Destra di Popolo.net

SECONDO IL “SUN”, LA COLPA DEL MANCATO CALO DEL FLUSSO MIGRATORIO NEL REGNO UNITO È DI VLADIMIR PUTIN

Giugno 27th, 2025 Riccardo Fucile

MOSCA LAVORA SOTTO TRACCIA PER FAVORIRE GLI SBARCHI, RENDENDO DISPONIBILI AI TRAFFICANTI DOCUMENTI FALSI, TRASPORTI E PERSINO SCORTE SU ALCUNE ROTTE … L’OBIETTIVO È METTERE SOTTO PRESSIONE GLI STATI E “SEMINARE LE DIVISIONI”

Il flusso migratorio verso il Regno Unito stenta a calare, a dispetto di anni di promesse su una stretta post Brexit ai confini sbandierate a suo tempo dai governi conservatori e riproposte ora dal premier laburista moderato Keir Starmer, e il Sun ha un nemico esterno da additare come colpevole: Vladimir Putin, denunciato quanto meno nei panni di sospetto corresponsabile
del fenomeno.
Il tabloid della destra populista britannica, di proprietà di Rupert Murdoch, lancia la sua accusa in prima pagina, “in esclusiva”.
E si richiama ai sospetti di fonti anonime interne agli apparati di sicurezza dell’isola: sospetti che vanno ad aggiungersi alle accuse ricorrenti sui mancati controlli della Francia, Paese alleato da dove parte il grosso delle ‘piccole imbarcazioni’ di scafisti nell’ultima tappa delle traversate della Manica verso l’Inghilterra.
Il titolo si regge sul solito gioco di parole: “From Russia with shove”, a ricordare il “From Russia with love” di uno dei film più noti della saga di James Bond, l’agente 007.
Mentre nel testo si avanza la tesi che Mosca, direttamente o indirettamente, lavori sotto traccia per favorire il flusso migratorio clandestino verso Paesi sgraditi al Cremlino rendendo disponibili ai trafficanti documenti falsi, trasporti e persino scorte su alcune rotte: con l’obiettivo di mettere sotto pressione “le difese di confine” e di “seminare le divisioni” nelle società delle nazioni ‘nemiche’.
Il Sun cita in particolare un misterioso “alto funzionario della sicurezza” che peraltro si esprime in modo più vago, imputando genericamente a “Stati ostili e attori maligni di usare l’immigrazione illegale per testare le difese di frontiera, causare perturbazioni e destabilizzare Paesi come la Gran Bretagna”. Non senza aggiungere che è per questo che “la Nato sta ora mettendo la questione dei confini al centro della difesa collettiva”.

(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

“SONO TEMPI STRANI, INTERCETTANO I GIORNALISTI E STANNO QUASI TUTTI ZITTI”: RENZI NON MOLLA LA PRESA E TORNA A INCALZARE GIORGIA MELONI SUL CASO DEI GIORNALISTI SPIATI NELLA VICENDA PARAGON

Giugno 27th, 2025 Riccardo Fucile

“NON SI RENDONO CONTO CHE FANPAGE E DAGOSPIA SONO SOLO L’INIZIO? PENSANO CHE STANDO ZITTI E BUONI SARANNO AL RIPARO NEI PROSSIMI MESI? IO NON STO DIFENDENDO UNA SINGOLA REDAZIONE, STO DIFENDENDO LA COSTITUZIONE, LA DEMOCRAZIA, LO STATO DI DIRITTO. PROVO IMBARAZZO PER MELONI. SCAPPA PERCHE’ NON SA COSA DIRE”

