AIUTIAMO CHI FUGGE DALL’ISIS, MA NULLA SI FA CONTRO L’ISIS
L’OCCIDENTE COME PONZIO PILATO: NON SI ELIMINANO LE CAUSE DELLA FUGA DEI PROFUGHI DALLA GUERRA
E’ fisiologico, è naturale che le scene di morte e di distruzione portino seco un genarale – e generalizzato – sentimento di pietas e di indignazione.
E’ normale, in quei casi, provare rabbia, frustrazione e tendere “la mano”.
Non farlo vorrebbe dire porsi al di fuori dell’universo cosmopolita, al di fuori della storia ed al di fuori dello stesso umanesimo del quale siamo parte.
Ma i problemi seri, però, non si possono risolvere soltanto con la pietas.
Una Comunità Internazionale degna di questo nome; dei Governi seri e dei Paesi all’altezza dei compiti affidatigli dalla storia, poi agiscono, e lo fanno con la “doverosa, doverosità ” del caso.
L’Europa dei popoli, insomma, quella (anche) dell’umanesimo liberale e solidale, è sfida autentica, proprio come lo sono tutte le necessità del nostro tempo.
Ma “essa” è solo un “frammento dell’in se” ampiamente considerato perchè, al di là della solidarietà (che una delle possibili – e doverose – risposte alternative), vi è un altro dato che è parimenti fuori discussione; ed è un dato che coinvolge “il mondo intero”, nelle varie Organizzazioni all’uopo dedicate: “la guerra si combatte con la guerra”!
Continuare “ad applicare soltanto dei cerotti” non ci permetterà mai, e poi mai, di “curare realmente le ferite”.
Ed una comunità seria, delle “ferite”, fa doverosamente a meno.
“Chi porta la morte”, come succede in Siria ed altrove, non va blandito: va annientato…
Salvatore Castello
Right BLU – La Destra Liberale
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