CASTA PELLEGRINA IN TERRA SANTA: LUPI, BINETTI E LA CARICA DEI 170
OLTRE UN MESE DI FERIE NEI LAVORI DELLA CAMERA GIUSTIFICATI DAL FATTO CHE UN FOLTO GRUPPO DI DEPUTATI PARTECIPERA’ A UN PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA…MA LUPI PRECISA: “ABBIAMO FISSATO QUELLA DATA IMMAGINANDO CHE LA CAMERA AVREBBE RIPRESO I LAVORI IL 12, POSSIAMO ANTICIPARLA”
Partenza sabato 3 settembre da Roma, destinazione Gerusalemme, Betlemme e poi tappa in Betania, sul mar Morto.
In viaggio 170 tra deputati e senatori, accompagnati da monsignor Lorenzo Leuzzi, cappellano di Montecitorio.
Quota individuale che sfiora i duemila euro all inclusive.
Ritorno previsto per venerdì 9 settembre.
Due giorni per rimettersi in sesto e poi lunedì si ritorna al lavoro.
Considerando che l’ultimo giorno di fatica è oggi, con un mese e mezzo di ferie davanti, i parlamentari italiani non si possono lamentare.
Maurizio Lupi, il parlamentare Pdl che da 8 anni organizza il pellegrinaggio cerca di smorzare le polemiche.
Non è vero che la Camera aprirà più tardi per colpa sua: “Se il Parlamento dovesse decidere di anticipare l’apertura, il pellegrinaggio sarebbe anch’esso anticipato”.
La stessa spiegazione fornita dalla deputata Udc Paola Binetti: “Avevamo fissato la data immaginando che la Camera avrebbe ripreso i lavori il 12”.
Ma visto il clima è costretta a precisare: “Se questo deve diventare l’ennesimo attacco alla classe politica, è chiaro che la ripresa dei lavori della Camera ha la priorità “.
In viaggio con lei, le colleghe di partito Luisa Santolini e Gabriella Mondello.
Il resto dell’Udc in quei giorni resta in Italia, a Chianciano, per la festa nazionale dei centristi e liquida la polemica con un “rigurgito anticlericale” dopo il voto sul testamento biologico e omofobia.
Valigia pronta anche per il Pdl Francesco Paolo Sisto, mentre Gaetano Quagliarello dovrà rinunciare alla Terra Santa perchè coincide con la sua summer school della sua fondazione, Magna Carta.
Pierluigi Castagnetti ci andrà come ogni anno, ma con altre compagnie, Andrea Sarubbi no, ha da dedicarsi agli incontri di partito.
C’e’ poi chi critica la “propaganda della fede”: “Io sono cresciuto alla scuola di Donat Cattin – spiega il ministro Rotondi – e lui ci ha insegnato ad andare a Messa alle 7 di sera e a mettersi in fondo alla fila per prendere la comunione. La professione religiosa richede riservatezza ed intimità “.
E tempo libero
Paolo Zanca
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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