CHI E’ DOMENICO CREAZZO, IL CONSIGLIERE REGIONALE DELLA MELONI ARRESTATO PER I RAPPORTI CON LA ‘NDRANGHETA
IL PD NON L’HA PIU’ VOLUTO NELLA SUA LISTA E L’HA PRESO FDI, PRIMO DEGLI ELETTI CON 8.000 PREFERENZE…L’APPOGGIO DI SCOPELLITI E I VOTI RACCOLTI NEI COMUNI SCIOLTI PER MAFIA
Nonostante il cartello messo in bella mostra all’ingresso, palazzo Campanella si conferma assai vulnerabile rispetto ai condizionamenti della ‘ndrangheta.
L’operazione messa in atto dalla Dda di Reggio Calabria che ha colpito duramente la locale operante a Sant’Eufemia d’Aspromonte ha fatto finire agli arresti domiciliari Domenico Creazzo, consigliere regionale eletto nella circoscrizione Sud alle elezioni dello scorso 26 gennaio arrivando primo nella lista di Fdi con oltre 8mila preferenze.
La Dda di Reggio Calabria ha chiesto al Parlamento l’autorizzazione a procedere all’arresto del senatore Marco Siclari
Si tratta di un vero e proprio record stavolta: un consigliere regionale finisce ai domiciliari ancora prima della convocazione della prima seduta di Consiglio della nuova legislatura.
Un bruttissimo colpo anche per il partito e Giorgia Meloni che, appena qualche mese fa, avevano dovuto fare i conti con l’arresto di un altro big del calibro di Alessandro Nicolò. Una situazione grave per la quale la Meloni aveva inviato a Reggio il commissario Edmondo Cirielli senza risolvere il problema, almeno secondo quanto sostiene la Dda.
La candidatura di Creazzo, del resto, era stata assai discussa già dal principio.
Uomo vicino al centrosinistra, sindaco di Sant’Eufemia, è stato tra i primi cittadini a firmare la famosa petizione a sostegno della candidatura di Mario Oliverio quando la stessa era ancora in discussione.
Del resto proprio l’ex governatore lo aveva voluto presidente del Parco Nazionale d’Aspromonte, seppure facente funzione, dopo l’uscita di Giuseppe Bombino.
Il Pd, però, non lo ha voluto nelle sue liste e lui ha presto trovato spazio dentro Fdi dove è stato sostenuto anche dell’ex gruppo di riferimento di Giuseppe Scopelliti.
Un personaggio politico assai controverso, dunque, che adesso dovrà dimostrare la propria innocenza. Al suo posto, non appena saranno completate le procedure da parte della Prefettura, dovrebbe entrare in Consiglio per effetto della surroga e fino al termine della misura cautelare, il primo dei non eletti nel collegio sud e cioè il vicesindaco di Locri Raffaele Sainato.
Era il 6 settembre del 2017, poco più di tre anni fa, quando Giovanni Puccio ed Ernesto Magorno, all’epoca commissario provinciale il primo e segretario regionale del Pd calabrese il secondo, vergavano alla stampa una nota di plauso per Domenico Creazzo, all’epoca sindaco di Sant’Eufemia di Aspromonte, per il suo intervento nel contesto dell’importante e cruciale convegno nazionale del Pd: «Si tratta dell’unico – scrivevano Puccio e Magorno – amministratore calabrese, di un piccolo comune aspromontano, che ha reso orgoglioso il partito per aver preso parte e portato la propria testimonianza ad uno degli eventi più importanti del Pd. La voce di un piccolo comune periferico è riuscita a ‘farsi sentire’ all’interno di un consesso nazionale».
A seguire Domenico Creazzo divenne anche uomo di fiducia di Mario Oliverio e dal 5 agosto 2018, cioè a partire dalla conclusione del mandato di Giuseppe Bombino, il presidente Mario Oliverio lo ha lasciato presidente f.f. del Parco nazionale dell’Aspromonte. Un favore che Creazzo ricambiò firmando la petizione pro ricandidatura di Oliverio da parte di alcuni sindaci calabresi.
Sembra passato un secolo. Eppure sono passati pochi mesi. Domenico Creazzo che poteva essere considerato a tutti gli effetti come il “compagno” sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte, venne fulminato sulla strada del sovranismo nazionale.
Ed eccolo candidato nelle liste di FdI di Reggio Calabria e a differenza degli altri voltagabbana provenienti del centrosinistra transitati a destra che sono stati bocciati dall’elettorato, Creazzo è risultato il primo degli eletti.
E, tuttavia, le sorprese non sono finite qui: il presidente f.f. del Parco d’Aspromonte sembra che abbia registrato questa straordinaria performance elettorale grazie a Peppe Scopelliti, il quale, nonostante ancora afflitto dalla misura cautelare, sembra che non abbia rinunciato a fare campagna elettorale per le regionali.
Proprio alcuni intimi sostenitori dell’ex governatore della Calabria come Agliano, Daniele Romeo, Ernesto Siclari, hanno sostenuto Domenico Creazzo.
La dinamica del sostegno a Creazzo ha seguito delle logiche assolutamente incomprensibili per certi aspetti.
Se da un lato è stato sostenuto da Peppe Scopelliti, il sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte ha ricevuto anche il sostegno dello storico nemico di Scopelliti, ovvero, Demetrio Naccari Carlizzi (cognato dell’attuale sindaco di Reggio Calabria) anche lui alle prese con qualche “problemuccio” giudiziario.
A sostegno dell’ex compagno e ora neo camerata Creazzo, pare che si sia schierato anche l’ex senatore Giovanni Bilardi, anche lui con diversi problemucci giudiziari aperti.
La notizia che si è diffusa nelle ultime ore, è quella della presunta ineleggibilità del presidente f.f. del parco dell’Aspromonte.
Secondo alcune indiscrezioni, infatti, l’ente parco è destinatario di fondi regionali, aver ricoperto la funzione di presidente del Parco per un anno e mezzo renderebbe ineleggibile Creazzo. E, d’altronde, il successo elettorale di Creazzo è legato tutto al Parco e nei confronti dei 37 comuni dell’area, il sindaco di Sant’Eufemia, infatti, ha distribuito contributi e consulenze a mani basse
Il 70% del consenso del neo consigliere regionale di FdI proviene da quei comuni, alcuni dei quali già sciolti per infiltrazione mafiosa. A Delianuova, Creazzo incassa 900 voti e ancora porta a casa voti e preferenze a Platì, Careri, San Giorgio Morgeto tutti sciolti per infiltrazione mafiosa. Insomma un bel carico di preferenze che inducono a porsi non pochi interrogativi.
E, tuttavia, Domenico Creazzo a quanto pare non sembra soffrire di alcuna preoccupazione nè sul fronte della sua presunta ineleggibilità , nè sul fronte della provenienza geografica del suo consenso.
Nessun imbarazzo nemmeno sul fronte della sua provenienza politica. Creazzo punta dritto alla conquista di un assessorato.
Ora dovrà pensare a difendersi da accuse pesantissime.
(da agenzie)
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