In Senato abbiamo ascoltato e risposto alle considerazioni di Giorgia Meloni. Io ho fatto quattro domande alla Premier. Giorgia Meloni ha scelto espressamente di rispondere agli altri e
non a me.
Da un lato la capisco: scappa, perché non sa che cosa dire. Dall’altro provo imbarazzo per lei: nella storia della Repubblica italiana mai il Capo del Governo si era rifiutato di rispondere a domande dell’opposizione in Aula. Si dice che domandare è lecito, rispondere è cortesia. In Parlamento rispondere è un obbligo costituzionale: il Governo viene in Parlamento per rispondere all’opposizione, non per fare una passeggiata, non per sgranchirsi le gambe, non per prendere una boccata d’aria”.
Così nella sua enews il leader di Iv Matteo Renzi. “Amici cari, viviamo tempi strani. Intercettano i giornalisti e stanno tutti zitti, anche molti giornalisti. Quasi tutti. Pensano che stando buoni nessuno faccia loro nulla? Non si rendono conto che Fanpage e Dagospia sono solo l’inizio?
Pensano che stando zitti e buoni saranno al riparo nei prossimi mesi? Io non sto difendendo una singola redazione, sto difendendo la Costituzione, la democrazia, lo Stato di diritto. E mi sconvolge essere l’unico a farlo. È vero che sono tra i pochi a poterselo permettere perché non ho paura delle conseguenze personali. Ma mi domando: dove siete finiti tutti? Quando sarà chiaro che cosa sta succedendo in questo Paese come giustificherete il fatto che siate stati così tanto in silenzio?
Lasciano che la Meloni ignori i suoi doveri costituzionali in Parlamento perché tanto non ha risposto a Renzi e non si rendono conto che, indipendentemente da me, questo diviene un precedente. Oggi non risponde a me, domani non risponderà ad altri. Ieri ha fatto una legge ad personam contro di me, domani la farà contro altri”, aggiunge.
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

LA STORIA DI MOHAMMED, CHE SOTTO LE BOMBE DI GAZA, CONTINUA A CUCINARE PIZZE: “VOGLIO PORTARE GIOIA AI BAMBINI”

Giugno 27th, 2025 Riccardo Fucile

“IL MIO SOGNO E’ TORNARE IN ITALIA E APRIRE UN RISTORANTE ITALO-PALESTINESE”

Nel cuore di Gaza devastata da venti mesi di genocidio, sotto i bombardamenti incessanti, gli spari e l’artiglieria pesante israeliana, in mezzo a scaffali, forni e mercati vuoti qualcuno continua a impastare resistenza e farina. Si chiama Mohammed Al-Amarin, ha 34 anni, e nella vita è pizzaiolo e pasticcere. Da qualche settimana ha ripreso a fare pizzette per i bambini di Gaza, con la poca farina che riesce a trovare.
“Salam Alaykum! Sono lo chef Mohamed Al-Amarin di Gaza”, dice con voce pacata ma decisa al telefono con Fanpage.it. “La guerra mi ha tolto tutto ma pizzaiolo e pasticcere ero prima della guerra e pizzaiolo e pasticcere sono ancora. Continuo a fare il mio lavoro per sostenere la mia gente, in particolare i bambini affamati. Sorridere oggi per loro è un sogno e per me è fare in modo che possano farlo”, continua.
A Gaza City assediata dalle bombe, dove l’acqua potabile è ormai un miraggio e la fame è quotidiana, cucinare è un gesto di resistenza. Con un piccolo forno, ingredienti ridotti all’osso e il supporto dei vicini, Mohamed ha riaperto il suo laboratorio improvvisato nel giorno dell’Eid. “Ho appena riaperto il
ristorante durante l’Eid al-Adha, voglio provare a portare gioia ai bambini”, ci aveva scritto lo scorso 8 giugno, “ho cucinato pane ripieno di cioccolato, spinaci e patate, e croissants. Vorrei poter fare i cannoli italiani, ma non ci sono uova per fare il biscotto e non c’è formaggio”, così continuava il messaggio. Poi il silenzio nei giorni del totale blackout nella Striscia di Gaza e solo qualche giorno fa la conferma che Mohammed ce l’ha fatta: continua a regalare sorrisi ai bambini con la sua cucina.
“Qui a Gaza non conosciamo la resa, ma piuttosto la fermezza, la determinazione e la resistenza. Siamo aggrappati alla vita e non la molleremo fino all’ultimo respiro”, continua il pizzaiolo.
A renderlo ancora più straordinario è la sua storia. Mohamed ha imparato a fare la pizza nel 2013 da uno chef italiano, Maurizio, arrivato a Gaza da Cagliari. Insieme hanno lanciato la prima attività di pizza italiana a Gaza City. Poi, nel gennaio 2023, è riuscito a viaggiare in Italia per la prima volta. A Palermo ha seguito un corso di formazione con lo chef Pasqualino Barbasso, leggenda della pizza acrobatica, e ha studiato per due mesi i segreti della cucina italiana e italo-siciliana.
“Il mio sogno ora è tornare in Italia, imparare ancora altre cose, altre ricette e aprire un ristorante italo-palestinese”, racconta. Ma intanto, a Gaza, Mohamed ha scelto di non fermarsi, anche perché finora tutte le sue richieste di evacuazione in Italia non hanno ricevuto alcuna risposta. “Nonostante il deterioramento delle condizioni e la limitata disponibilità di cibo, continuo a fare la pizza. Per i bambini e per far rivivere la cultura italiana qui a in mezzo alle bombe”.
Venerdì scorso, con una manciata di ingredienti, ha distribuito
150 pizzette calde tra i piccoli del quartiere e nei prossimi giorni, se ci sarà abbastanza farina, vuole rifarlo. Il sogno di tornare in Italia, un forno in mezzo a quel che resta di Gaza City e una teglia di pizzette calde: nella Striscia anche questo è resistenza.
(da Fanpage)

