AD ARCORE SCOPPIA LA GUERRA DEI PRESEPI: ALLA LEGA NON PIACE QUELLO COI PROFUGHI, LORO AMANO I RE MAGI CHE PORTANO LINGOTTI, INCENSO E BIRRA
IL PARROCO: “STRUMENTALIZZARE QUESTI ARGOMENTI E’ RIDICOLO E TRISTE, GESU’ ERA ULTIMO TRA GLI ULTIMI”
Botta e risposta a colpi di presepi ad Arcore, in Brianza, dove la parrocchia di Sant’Eustorgio ha allestito una Natività particolare, posizionando Maria e Giuseppe su un barcone, circondati dai migranti che sollevano le braccia al cielo per chiedere aiuto. L’iniziativa è spiegata nel testo esposto accanto al presepe, in cui si legge che Gesù è “profugo tra i profughi, ultimo tra gli ultimi” e che “possiamo anche immaginare che al di là delle finestre in queste case ci siano dei presepi certamente belli, ma pur sempre finti. Il dramma in realtà accade fuori, il presepe vero è fuori”.
Una spiegazione che non ha però convinto i leghisti, i quali hanno replicato con un gazebo in cui è stato esposto il tradizionale presepe ambientato in una capanna: “Qualcuno sta camminando su sentieri che non sembrano essere in linea con la storia della Chiesa” (notoriamente loro sono raffinati teologi)
“Il presepe è qualcosa di grande, ridurlo a veicolo di strumentalizzazione politica è ridicolo e triste – commenta don Giandomenico Colombo, parroco della Comunità pastorale di Sant’Apollinare, in cui è inserita la parrocchia di Sant’Eustorgio – È sempre brutto quando si guardano le cose con il filtro dell’ideologia. Sarebbe come pensare che il Figlio di Dio si sia incarnato in un uomo per mancare di rispetto alle donne. Abbiamo voluto lanciare un messaggio contro il clima di indifferenza che si respira oggi nelle nostre città “.
(da agenzie)
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