CHE NE SARA’ DEL G7 DELLA CULTURA A POMPEI? GIULI VA A PALAZZO CHIGI A RAPPORTO DALLA MELONI. MA NON C’È ANCORA UNA DECISIONE SULLA TAPPA A POMPEI PREVISTA PER IL 20 SETTEMBRE, LEGATA A DOPPIO FILO AL CASO BOCCIA-SANGIULIANO
NEL CASO DI UNA CONFERMA OCCORRERÀ PASSARE AL SETACCIO QUALSIASI SOCIETÀ COINVOLTA NEL PROGETTO (ALLESTIMENTI, CENE, SPETTACOLO)
Un colloquio tra un presidente del Consiglio e un ministro della Cultura che dura un’ora a Palazzo Chigi è un autentico record. È successo ieri: si è parlato, da parte della presidenza del Consiglio, di «colloquio istituzionale». Era il primo vero confronto tra Giorgia Meloni e Alessandro Giuli dopo la nomina e il giuramento di venerdì: poi Meloni è partita per Cernobbio e per Parigi.
Il nodo del G7 della Cultura, convocato a Napoli dal 19 al 21 settembre, è ancora irrisolto. Il paradosso è che gli interessati (le ministre della Cultura del Canada Pascale St-Onge, del Regno Unito Lisa Nandy, della Germania Claudia Roth, della Francia Rachida Dati e Lee Satterfield, assistente del segretario di Stato per gli Affari educativi e culturali Usa, più il ministro della Cultura giapponese Masahito Moriyama) non hanno ancora un programma definitivo a nove giorni dall’inaugurazione.
Un ritardo che pesa sull’immagine internazionale dell’Italia, dopo la tempesta Boccia e le dimissioni di Sangiuliano che hanno attirato l’ironia di giornali e tv di mezzo mondo.
Manca ancora una decisione sulla tappa a Pompei prevista per il 20 settembre, legata a doppio filo al caso Boccia-Sangiuliano. Ieri girava la voce di una ispezione per oggi dello stesso Giuli, o di un suo delegato (in tanti hanno pensato a Massimo Osanna, direttore generale Musei ed ex direttore del Parco archeologico pompeiano).
Ma agli uffici dell’attuale direttore Gabriel Zuchtriegel non è arrivata alcuna conferma, né sa qualcosa la Prefettura di Napoli, coinvolta per le misure di sicurezza. È chiaro che una decisione dovrà essere presa rapidamente. La storia è nota.
Dagospia ha svelato l’ormai famosa email di Zuchtriegel, inviata il 5 giugno al consigliere diplomatico di Sangiuliano, Clemente Contestabile, e per conoscenza a Maria Rosaria Boccia, in cui si parlava «del sopralluogo del 3 giugno del ministro e della dott.ssa Boccia» citando il concerto dell’Orchestra Scarlatti diretta da Beatrice Venezi nell’anfiteatro e la cena di gala nella Palestra Grande e della possibilità di usare i portici in caso di pioggia.
Ora Giuli dovrà decidere se dare via libera a una tappa decisa dopo la visita Sangennaro-Boccia del 3 giugno, o se annullarla.
Nel caso di una conferma occorrerà passare al setaccio qualsiasi società coinvolta nel progetto (allestimenti, cene)
E soprattutto decidere (sempre che ci sia un sì per Pompei) se confermare, per la sicurezza delle delegazioni internazionali, gli itinerari: Boccia ne era o no al corrente?
(da Il Corriere della Sera)
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