BRINDISI, PRESIDE VIETA INGRESSO A MADRE IN DECOLLETE’ E “IL PERIZOMA FUORI DAI JEANS”
LA CIRCOLARE RIGUARDA GENITORI, PROF E STUDENTI: “LA SCUOLA NON E’ UNA SPIAGGIA”… UN GIUSTO RICHIAMO AL RISPETTO DI TUTTI
Niente “scollature, bermuda, perizomi che sbucano dai jeans: la scuola non è un luogo di vacanza”.
E’ scritto nella circolare a firma di Rosanna Maci, la preside dell’istituto Morvillo Falcone di Brindisi, la scuola in cui fu uccisa Melissa Bassi il 12 maggio 2012 nell’attentato messo a segno da Giovanni Vantaggiato.
La prima a fare le spese della circolare sul “decoro” è stata una mamma alla quale la preside ha vietato l’ingresso a scuola a causa di un abbigliamento poco consono al disciplinare interno all’istituto, ovvero un dècolletè giudicato inopportuno dalla dirigente.
La circolare, accolta con qualche mugugno dagli studenti, è stata recapitata in ciascuna delle classi, chiarendo che le regole non valgono soltanto per gli allievi ma anche per docenti, personale Ata e genitori.
Contromisure adottate prima dell’arrivo dell’estate, per evitare che il caldo svesta la popolazione scolastica, senza distinzione fra adolescenti e adulti.
“Perchè a scuola — ha spiegato Rosanna Maci ai suoi allievi – ci si veste in maniera diversa dalla spiaggia, anche se fa caldo».
L’obiettivo è di insegnare un modello di decoro che valga per tutti “dentro e fuori dalla scuola”, ha rimarcato la preside.
“Un esempio che deve partire dalle famiglie, che devono essere le prime a responsabilizzarsi”.
Niente sanzioni disciplinari per i trasgressori, ma sul rigore della circolare ha fatto scuola il precedente della mamma fermata sull’uscio.
“Purtroppo molto dipende dalle famiglie — conclude la dirigente – Se non danno il buon esempio, come possiamo pensare che i ragazzi capiscano che non è concepibile venire a scuola con una scollatura che ne mette il risalto il dècolletè? Ho semplicemente chiesto al genitore di ritornare indossando qualcosa di più consono”.
Sonia Gioia
(da “La Repubblica“)
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