COME I SOVRANISTI PRO-TRUMP MANIPOLANO I SOCIAL ATTRAVERSO CAMPAGNE DI DISCREDITO VERSO GLI AVVERSARI
ACCOUNT UMANI E BOT VEICOLANO BUFALE, AMPLIFICATE DAI SITI RUSSI…LA STESSA COSA CHE ACCADE ORMAI ANCHE IN EUROPA
Una nuova tecnica di propaganda via web è stata monitorata negli Stati Uniti.
Ad utilizzare strategie e tattiche raffinate provenienti dal mondo del marketing sono stati come al solito i sovranisti di destra.
La campagna è stata condotta contro le comunità online dei democratici facendo ricorso al concetto di Astroturfing, un termine coniato negli Stati Uniti per definire la creazione a tavolino del consenso proveniente dal basso.
La cosa interessante è che, come in occasione della campagna per il referendum tenutosi in Macedonia, è stata rilevata una congiunzione tra interessi dei sovranisti pro-Trump e interferenze russe.
Parliamo dunque di un nuovo segnale di The Movement, la piattaforma che ha come obiettivo la condivisione di strategie comunicative per portare alla vittoria i populisti
La campagna web dei populisti americani è partita su Facebook e si è incentrata su Twitter: usando l’hashtag #WalkAway centinaia di account, umani e bot, hanno condiviso le loro storie di abbandono dal partito democratico per sostenere Donald Trump.
La maggior parte dei tweet erano dei copia-incolla con una narrativa ben strutturata che puntava a porre l’accento sulla divisione della sinistra. La strategia mirava ad imporre all’opinione pubblica digitale dei contenuti estremisti e radicali lontani dal dibattito mainstream.
Tramite la creazione a tavolino di comunità organizzate — da qui il concetto di Astrosurfing — il movimento #WalkAway ha creato un consenso artificiale intorno alle divisioni dei democratici che ha spinto sempre più persone a ritenerlo popolare.
La connessione tra tecniche di marketing ed effetti di disinformazione è ben evidente nel momento in cui bot automatizzati trasformano slogan preconfezionati in messaggi virali, grazie agli algoritmi dei social media che invadono le bacheche di utenti umani con i messaggi più popolari.
La campagna del “WalkAway Movement” è iniziata ufficialmente nel maggio 2018: ad oggi la pagina Facebook conta più di 106.000 follower, ovvero una media di oltre 500 nuovi follower al giorno.
Numeri davvero straordinari e poco reali per un movimento di base. Anche su Twitter si è registrata un’attività sospetta.
La maggior parte dei tweet che hanno usato l’hashtag #WalkAway sono stati inviati da account con meno di 100 follower, ma hanno avuto più di 100 interazioni tra like e retweet. Questi numeri, esplosi in poco tempo, assomigliano molto ad una strategia digitale condotta e amplificata in maniera automatizzata. E non manca neanche il dato sull’influenza dei troll russi
Sulla piattaforma Hamilton 68, creata per monitorare l’attività dei bot russi, c’è stata l’evidenza di un’attività di influenza sulla campagna contro i democratici. L’hashtag #WalkAway ha anche ricevuto un sostegno dalla stampa di propaganda Russia Today e Sputnik.
Quest’ultimo ha presentato la campagna al’interno del suo programma radio “Fault Lines”, mentre Russia Today ha promosso un video che mostrava il movimento sulla sua pagina YouTube.
Il tema delle communities online costruite a tavolino per rendere messaggi propagandisti popolari nel dibattito pubblico non è lontano da quanto accade nel nostro paese.
In Italia, è stata costruita una rete di account sovranisti il cui obiettivo è colpire con un linguaggio aggressivo leader e movimenti facenti parte della galassia progressista.
Le prossime elezioni Europee saranno un test fondamentale per la piattaforma The Movement
(da agenzie)
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