BERLUSCONI: AFFIDAMENTO AI SERVIZI SOCIALI NON PRIMA DI PRIMAVERA
COME FUNZIONA, LA PRASSI CHE DOVRA’ SEGUIRE
Se per ipotesi ci fossero le elezioni anticipate a febbraio, Silvio Berlusconi potrebbe condurre la campagna elettorale.
Non da candidato naturalmente, dato che la legge Severino l’ha reso incandidabile per via della condanna definitiva a 4 anni per frode fiscale. Ma da uomo libero sì.
Infatti, prima che il Cavaliere cominci a scontare la pena con l’affidamento ai servizi sociali, che chiederà ufficialmente entro il 15 ottobre, bisogna percorrere un iter burocratico che richiede alcuni mesi.
Con il via previsto non prima della primavera del 2014.
La misura in questione, alternativa alla detenzione più ampia e disciplinata dall’articolo 47 dell’ordinamento penitenziario, consiste nell’affidamento del condannato al servizio sociale, fuori dall’istituto di pena, per un periodo uguale a quello della pena da scontare.
Può essere concesso solo a chi deve scontare una condanna, anche come residuo di pena, non superiore ai tre anni di reclusione (ma questi limiti non valgono se il reo è un malato affetto da aids conclamata) a condizione che il suo comportamento faccia ritenere che questa misura possa avere per lui effetti rieducativi.
Se il condannato è in libertà , come nel caso di Berlusconi, l’istanza per accedere all’affidamento in prova va presentata al pubblico ministero: la decisione è però del tribunale di sorveglianza competente, che decide con ordinanza, dopo aver valutato, sulla base di un’inchiesta del Centro di servizio sociale a cui deve essere affidato, se ricorrono i presupposti necessari e se non c’è pericolo di fuga.
Il tribunale di sorveglianza di Milano ha come tempo di fissazione dell’udienza necessaria a valutare le richieste di affidamento in media un anno.
E se anche il Cavaliere, come gli è permesso, chieda tempi più veloci è difficile che la decisione arrivi prima di alcuni mesi.
Certamente ci saranno prima l’Appello, previsto per il 19 ottobre, e forse anche la Cassazione che ricalcoleranno (da 1 a 3 anni) l’interdizione dai pubblici uffici.
Berlusconi poi potrà svolgere i servizi a Roma, dove ha trasferito la propria residenza.
Con l’ordinanza del tribunale vengono anche fissate le prescrizioni che il condannato dovrà seguire: sul lavoro e sui rapporti con il Centro di servizio sociale, innanzitutto, ma anche sulla sua stessa libertà di movimento (non può viaggiare all’estero perchè senza passaporto); obblighi che possono arrivare sino al divieto di frequentare determinati posti o di svolgere attività o avere rapporti personali che possono portare al compimento di altri reati.
O come non uscire di casa dalle 11 di sera alle 6 di mattino.
Se il condannato rispetta quanto gli è stato prescritto, per il periodo corrispondente alla condanna da scontare, la pena e ogni altro effetto penale si estinguono.
(da “Huffington Post”)
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