argomento: Politica | Commenta »

UN INSEGNANTE, UN ADDETTO ALLE PULIZIE DI PISCINE, UN MURATORE E 17 GOL INCASSATI IN 3 PARTITE: LA FAVOLA DELL’AUCKLAND CITY, LA SQUADRA SEMI-DILETTANTISTICA NEOZELANDESE CHE HA PARTECIPATO AL MONDIALE PER CLUB

Giugno 27th, 2025 Riccardo Fucile

SONO DIVENTATI DEGLI EROI IN PATRIA: GRAZIE AL PAREGGIO 1-1 CONTRO IL BOCA JUNIORS, LA SQUADRA HA INCASSATO UN MILIONE DI DOLLARI… I CALCIATORI, CHE GUADAGNANO 84 EURO A SETTIMANA, HANNO DOVUTO PRENDERSI LE FERIE DAI LORO LAVORI PER PARTECIPARE AL TORNEO

La Cenerentola del Mondiale per club la sua vittoria l’ha conquistata: pareggiando ieri contro gli argentini del Boca Juniors i dilettanti dell’Auckland City hanno compiuto una impresa che ha portato con sè un’iniezione economica senza precedenti: 930.000 euro (un milione di dollari il premio stabilito dalla Fifa), esattamente 11.111 volte più di quello che ogni giocatore percepisce settimanalmente e cioè appena 84 euro.
In un calcio governato dal denaro, la storia dell’Auckland City balza agli onori della cronaca perchè la modesta squadra neozelandese aveva già salutato ogni sogno di proseguire al Mondiale per Club dopo le pesanti sconfitte nelle prime due gare (10-0 col Bayern, 6-0 col Benfica) ma aveva l’obiettivo di conquistare almeno un punto in classifica. Missione compiuta
grazie al pareggio di ieri sera con il Boca che è valso il premio milionario “che sarà diviso tra tutto lo staff e la squadra”, ha spiegato Sebastián Ciganda in un’intervista a DSports Radio.
“In Nuova Zelanda pulisco piscine e vasche idromassaggio – ha spiegato – Ho chiesto un periodo di ferie, come hanno fatto tutti i miei compagni. Me li hanno dati, altrimenti mi sarei licenziato. Non sono stato pagato per il periodo in cui siamo stati negli Stati Uniti e così al mio ritorno, tornerò al lavoro”. Il premio rappresenta per Auckland City il più grande guadagno della sua storia ed è arrivatoo grazie al gol di Christian Gray, un attaccante che, come molti altri nella squadra, divide il suo tempo tra i campi di gioco e l’insegnamento.
In squadra c’è chi fa il muratore, chi pulisce piscine, chi fa il professore: tutti uniti sotto la bandiera dell’Auckland City che – a discapito di altri club oceanici più prestigiosi – al Mondiale per Club ci è andato.
A rendere più unica la storia è che Auckland City non è nemmeno il club principale della città: quel posto è occupato dall’Auckland FC, che compete nella A-League australiana e offre stipendi base di circa 65.000 euro all’anno.
I Navy Blues, invece, giocano un campionato regionale nell’Isola del Nord della Nuova Zelanda, in condizioni semi-amatoriali, e i loro calciatori di solito ricevono circa 93 euro a partita. Al nuovo Mondiale per club sono pero’ andati loro per aver vinto la Champions di Oceania. Ora, contro i ‘giganti’ del Boca l’Auckland City ha compiuto la sua impresa: arrivati negli States com umità e tanti sogni tornano acasa con 930.000 ragioni per continuare a crederci.
(da Fanpage)

