ADDIO A RITA BORSELLINO, VESSILLO DI UN INTERO POPOLO IN LOTTA CONTRO LA MAFIA E LA CORRUZIONE
TENNE ALTA LA MEMORIA DELLE VITTIME DI VIA D’AMELIO PORTANDO NELLE SCUOLE D’ITALIA L’AMORE PER LA LEGALITA’
Se n’è andata Rita Borsellino.
La combattente, testimonial del Movimento antimafia, ha perso la sua battaglia contro la malattia dopo una lunga sofferenza vissuta con estrema dignità e senza mai cedere di un millimetro ai suoi doveri di donna impegnata in politica.
Rita non era soltanto la sorella di Paolo Borsellino. Per lunghi anni è stata, insieme con la famiglia, il vessillo di un intero popolo in lotta contro il giogo della mafia e della corruzione.
Fu lei, mentre ancora non si erano spente le fiamme provocate dal tritolo mafioso in via D’Amelio, a caricarsi sulla spalle l’impegno di tenere alta la memoria delle vittime di Cosa nostra e l’onere di avviare un processo di educazione alla legalità che potesse affrancare le nuove generazioni dal giogo dell’illegalità .
Chi ha memoria la ricorda nelle aule di tutte le scuole d’Italia, tra i giovani, a spiegare perchè la mafia è negazione delle libertà e della democrazia.
Si deve a lei l’intuizione di trasformare un luogo di tragedia (via D’Amelio) in un palcoscenico di rivolta contro la violenza, un simbolo di speranza rappresentata dall’ulivo piantato proprio dove esplose la bomba assassina che portò via Paolo e la sua scorta, a due passi dalla casa della vecchia madre. Le è stata vicina l’Associazione Libera, che l’ha voluta sua presidente onoraria.
Nel 2017, già malata, non ha voluto sottrarsi all’impegno della memoria, decidendo di partecipare alla serata di Raiuno condotta da Fabio Fazio, andata in onda da via D’Amelio.
(da “La Stampa”)
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