AZZOLINA SUL SUO STALKER A PROCESSO: “NON BASTA LO STOP, LA LEGA MI CHIEDA SCUSA: LUI LAVORA CON LA LEGA DA QUANDO MI MINACCIA”
“QUANDO LA MELONI FU ATTACCATA, IO LE ESPRESSI SUBITO SOLIDARIETA’, MI AMAREGGIA CHE NON ABBIA SENTITO LA NECESSITA’ DI FARE ALTRETTANTO”
Rientrato, grazie all’intervento del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, l’affaire Pasquale Vespa, professore precario inizialmente assunto come collaboratore dal sottosegretario al dicastero di viale Trestevere, il leghista Rossano Sasso.
Per l’ex ministra Lucia Azzolina, però, la sospensione dell’incarico non basta: «Mi colpisce il fatto che Sasso abbia la delega al cyber-bullismo. È una questione pesante, se poi decide di assumere al ministero una persona che da due anni mi minaccia e mi insulta sui social… Mi sembra assurdo: vorrei che chiedesse scusa e che ammettesse la gravità della scelta, altrimenti non credo possa mantenere la delega»
In un’intervista al La Stampa, Azzolina sottolinea anche l’assenza di solidarietà da parte del centrodestra: «Ci sono rimasta molto male. Io sono sempre uscita in loro difesa. Quando Giorgia Meloni è stata attaccata, le ho dato pubblicamente solidarietà . In Aula, quando la deputata di Forza Italia, Matilde Siracusano, subì attacchi sessisti, intervenni per dire che non doveva accadere, che serviva fare squadra. Dal centrodestra ho percepito un silenzio assoluto su questa vicenda. Si è persa un’occasione».
L’ex ministra, adesso, si aspetta le scuse dal partito di Sasso, anche perchè «da circa due anni Sasso e Vespa lavoravano insieme, c’era un percorso comune che ha portato a tutto questo».
(da agenzie)
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