argomento: Politica | Commenta »

IL SUPERBONUS HA CREATO IL BUCO DI BILANCIO DI 70 MILIARDI. MERITO DELLE STIME DI SPESA CLAMOROSAMENTE SBAGLIATE DAL MINISTERO DELL’ECONOMIA

Giugno 27th, 2025 Riccardo Fucile

IL COSTO TOTALE È STATO DI 186 MILIARDI DI EURO (9 PUNTI DI PIL), CHE NE HANNO GENERATO 116 DI INVESTIMENTI AGGIUNTIVI. IL “PESO MORTO” È DI 70 MILIARDI

Il Superbonus, la più grande politica industriale e il più grande sperpero della storia della Repubblica, è un caso di studio
interessante.
Sono quindi tanti i lavori che cercano di quantificare la magnitudo di questo disastro finanziario.
Nei giorni scorsi, il dipartimento delle Finanze del Mef ha pubblicato un working paper che cerca di quantificare alcuni effetti della stagione dei bonus edilizi.
I due autori, Carlo Cignarella e Paolo D’Imperio, nello studio prendono in considerazione i due incentivi più grandi (Superbonus 110% e Bonus facciate 90%), che nel periodo che va dal 2020 al 2023 sono costati 186 miliardi di euro (9 punti di pil) per stimare che impatto hanno avuto sugli investimenti nell’edilizia residenziale.
I due economisti utilizzano il metodo del “controllo sintetico”, che consiste nel confrontare l’andamento degli investimenti nell’edilizia residenziale con quello di una sorta di gruppo di controllo (composto da diversi paesi europei) che emula quale sarebbe stato l’andamento in Italia in assenza di Superbonus: in questo modo si riesce a stimare qual è stato l’impulso aggiuntivo degli incentivi e quanti investimenti si sarebbero fatti comunque (ma con i soldi dei privati, invece che con quelli pubblici).
La conclusione è che i due bonus hanno generato nell’edilizia residenziale investimenti aggiuntivi, che cioè altrimenti non si sarebbero fatti, per circa 116 miliardi di euro. Ciò vuol dire però che 70 miliardi di euro spesi dallo stato sarebbero stati sborsati comunque dai proprietari: il cosiddetto “peso morto” degli incentivi è pari al 38% del totale.
Il paper del Mef si aggiunge ad altre analisi analoghe, fatte sempre usando il metodo del “controllo sintetico”, che vanno
nella stessa direzione: secondo la Banca d’Italia il “peso morto” del Superbonus e del Bonus facciate è pari al 27%; mentre secondo l’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) è pari al 33%: la misura dello spreco va quindi da un euro su 4 a un euro su 2,5.
Ciò che ci si aspetterebbe dal Mef è un report sul tema dove ha un ovvio vantaggio competitivo rispetto alle altre istituzioni: spiegare com’è stato possibile sbagliare le stime di spesa sui bonus edilizi ripetutamente e per 150 miliardi di euro.
Si tratta del buco di bilancio – ovvero della spesa non prevista e quindi non autorizzata dal Parlamento – più grande della storia italiana. Le relazioni tecniche dei vari bonus edilizi (Superbonus, Bonus facciate, riqualificazione, etc.) prevedevano costi per 71 miliardi di euro. Il costo reale è stato circa il triplo: 220 miliardi di euro, per 150 miliardi di sforamento.
Il dipartimento delle Finanze del Mef, a cui spettavano le stime dei costi, ha semplicemente preso le relazioni tecniche dei vecchi bonus e ipotizzato un raddoppio dei costi, senza considerare che il Superbonus aveva due caratteristiche nuove e che lo rendevano particolarmente pericoloso: un’aliquota al 110% (quindi nessun contrasto di interessi tra compratore e venditore) e la cessione del credito (quindi nessun vincolo di liquidità per il richiedente).
La Ragioneria generale dello Stato (Rgs), il cui compito istituzionale è controllare i costi e valutare la credibilità delle coperture, ha “bollinato” la misura, certificando così che i conti sbagliati del dipartimento delle Finanze invece erano giusti.
Oltre a questi errori madornali, il Mef (Finanze e Rgs) non ha
previsto un tetto alla spesa, come invece accade abitualmente per tutti gli altri crediti d’imposta (soprattutto quelli automatici come il Superbonus).
Per giunta la norma non prevedeva alcuna procedura di autorizzazione preventiva, e questo ha reso impossibile il monitoraggio della spesa (che è compito istituzionale del Mef). Come se non bastasse, tutti questi gravi errori genetici sono stati ripetuti a ogni proroga degli incentivi
In tanti hanno gli elementi per spiegare che il Superbonus è stato un disastro economico, ma solo il Mef può spiegare perché è stato anche un fallimento amministrativo.
(da Il Foglio)

