ALLA CONVENTION DI CHICAGO, ALEXANDRIA OCASIO-CORTEZ HA TENUTO UN DISCORSO MOLTO CONCRETO SU ECONOMIA E DISUGUAGLIANZE SOCIALI: “TRUMP VENDEREBBE QUESTO PAESE PER UN DOLLARO SE QUESTO SIGNIFICASSE RIEMPIERE LE SUE TASCHE”
HA EVITATO DI CALCARE LA MANO SULLE POLEMICHE DEI PRO-PALESTINA PER L’APPOGGIO DI BIDEN A ISRAELE, E HA ELOGIATO KAMALA HARRIS: “HA LAVORATO PER ASSICURARE UN CESSATE IL FUOCO A GAZA”
Quattro anni fa, i Democratici hanno concesso alla rappresentante Alexandria Ocasio-Cortez di New York 90 secondi scarsi per parlare alla loro convention. Lei li usò per nominare simbolicamente il senatore Bernie Sanders alla presidenza e non fece mai il nome di Joseph R. Biden Jr.
Così, quando Ocasio-Cortez è salita sul palco della convention lunedì sera a Chicago, poco prima di Hillary Clinton, il suo intervento in prima serata ha offerto una vivida dimostrazione di quanto il Partito Democratico e la leader della sua ala progressista si siano avvicinati dal 2020.
Accolta da cori urlanti “A-O-C”, Ocasio-Cortez, socialista democratica che si è fatta conoscere sfidando l’establishment democratico, ha reso un affettuoso omaggio a Biden, ha attaccato Donald J. Trump e ha sostenuto con forza la vicepresidente Kamala Harris come paladina dei lavoratori americani.
“Sappiamo che Trump venderebbe questo Paese per un dollaro se questo significasse riempire le sue tasche e ungere i palmi dei suoi amici di Wall Street”, ha detto Ocasio-Cortez. “E io, per esempio, sono stanca di sentire come un sindacalista da due soldi si consideri più patriota della donna che combatte ogni singolo giorno per sollevare i lavoratori da sotto gli stivali dell’avidità che calpestano il nostro stile di vita”.
Il fragoroso applauso che ne è seguito sarebbe stato impensabile solo pochi anni fa. All’ultima convention, i democratici sembravano più a loro agio nel dare risalto ai repubblicani che sostenevano Biden piuttosto che a una giovane di sinistra come Ocasio-Cortez, le cui politiche e la cui retorica temevano avrebbero alienato gli elettori moderati.
Da allora, però, ha lavorato a stretto contatto con la Casa Bianca sulla politica economica e climatica, è stata un surrogato di Biden e ha conquistato sempre più alleati nella leadership democratica – a volte a spese del sostegno della sinistra.
I suoi alleati sostengono che il cambiamento riflette la vena pragmatica di Ocasio-Cortez e la crescente volontà del partito di abbracciare la sua parte sinistra. Un assistente della deputata ha dichiarato che il partito l’ha invitata proattivamente a parlare alla convention e non ha fatto alcuno sforzo per modificare o mitigare le sue osservazioni.
Da parte sua, Ocasio-Cortez, 34 anni, ha evitato le dolorose spaccature con il suo partito sulla guerra a Gaza che hanno gettato un’ombra sulla convention. La deputata ha criticato a gran voce la guerra, che ha ucciso decine di migliaia di palestinesi negli ultimi 10 mesi, e ha guidato le richieste di tagliare gli aiuti militari americani a Israele.
Ma, anche quando i dimostranti pro-palestinesi si sono riuniti a Chicago per protestare fuori dalla convention, la Ocasio ha dato merito alla Harris di aver “lavorato instancabilmente per assicurare un cessate il fuoco a Gaza e riportare a casa gli ostaggi”.
Ocasio-Cortez ha invece concentrato la sua attenzione sugli elettori della classe operaia. Ha fatto leva sulla propria biografia, ricordando agli spettatori che solo “sei anni fa prendevo ordini di omelette come cameriera a New York”. La signora Harris, ha detto, è nata da un background simile.
(da New York Times)
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