i passeggeri a bordo siano saliti con Green pass rafforzato e dunque almeno due dosi di vaccino, non ci sono dunque state misure sufficienti a trascorrere una vacanza in sicurezza.
Stando a quanto comunicato dall’avvocato Stefano Gallotta, che sta lavorando all’azione legale, le richieste danni riguardano il rimborso dei biglietti «per chi ha deciso di non partire e per chi ha subito lo stravolgimento del programma di viaggio». Stando a quanto riporta il Fatto Quotidiano, il contagio al momento dell’imbarco era già in atto. «Ci hanno fatto credere di entrare in una bolla libera dal Coronavirus – racconta una 34enne -. A Genova stavano sanificando la nave e c’erano dei ritardi» che nessuno ha spiegato.
Dal canto suo MSC crociere nega ogni addebito e sostiene di aver messo in atto tutti i protocolli di sicurezza Covid previsti «in modo rigoroso, con sanificazione e tamponi a inizio, metà e fine crociera».
Non sembra essere quello che hanno visto i passeggeri secondo cui a bordo della Grandiosa, questo il nome della nave, sono state violate tutte le norme di prevenzione. La class action mira a rimborsare chi ha subito questa odissea e ha visto un periodo di svago tramutarsi in un incubo.
Il tribunale di Napoli negli ultimi giorni ha accolto altre quattro azioni legali per situazioni simili di viaggi in crociera rovinati dalle infezioni Covid.
I passeggeri sono stati rimborsati con accordi vincolati alla segretezza. La nave Grandiosa era salpata da Genova alcuni giorni prima della fine del 2021, con tappe lungo il suo percorso a Civitavecchia, Palermo, Malta, Barcellona e Marsiglia. Secondo MSC, ai passeggeri era stata applicata una copertura assicurativa legata al Coronavirus. Ma quelli consultati negano: «Chi rinunciava al viaggio perdeva tutti i soldi».
(da agenzie)
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Gennaio 16th, 2022 Riccardo Fucile
“MINACCIATA PERCHE’ DICO CHE I BAMBINI DEVONO ESSERE VACCINATI”… INVECE CHE METTERE IN GALERA I CRIMINALI NO VAX, DOBBIAMO DARE LA SCORTA AGLI SCIENZIATI MINACCIATI
“La mia vita sotto scorta? Molto complicata, vuol dire vivere senza libertà”. Lo ha detto al programma ‘Mezz’ora in più’ su Rai3 l’immunologa Antonella Viola, finita sotto scorta dopo le minacce di morte dai No vax con un proiettile.
“Mi dispiace tantissimo per i carabinieri che debbono starmi dietro, così cerco di adeguare le mie giornate per non pesare troppo su di loro”, ha proseguito.
“Io non mi sono scontrata con i No vax, il motivo per cui sono stata minacciata è perché sostengo che i bambini debbano essere vaccinati – ha spiegato – E questo non posso non dirlo perché andrei contro le mie convinzioni, sarei uno scienziato da eliminare”.
“D’accordo con obbligo vaccinale”, dice Viola, “Perché di fronte a una pandemia come questa l’unica strada per tornare alla normalità è quello di trasformare questo virus in influenza. Per far questo dobbiamo essere tutti vaccinati, se noi abbiamo delle sacche di centinaia di migliaia di non vaccinati quando il virus circola in inverno, queste persone andranno ad affollare gli ospedali mettendo sotto stress il sistema sanitario. Quindi ci ritroveremo di anno in anno con il problema degli ospedali sotto pressione, del mancato accesso per le altre cure e operazioni e con la necessità di imporre delle restrizioni. L’unico modo per uscirne è proteggerci tutti e a quel punto iniziare una gestione normale di convivenza con il virus”.
(da agenzie)
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Gennaio 16th, 2022 Riccardo Fucile
IL CONDANNATO PER ISTIGAZIONE ALL’ODIO RAZZIALE CONTINUA A DARE IL MEGLIO DI SE’… INDIGNAZIONE TRASVERSALE
Nuova bufera su Eric Zemmour, il polemista di estrema destra che si è candidato all’Eliseo, per aver dichiarato l’intenzione di creare istituti separati dalle scuole per gli studenti in situazione di handicap.
“Segregazione ad ogni livello”, ha denunciato Damien Abad, capogruppo dei deputati Républicains, anche lui disabile, mentre la sottosegretaria Sophie Cluzel ha criticato una “affermazione pietosa”.
“L’ossessione dell’inclusione è un cattivo servizio reso ai bambini e agli insegnanti”, aveva detto ieri Zemmour in un comizio nel sud della Francia, tornando a proporre il ritorno del grembiule nelle scuole e la fine dell’insegnamento dell’inglese alle elementari.
“È una visione miserabile” quella di Zemmour, ha detto Cluzel, “sono furiosa, sono mamma di una ragazzina disabile. E che vuol dire? Comincia con gli stranieri, poi con i disabili, dove vuole arrivare quest’uomo?”.
(da agenzie)
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