argomento: Politica | Commenta »

ALTRO CHE “AMERICA FIRST”: TRUMP E’ UN PATACCARO: IL “T1 PHONE”, IL CELLULARE PRODOTTO DALLA TRUMP ORGANIZATION, HA DOVUTO RIMUOVERE DAL SUO SITO I RIFERIMENTI “MADE IN USA”, COME INIZIALMENTE PUBBLICIZZATO. AL LORO POSTO CI SONO I TERMINI “DESIGN AMERICANO” E “PROGETTATO PENSANDO AI VALORI AMERICANI” (MA CHE VOR DI’?)

Giugno 26th, 2025 Riccardo Fucile

IL MOTIVO? LO SMARTPHONE VIENE COSTRUITO DALL’AZIENDA CINESE “WINGTECH”… NON SOLO: IL TELEFONINO È PIÙ PICCOLO DI QUANTO INIZIALMENTE INDICATO E ANCHE LE CARATTERISTICHE TECNICHE SONO CAMBIATE (AL RIBASSO)

Il T1 Phone, primo smartphone prodotto dalla Trump Organization, non sarebbe davvero “made in Usa” come pubblicizzato dall’operatore a metà giugno. A scriverlo è il sito The Verge, che ha individuato la rimozione dal sito della compagnia di ogni riferimento precedente alla costruzione del dispositivo sul territorio nazionale.
Un esempio è il banner “Made in the Usa”, che compariva all’accesso alla prima pagina di Trump Mobile, ma anche la dicitura, nella pagine delle specifiche del telefono, “prodotto americano”. Al loro posto ci sono i termini “design americano” e “progettato pensando ai valori americani” con “mani americane dietro ogni dispositivo”. Ma non è l’unica cosa che sembra
essere cambiata dal lancio del T1 Phone la scorsa settimana.
Lo smartphone era stato presentato con un display da 6,78 pollici, che ora si sono ridotti a 6,25 pollici. Il sito indicava che il telefono aveva 12 gigabyte di memoria ram, non più presenti nella descrizione online. Secondo The Verge, il motivo dietro questi cambiamenti potrebbe essere un nuovo fornitore per la compagnia, con la rivisitazione al ribasso delle caratteristiche tecniche. “Quando ha svelato il T1 Phone, Trump Mobile ha promesso che il telefono sarebbe stato disponibile a settembre. Ora, l’unica tempistica presente è ‘più avanti quest’anno’. Un altro motivo per dubitare che lo smartphone sia autentico” sottolinea The Verge.

