“CARLO MAZZONE PER ME È STATO COME UN PADRE, IL CALCIO ITALIANO HA PERSO UNA LEGGENDA”: PEP GUARDIOLA SI PRESENTA IN CONFERENZA STAMPA CON UNA MAGLIETTA IN ONORE DELL’ALLENATORE MORTO IERI A 86 ANNI
IL RICORDO DELL’ESPERIENZA A BRESCIA, NEL 2001: “PER ME FU UN PERIODO MOLTO DURO. OGGI È UN GIORNO MOLTO TRISTE, MANDO UN ABBRACCIO ALLA SUA FAMIGLIA”
È stata una festa all’Etihad Stadium. Eppure nella voce di Pep Guardiola c’è una vena di tristezza. Il City ha battuto 1-0 il Newcastle, ha festeggiato nella prima partita casalinga della stagione i trofei del triplete, più la Supercoppa Europea vinta mercoledì ai rigori col Siviglia.
Pep si concede un giro d’onore dello stadio coi suoi giocatori, ma c’è sempre qualcosa che lo rattrista. Il motivo lo mostra quando incontra i giornalisti dopo la partita: addosso non ha il completo nero che aveva in panchina, ma una t-shirt bianca con un amico disegnato sopra: Carlo Mazzone. Un amico che oggi ha perso.
“È un giorno molto triste per me e la mia famiglia – spiega Pep -. Mister Mazzone (lo dice in perfetto italiano, anche se parla inglese, n.d.r.) è stato il mio allenatore a Brescia e oggi purtroppo è morto. Mando un grande abbraccio a tutta la la sua famiglia, a sua moglie e ai suoi figli e nipoti”.
Poi Pep apre il libro dei ricordi, per un allenatore a cui, da quegli anni assieme a Brescia, è rimasto molto legato. “Quando sono arrivato in Italia per me è stato un periodo duro. E lui è stato come un padre – racconta, illuminandosi -. Il calcio italiano ha perso una leggenda, una persona che ha avuto un impatto enorme su tutte le persone con cui è stato a contatto. Mando un grande abbraccio a tutta la sua famiglia”.
“Mi sono ricordato che Edoardo Piovani un anno fa mi ha mandato questa t-shirt – ha detto con un sorriso, guardando la maglia che ha addosso -. Ho pensato che questo fosse il giorno giusto per indossarla”.
(da agenzie)
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