AVANTI, C’E’ POSTO: TUTTI ATTACCATI SUI TRENI, FINE DEL DISTANZIAMENTO
ESPERTI E SCIENZIATI SONO CONTRARI: UNA FOLLIA MENTRE I CONTAGI MARCIANO A 390 AL GIORNO
Da oggi i treni ad alta velocità ricominciano a viaggiare al 100% dei posti: niente più distanziamento sociale a bordo, ma mascherine (con obbligo di sostituzione dopo 4 ore), misurazione della temperatura e dichiarazione di non essere stati a contatto con persone positive al Coronavirus.
Non ci saranno più sedili vuoti di distanziamento a bordo dei convogli AV di Trenitalia e Italo. E questo nonostante la curva dei contagi stia crescendo ormai da qualche giorno e nonostante l’indice di trasmissibilità a livello nazionale sia pericolosamente vicino alla soglia di rischio da considerare elevata, ovvero 1.
Non solo: chi aveva già prenotato — raccontano anche molte testimonianze sui social — non avrebbe ricevuto nessuna comunicazione diretta rispetto al biglietto già acquistato.
«Una scelta che desta molta preoccupazione», commentano dal Comitato tecnico scientifico del governo secondo quanto riportato dall’Ansa. Una scelta presa senza avere ricevuto il parere del Cts.
Nessuna distanza neppure in Lombardia: da sabato fino al 10 settembre una nuova ordinanza regionale prevede che su treni, bus, tram e metropolitane locali e regionali sia consentita l’occupazione del 100% dei posti a sedere e del 50% dei posti in piedi, sempre con l’obbligo della mascherina.
Le condizioni previste — la misurazione della temperatura prima di salire a bordo dei treni, con termoscanner e termometri che ormai si trovano in ogni stazione dell’alta velocità , l’autodichiarazione di non essere stati in contatto con persone contagiate (un nuovo modello come gli ormai celebri dell’era del lockdown) e l’obbligo di indossare la mascherina a bordo cambiandola ogni 4 ore — erano già contenute in un decreto del presidente del consiglio firmato da Giuseppe Conte il 14 luglio.
Ma esperti e scienziati restano decisamente contrari” alla fine del distanziamento. Un nuovo Dpcm, che potrebbe contenere indicazioni — una armonizzazione, si dice dal governo — sul tema, non arriverà prima del 7 agosto.
(da agenzie)
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