(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

GLI 007 DEI PAESI EUROPEI SMENTISCONO TRUMP: SECONDO LE AGENZIE DI INTELLIGENCE, I 408 CHILI DI URANIO ARRICCHITO SONO STATI PORTATI IN SALVO DAGLI IRANIANI

Giugno 26th, 2025 Riccardo Fucile

INOLTRE, SE L’URANIO NON FOSSE STATO SPOSTATO, SI SAREBBE REGISTRATA UNA FORTE CONTAMINAZIONE DEL TERRENO, DI CUI NON C’E’ TRACCIA

Le valutazioni preliminari di intelligence fornite ai governi europei indicano che le riserve di uranio dell’Iran arricchito ad alti livelli rimangono sostanzialmente intatte dopo gli attacchi statunitensi ai suoi principali siti nucleari. Lo hanno riferito due funzionari al Financial Times, sottolineando che per l’intelligence i 408 chilogrammi di uranio arricchito al 60%, prossimo al livello per uso militare, non fossero concentrati nel sito di Fordow al momento dell’attacco americano dello scorso fine settimana.
Le fonti hanno precisato che i governi dell’Ue sono ancora in attesa di un rapporto di intelligence completo sugli effetti dei raid sull’impianto di Fordow, che è stato costruito in profondità sotto una montagna vicino alla città santa di Qom. Un rapporto iniziale indicava “danni estesi, ma non una completa distruzione strutturale”. Funzionari iraniani hanno ipotizzato che le scorte di uranio siano state spostate prima del bombardamento dell’impianto.
Queste valutazioni mettono in discussione quanto sostenuto dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, secondo cui il bombardamento con le Moab condotto nella notte tra sabato e domenica scorsi ha “annientato” il programma nucleare iraniano.
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

GIORGIA MELONI SULLA SPESA MILITARE FA IL GIOCO DELLE TRE CARTE: L’AUMENTO DEGLI INVESTIMENTI SCATTERÀ SOLO DAL 2027, PER UN EFFETTO INDIRETTO DELLA PROCEDURA DI INFRAZIONE

Giugno 26th, 2025 Riccardo Fucile

PER LA DUCETTA È UNA MANNA: PUÒ SPOSTARE IL DOSSIER, INDIGESTO AGLI ITALIANI, A DOPO LA FINE DELLA LEGISLATURA…. L’ITALIA GIÀ È UN COLABRODO E PRATICAMENTE NON HA DIFESE AEREE

C’è un dettaglio tecnico nella faccenda dell’aumento delle spese militari che spegnerà sul nascere ogni malumore interno alla maggioranza. Giancarlo Giorgetti, con abile fiuto politico, aveva iniziato a porre il problema in sede europea molte settimane prima del vertice dell’Aja
Proviamo a riassumerlo: l’Italia è sotto procedura di infrazione per deficit eccessivo, dalla quale conta di uscire nei primi mesi dell’anno prossimo. In base alle regole europee previste dal nuovo patto di Stabilità, finché non torna sotto al fatidico tre per cento nel rapporto fra deficit e ricchezza prodotta, non può escludere dal calcolo del disavanzo pubblico alcuna spesa aggiuntiva.
Lo scorso 6 marzo il Consiglio europeo ha introdotto la possibilità di chiedere una «clausola di salvaguardia» per escludere dal computo la nuova spesa militare, ma quella clausola non è d’aiuto ai Paesi sotto procedura.
È per questa ragione che ieri Giorgia Meloni ha confermato la linea tenuta fin qui da Giorgetti: «Nel 2026 non chiederemo l’attivazione della clausola». Il riferimento temporale al 2026 conferma l’intenzione di farlo, ma solo dopo.
L’Italia prima riporterà il deficit sotto controllo poi, a partire dal 2027, pianificherà l’aumento progressivo della spesa imposto dall’accordo firmato all’Aja. «Quest’anno l’aumento della spesa in armamenti sarà simbolico», conferma una fonte di governo che chiede di non essere citata.
«Dobbiamo chiarire la portata e durata della clausola di salvaguardia», aveva detto Giorgetti durante la riunione dei ministri finanziari europei lo scorso 11 marzo. I partner che nel frattempo ne hanno fatto richiesta sono tredici, alcuni dei quali nelle stesse condizioni dell’Italia.
Fra gli altri hanno chiesto lo scorporo Belgio, Ungheria, Polonia e Slovacchia, non la Francia. Dunque è davvero un impedimento tecnico a spingere l’Italia a rinviare gli impegni con la Nato?
La risposta del Tesoro a questa domanda conferma come il dettaglio tecnico costituisce l’alibi perfetto di una scelta politica: «L’Italia a differenza di altri sarà presto sotto al tre per cento, e questa per noi è una priorità».
Se viceversa nel frattempo l’Unione dovesse risolvere il problema, allora Meloni e Giorgetti valuteranno il da farsi. La realtà è che il governo non ha nessuna fretta di aumentare la spesa in armamenti, e il perché è facilmente inutibile: i malumori interni alla Lega.
Che l’accordo dell’Aja aiuti i governi a spostare in là il costo politico dell’obiettivo di far salire la spesa al 5 per cento del Pil è evidente: la prima verifica tecnica del suo rispetto sarà nel 2029, quando tutti o quasi gli attuali premier o presidenti della Nato (sono trentadue) saranno scaduti.
Per Giorgia Meloni la scadenza è nel 2027, e dunque solo nei prossimi mesi si capirà se deciderà di spostare compiutamente il problema oltre l’orizzonte della legislatura. Più attenderà, più difficile sarà rispettare l’impegno per chi le succederà, posto che non rivinca le elezioni.
Il governo dice di essere vicino al 2 per cento di spesa, ma per arrivarci è stata fatta una riclassificazione delle spese per ricomprendervi ad esempio quella per la Guardia costiera, e in effetti l’accordo firmato all’Aja sembra tenere conto delle voci per la protezione dei confini.
Ammettendo che la spesa è già a quella soglia, per arrivare al 5 per cento entro il 2035 significa programmare 54 miliardi aggiuntivi, da suddividere equamente in armamenti e una più generale voce «infrastrutture per la difesa» […] In ogni caso, per avere contezza delle intenzioni della maggioranza basterà attendere l’autunno e la bozza della legge di bilancio per il 2026, che dovrà dare le indicazioni sulla politica economica fino al 2030.

(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

TOGHE, GREMBIULINI E DEPISTAGGI: L’EX PROCURATORE DI CALTANISSETTA, GIOVANNI TINEBRA, MORTO 8 ANNI FA E RESPONSABILE DELLE PRIME INDAGINI SULLA STRAGE DI VIA D’AMELIO, AVREBBE FATTO PARTE DELLA LOGGIA MASSONICA DI NICOSIA, IN PROVINCIA DI ENNA

Giugno 26th, 2025 Riccardo Fucile

LO SOSTIENE LA STESSA PROCURA SICILIANA, CHE HA DISPOSTO TRE PERQUISIZIONI, ESEGUITE DAL ROS, NELLE ABITAZIONI RICONDUCIBILI A TINEBRA, NELL’AMBITO DELL’INCHIESTA PER I DEPISTAGGI SULL’ATTENTATO MAFIOSO DEL 1992 IN CUI MORIRONO PAOLO BORSELLINO E CINQUE AGENTI DELLA SCORTA … OBIETTIVO DELLE PERQUISIZIONI È TROVARE L’AGENDA ROSSA DI BORSELLINO

