Destra di Popolo.net

AULE DI SCHIACCIA BOTTONI E LA FINTA SUL MES: NON C’E’ PIU’ CLASSE DIRIGENTE E I PEONES SONO SPARITI

IL GOVERNO MELONI STA BATTENDO I RECORD DI QUESTIONI DI FIDUCIA, SVILENDO SEMPRE PIU’ IL PARLAMENTO

Un parlamento usato come paravento sul Mes. Il governo ha scaricato su Montecitorio la responsabilità della bocciatura sul fondo salva Stati. «Lasciamo decidere il parlamento sovrano», è stata la linea dettata da Palazzo Chigi e seguita a ruota da tutti i ministri. Compreso il Mef di Giancarlo Giorgetti. Un impeto di sovranità parlamentare, il primo della legislatura peraltro, funzionale per la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: ha potuto assumere una linea pilatesca su un tema scottante.
A conti fatti, il no al Mes rappresenta un’ulteriore umiliazione delle prerogative dei deputati. Prima con la pantomima del parere in commissione Bilancio e poi con la votazione in aula. Il governo ha ordinato l’operazione, la Camera ha eseguito invertendo l’ordine lavori dopo aver sempre usato il calendario come strumento per rinviare la scelta.
Del resto Montecitorio e Palazzo Madama sono rimasti due edifici da visitare, da aprire agli studenti e alle visite guidate, che ogni volta restano sorpresi di fronte a tanta bellezza. La funzione istituzionale è stata depotenziata, quasi cancellata. Con un danno collaterale, tutt’altro che secondario: deputati e senatori sono il riempitivo degli stucchi e degli affreschi di Camera e Senato. L’appeal per il ruolo di “rappresentante del popolo” è calato. Non attira affatto l’idea di trasformarsi in esecutori di scelte assunte altrove, a Palazzo Chigi. O, come nel caso del Mes, di fare il lavoro sporco per conto del governo.
MELONI A TUTTA FIDUCIA
Le classi dirigenti non si formano più nelle istituzioni. I professionisti, gli imprenditori, gli artisti si tengono ben lontani dall’ipotesi di una candidatura, preferiscono continuare la loro vita lavorativa. Più soddisfacente. Insomma, il mito della buvette, dove prendere un caffè attorniati da giornalisti, e il fascino del corridoio dei passi perduti, il Transatlantico, sono sbiaditi. La responsabilità è della riduzione del numero di parlamentari. Ma anche del fatto che non ne vale la pena. Lo svilimento delle funzioni è sotto agli occhi di tutti, gli “onorevoli” sono appena percettori di stipendi, ridotti al ruolo di schiaccia-bottoni.
La tendenza non è attribuibile esclusivamente a questa legislatura. Lo svuotamento del parlamento è iniziato da anni, da qualche decennio, e prosegue con un’erosione inarrestabile. Il governo Meloni ha assestato il colpo di grazia. La galleria di questioni di fiducia posta sui provvedimenti è lunga. Dall’insediamento a Palazzo Chigi, è stata posta 45 volte, con la media di 3,2 al mese, in poco più di un anno, uguale a un esecutivo tecnico, quello di Mario Draghi, che per la disomogeneità della maggioranza era costretto a blindare i provvedimenti. Per rendere l’idea delle proporzioni, il governo Renzi ha chiesto la fiducia 66 volte, ma in tre anni, non in 14 mesi. Con questo ritmo Meloni schianterà tutti i record.
La blindatura dei testi è connessa all’abuso di decretazione d’urgenza, che ha relegato ai margini lo strumento dei disegni di legge ordinari. L’esito finale è che deputati e senatori non possono incidere sui testi. L’esempio più rumoroso è la manovra, che attende l’ultimo passaggio a Montecitorio il 29 dicembre. Il diktat sugli «emendamenti zero» ai parlamentari di maggioranza è precedente pesante. Mai si era vista una tale evanescenza del dibattito sulla legge di Bilancio. Decidono i leader.
Un cortocircuito istituzionale che vede i presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, spettatori quasi impotenti. Solo dal Quirinale arrivano le reprimende, seppur con il tono garbato tipiche del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nello scambio di auguri natalizi ha fatto appello al «ruolo fondamentale del parlamento». Palazzo Chigi è un muro di gomma.
PEONES SPARITI
Così sono ancora più diradate le leggendarie figure della cronaca politica: i peones. Sono stati il salvavita di molte legislature, finendo per essere mescolarsi con l’immagine del voltagabbana. Quando si annusava l’aria di una possibile crisi di governo, e un eventuale ritorno anticipato alle urne, il peone di turno era capace di votare tutto l’invotabile per allontanare la prospettiva elettorale. E tenersi stretto il seggio. Gli archetipi più recenti sono Domenico Scilipoti e Antonio Razzi, i salva-Berlusconi nel 2010, che per quello sono usciti dal cono d’ombra dei peones tradizionali. Che per definizione si aggirano come anime in pena. Preoccupati solo dalla rielezione.
Certo, di tanto in tanto, qualche peones si è tolto lo sfizio di lasciare il segno su qualche provvedimento con un emendamento o una legge. Entrando nella storia politica. Basti pensare al Lodo Cirielli, firmato appunto da Edmondo Cirielli. Una delle leggi ad personam di Silvio Berlusconi, portava la firma di un allora misconosciuto parlamentare del centrodestra. Poi diventato più noto nel tempo grazie alla militanza in Fratelli d’Italia.
Più indietro negli anni c’è stata la “rivolta dei peones”, capeggiata dal democristiano Gerardo Bianco nel 1979, che ottenne l’elezione a capogruppo alla Camera, grazie ai parlamentari invisibili, i peones, in grado di capovolgere l’accordo tra le correnti della Dc. Oggi sarebbe impensabile. Perché i peones non sono nemmeno peones. Sono innocui e basta. L’ultimo voto sul Mes è il sigillo.
PROFESSIONISTI LONTANI
Ecco che quindi imprenditori di spicco, avvocati di grido, giornalisti di primo piano si tengono lontani dalla candidatura. In molti casi, l’indennità da parlamentare è una diminutio rispetto ai loro redditi. Non c’è nemmeno una ragione economica per diventare “onorevoli”. Dal punto di vista numerico, anche nell’attuale parlamento, la parte del leone è ricoperta dagli avvocati, con l’ex ministra Giulia Bongiorno della Lega e il leader dei 5 stelle, Giuseppe Conte come alfieri.
Sono i profili di maggior peso, per la gran parte si tratta di legali con un onorato curriculum, ma meno noti. Così come il gotha dell’imprenditoria si tiene ben lontana dai corridoi istituzionali. Non si vede un Umberto Agnelli eletto dei tempi che furono nella Prima Repubblica. Uno degli ultimi a provarci è stato Alberto Bombassei, fondatore della Brembo, eletto deputato di Scelta civica nel 2013, il partito di Mario Monti. Del resto, pure gli eredi di Silvio Berlusconi, prototipo dell’imprenditore prestato alla politica (come amava essere descritto), si guardano bene dalla “discesa in campo”.
Quella di Michele Cimmino, imprenditore della moda proprietario di marchi come Carpisa e Yamamay, è una storia paradigmatica. Nel 2015 rassegnò le dimissioni da parlamentare: era entrato in Transatlantico con Scelta civica. Vedendo da vicino le istituzioni, e dopo lo sfaldamento del progetto politico di Monti, chiese ai colleghi di accettare le sue dimissioni da deputato. Si sentiva più utile fuori. E dire che, rispetto a oggi, quel parlamento aveva un grado di incidenza maggiore. Insomma, la classe dirigente sta lontana dalle aule, che di contro non formano classi dirigenti ma abbondano schiere di fedelissimi premi-bottoni.
CAMERA SENZA ARTE
Pure gli artisti hanno smarrito la pulsione verso il palazzo. Negli ultimi giorni si sta molto celebrando la carriera di Gino Paoli, all’alba dei 90 anni, che ha scritto la storia della musica italiana. E che vanta un’esperienza in parlamento. Nel mondo della cultura ci sono tanti altri nomi che sono stati affascinati dall’elezione in parlamento: dal regista Giorgio Strehler allo scrittore Leonardo Sciascia. Fino a Renato Guttuso. Chissà cosa avrebbero pensato di una finanziaria ammutolita per volere del governo.
In questo clima di yes-men non vengono più valorizzati i conoscitori delle regole parlamentari, capaci di muoversi tra le pieghe di articoli e commi, che sovrintendono il funzionamento dei palazzi istituzionali.
Uno di questi è Simone Baldelli, ex deputato di Forza Italia. A Montecitorio conosceva tutti i cavilli possibili. Si era guadagnato un posto da vicepresidente. Ma addirittura non è stato candidato alle ultime elezioni. Profili del genere erano indispensabili nelle aule. Ora non più. La rassegnazione regna sovrana in Transatlantico. I tempi cambiano. Il parlamento è svilito. E si sente addirittura la nostalgia dei peones.
(da editorialedomani.it)

This entry was posted on domenica, Dicembre 24th, 2023 at 19:47 and is filed under Politica. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

« DOPO LO STRAPPO, LA PAURA DELLE CONSEGUENZE: TUTTI GLI ERRORI DI MELONI CON IL NO AL MES
BAVAGLIO ALLA STAMPA, ANAC E CORTE DEI CONTE: MELONI SILENZIA TUTTI »

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.

  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.598)
    • criminalità (1.405)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.538)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.333)
    • elezioni (3.304)
    • emergenza (3.081)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (825)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (517)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (546)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.810)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.397)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.416)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (31.770)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.693)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.522)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Maggio 2025 (229)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (336)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (403)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (394)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (219)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (260)
    • Dicembre 2011 (227)
    • Novembre 2011 (270)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (157)
    • Luglio 2011 (213)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Maggio 2025
    L M M G V S D
     1234
    567891011
    12131415161718
    19202122232425
    262728293031  
    « Apr    
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • FOTI NON SA PIU’ CHE FARE PER NASCONDERE IL DISASTRO DEL GOVERNO SUL PNRR. IL SUCCESSORE DI FITTO È INCARTATO SUL RECOVERY, MA I FATTI E I NUMERI SONO CHIARI: BRUXELLES NON CONCEDERÀ UNA PROROGA ALLA MESSA A TERRA DEL PIANO, MENTRE LA SPESA CONTINUA AD ARRANCARE
    • UN’ALTRA PRESA PER I FONDELLI: IL REDDITO DI LIBERTA’, AL MASSIMO 500 EURO PER LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA, MA I FONDI STANZIATI POSSO SODDISFARE SOLO 1.666 VITTIME
    • CHIESTO IL PROCESSO PER IL SINDACO DI VENEZIA BRUGNARO
    • NAUFRAGIO DI CUTRO, IL PROCESSO SI APRE TRA LE POLEMICHE PER LA DECISIONE DELLA REGIONE CALABRIA DI COSTITUIRSI PARTE CIVILE
    • LA BUFALA DEL SACCHETTO DI COCAINA SUL TAVOLO DELL’INCONTRO TRA MACRON, STARMER E MERZ
    • GLI SLOVACCHI NON VOGLIONO DIVENTARE UTILI IDIOTI DI MOSCA : MIGLIAIA DI PERSONE SONO SCESE IN PIAZZA CONTRO QUEL FIGLIO DI PUTIN DEL PRIMO MINISTRO ROBERT FICO, UNICO LEADER DELL’UE A PARTECIPARE ALLA PARATA MILITARE DEL 9 MAGGIO IN RUSSIA
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA