“BASTA UE, SOLO LIBERI STATI CHE COOPERANO”: LA MELONI RINNEGA LA DESTRA SOCIALE ED EUROPEA, PATRIMONIO CULTURALE DI INTERE GENERAZIONI
I LEADER DELLA DESTRA ITALIANA DEL PASSATO AVEVANO SEMPRE INDICATO LA META DI UNA EUROPA NAZIONE CONTRO GLI IMPERIALISMI… LA MELONI E’ SOLO UNA SOVRANISTA CHE DIFENDE GLI INTERESSI DEI POTERI FORTI, IN NOME DI UN NAZIONALISMO BIGOTTO E AVIDO DA OPERETTA OTTOCENTESCA
Da Presidente dei conservatori europei, Giorgia Meloni ha inviato un messaggio proprio al suo gruppo:
“Il 2020 è stato un anno impegnativo non solo per l’Europa ma per tutto il mondo. La nostra comunità politica ha iniziato l’anno con la scomparsa di Sir Roger Scruton, un gigante del pensiero conservatore europeo. Poche settimane dopo quel triste evento, le nostre speranze sono state infrante quando ci siamo trovati ad affrontare la pandemia globale. Il Coronavirus, arrivato a noi dalla Cina, ha sconvolto drasticamente il nostro stile di vita e siamo passati dalla speranza economica all’incertezza” scrive Meloni.
“L’anno che verrà sarà altrettanto impegnativo. Come conservatori – continua Meloni – dobbiamo essere noi a diffondere il messaggio di ottimismo: il conservatorismo è una cultura naturalmente ottimista. Ci sono tante grandi opportunità da cogliere nell’anno a venire. È stato chiaro che nel 2020, l’Unione Europea non è stata all’altezza delle aspettative. Le persone in tutto il continente hanno lottato, ma l’UE ha fatto poco. Al suo posto abbiamo visto che un’alternativa era possibile. Che i singoli Stati membri possono riunirsi su base volontaria, nello spirito di solidarietà cristiana, sostenendosi a vicenda”.
“Mentre guardiamo alla ricostruzione dell’Europa dopo questa crisi – sottolinea la leader di Fdi – dovremmo considerare abbiamo la possibilità di rimodellare l’UE in una coalizione di Stati nazionali sovrani che si offrono volontari per lavorare insieme, invece di diventare soggetti a un lontano governo federale a Bruxelles”.
Poi segue un delirio di balle:
“Gli eventi politici che abbiamo vissuto nelle ultime settimanen dimostrano chiaramente che ci troviamo di fronte al più potente e violento attacco contro i governi di nazioni sovrane. Il trattamento che hanno riservato al presidente Trump è il primo passo, il tentativo di forzare i trattati contro Polonia e Ungheria è il secondo, la volontà di umiliare il popolo britannico che ha scelto liberamente la Brexit è il terzo”.
“I nostri valori comuni, la nostra civiltà , sono minacciati: abbiamo un’occasione d’oro per rimodellare l’Europa nella visione di De Gaulle e Roben Schuman che non sognavano di costruire un super Stato, ma un’alleanza di Stati nazionali che lavorano insieme”, conclude la leader di Fratelli d’Italia.
Se qualcuno vuole andare a rileggersi cosa hanno sostenuto in merito fin dagli anni ’70 i vari leader della destra nazionale e sociale italiana, europeisti convinti contro i “blocchi imperialisti”, potrà verificare che la Meloni con la destra sociale e nazionale italiana non ha nulla a che fare.
Lei preferisce andare con il piattino in mano dagli esponenti di quegli “imperialismi” contro i quali hanno combattuto generazioni di giovani di destra (che servi di potenze straniere e bigotti incoerenti non sono mai stati).
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