L’ex procuratore di Caltanissetta Giovanni Tinebra, morto 8 anni fa e responsabile delle indagini immediatamente successive alla strage di via d’Amelio, avrebbe fatto parte di una loggia massonica. Lo sostiene la procura di Caltanissetta che ha disposto tre perquisizioni, eseguite dal Ros, nelle abitazioni riconducibili a Tinebra nell’ambito dell’inchiesta per i depistaggi
successivi alla strage di via D’Amelio.
La Procura, dice una nota, ha “acquisito una pluralità di elementi che hanno fatto emergere concreti indizi circa la presenza di una loggia massonica coperta a Nicosia (Enna), di cui avrebbe fatto parte anche Tinebra”.
La procura di Caltanissetta ha disposto perquisizioni, eseguite dai Ros, in tre abitazioni dell’ex procuratore della repubblica di Caltanissetta Giovanni Tinebra. Nelle abitazioni situate nelle province di Caltanissetta e di Catania, spiega la procura, si cerca l’agenda rossa di Paolo Borsellino, anche alla luce dell’appartenenza di Tinebra alla loggia massonica coperta di Nicosia, citta’ in cui il magistrato e’ stato in servizio presso la Procura della Repubblica di Nicosia ininterrottamente dal 1969 al 1992.
E’ stato acquisito agli atti del procedimento penale per strage e depistaggio, scrive la procura, un appunto 20 luglio 1992 firmato da Arnaldo La Barbera, a quel tempo capo della squadra mobile di Palermo.
“In data odierna, alle 12 – si legge nell’i’appunto citato dalla procura – viene consegnato al dr. Tinebra, uno scatolo in cartone contenente una borsa in pelle ed una agenda appartenenti al Giudice Borsellino”.
“Detto appunto privo di qualsiasi sottoscrizione per ricevuta di quanto indicato da parte del dott. Tinebra – scrive la procura oggi – non era mai stato trasmesso a quest’ufficio nell’ambito delle indagini per la strage di via D’Amelio, ne’ il dott. La Barbera ne aveva mai fatto menzione nel corso delle sue escussioni.
Gli specifici accertamenti svolti da quest’ufficio non hanno consentito di verificare che detta consegna sia effettivamente avvenuta nelle mani del dott. Giovanni Tinebra, ne’ che l’agenda in questione fosse effettivamente l’agenda rossa e non altra agenda appartenuta al dott. Borsellino poi effettivamente rinvenuta.
Non puo’ sottacersi che, in ogni caso, tale borsa sarebbe pervenuta nella disponibilita’ del dott. La Barbera il 19 luglio sera e, secondo la su indicata nota, sarebbe stata consegnata nella tarda mattinata del 20 luglio ’92, con la conseguenza che il detto La Barbera avrebbe avuto tutto il tempo di prelevare o estrarre copia della piu’ volte citata agenda rossa.
Nel corso delle perquisizioni e’ stata acquisita documentazione al vaglio di questa autorita’ giudiziaria”.
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

« Previous Entries
Next Entries »
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (33.258)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Luglio 2025 (556)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Giugno 2025
    L M M G V S D
     1
    2345678
    9101112131415
    16171819202122
    23242526272829
    30  
    « Mag   Lug »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • IL CAMPIDOGLIO RIMUOVE GIUSTAMENTE I MANIFESTI DELLA LEGA: “SONO RAZZISTI E VIOLANO IL REGOLAMENTO COMUNALE SULLA PUBBLICITA’”
    • A GIORGIA MELONI LE REGIONALI RISCHIANO DI ANDARLE DI TRAVERSO. LA SITUAZIONE PEGGIORE È IN PUGLIA CONTRO DECARO: ARIANNA MELONI GIA’ SI E’ ARRESA: “BENE CHE VADA, PERDIAMO 70 A 30”
    • “DEPORTATE DONALD!”: PER TRUMP L’ACCOGLIENZA DEGLI SCOZZESI NON È STATA MOLTO CALOROSA. AD ABERDEEN CENTINAIA DI PERSONE SONO SCESE IN PIAZZA PER PROTESTARE CONTRO IL PRESIDENTE AMERICANO, NEL PRIMO GIORNO DELLA SUA VISITA NEL PAESE
    • I COMMERCIANTI DI VENEZIA SI LAMENTANO: “I TURISTI NON SPENDONO, UNA MAXI-TASSA PER IL MORDI E FUGGI”
    • STATISTA O CAMERIERA? GIORGIA MELONI SI ALLINEA A TRUMP E FRENA SUL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE DA PARTE DI MACRON: “UNA MOSSA CONTROPRODUCENTE, I TEMPI NON SONO MATURI” (BASTA ASPETTARE CHE VENGANO STERMINATI TUTTI E IL PROBLEMA NON SI PORREBBE IN EFFETTI)
    • LA “CONFUSIONE MORALE” DEI 5 STELLE: GARANTISTI CON RAGGI, APPENDINO E TODDE E “RIFLESSIVI” SUL DEM MATTEO RICCI
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA