COLPO DI SCENA A BIBBIANO: STASERA TEATRO STRACOLMO PER L’INCONTRO CON LE SARDINE, 500 CITTADINI CHIEDONO LA PRESENZA DELLA SARDINE CONTRO “LO SCIACALLO SALVINI”
LA MANIFESTAZIONE SI FARA’, SANTORI SI RACCOMANDA: “STATE CALMI E NON ACCETTATE PROVOCAZIONI, NOI SIAMO UN’ALTRA COSA”
La sala prenotata è troppo piccola. In fretta e furia ci si sposta nel teatro.
Oltre cinquecento persone, non c’è uno spazio libero, tanta gente in piedi: “Salite sul palco, forza. Stiamo vicini e guardiamoci in faccia”.
Mattia Santori, in tuta e cappellino in testa, è circondato dai cittadini di Bibbiano. Sabrina, una ragazza sulla ventina d’anni, prende il microfono: “Abbiamo chiamato voi delle Sardine perchè avevamo bisogno di una risposta gentile ed educata dopo essere stati demonizzati. Salvini giovedì vuole venire qui a speculare. E noi non ce la facciamo più. Non ce la facciamo veramente più”.
Il termine che usa è “demonizzati”, non è un caso. Riprende l’inchiesta “Angeli e demoni” sui presunti affidi illeciti.
È la prima vera assemblea pubblica delle Sardine perchè questo piccolo Comune emiliano non è come tutti gli altri.
Qui preparare la manifestazione di giovedì, in una piazza a pochissimi metri da quella di Matteo Salvini, ha un sapore diverso. Anche la piazza è stata al centro di una contesa, alla fine la Lega non si è tirata indietro e dunque anche le Sardine ci saranno. Il messaggio è dirompente. Da quando è scoppiata l’inchiesta la vita di questa cittadina di diecimila abitanti è cambiata.
L’inchiesta giudiziaria si è trasformata in una battaglia politica attorno a Bibbiano poichè il sindaco Pd Andrea Carletti contestualmente è finito agli arresti domiciliari per abuso d’ufficio, per aver dato una sala ai servizi sociali coinvolti nell’inchiesta.
La candidata leghista alla presidenza dell’Emilia Romagna Lucia Borgonzoni si è presentata in Aula al Senato con una maglia, rivolta al Pd, con su scritto “Parlateci di Bibbiano”. Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono arrivati da queste parti e il leader della Lega ci tornerà per chiudere la campagna elettorale. Per non parlare del Movimento 5 Stelle che ha definito il Pd il Partito di Bibbiano.
Ora la Cassazione ha annullato l’arresto del primo cittadino, ma il Comune resta al centro della battaglia di questa campagna elettorale.
L’assemblea delle Sardine discute su come organizzare la piazza di giovedì: canzoni, strumenti musicali, cibo, accoglienza, letture, foto.
Dopo circa un’ora, una donna prende il microfono: “Sono qui con mio marito Giorgio e siamo una famiglia affidataria. Vi assicuro, è stata dura”.
L’intero teatro di Bibbiano si alza in piedi e applaude senza fine. Non è una famiglia coinvolta nell’inchiesta, ma è stata dura lo stesso “perchè adesso si è fermato tutto. E spesso non sappiamo a chi rivolgerci”.
Poi un’altra: “Non ci conosciamo, ma ci siamo alzate nello stesso momento. Abbiamo sentito la stessa spinta. Anch’io sono una mamma affidataria. Li hanno devastati questi bambini. Non c’è stato nessuno che ha detto che era al fianco di questi bambini”. Momenti di commozione.
Qui le persone hanno voglia di parlare, si sentono “strumenti di uno sciacallo”. E poi un altro: “Quello che è successo a Bibbiano è una delle cose più gravi successe in Italia. Ci sono stati degli errori, sarà la magistratura a indagare, ma noi cittadini non c’entriamo nulla. E invece ci sono persone come Salvini che riescono a manipolare drammi di bambini e genitori, fanno una cosa schifosa, non si possono prendere voti così”.
Il clima è questo. Di grande stanchezza, paura ma nello stesso tempo di speranza. Santori a un certo punto chiede: “Perchè vi siete riuniti solo adesso? Dove siete stati fino ad ora?”.
Ed ecco Julian, uno degli organizzatori: “Sono un immigrato, vivo in Italia da dieci anni. Non parlo benissimo l’italiano”. Ma dalla sala si sente: “Lo parli benissimo”. E lui aggiunge: “In questo Paese ultimamente mi sono sentito un po’ solo, ma ora non è più così. Bibbiano è diventata il centro del mondo perchè qualcuno ha voluto lucrare e fare del populismo per accaparrarsi qualche voto in più”.
Alla fine un’altra voce: “Sono una pensionata. Ragazzi, dateci una mano”.
La speranza di Bibbiano sembra sia aggrappata alle Sardine: “Vogliamo essere una persona in più della Lega”.
E Mattia: “Saremo molti di più, ma non cedete alle provocazioni se incontrate un leghista. Noi siamo un’altra cosa”.
(da “Huffingtonpost”)
Leave a Reply