COMPRAVENDITA SENATORI: PROCESSO DESTINATO ALLA PRESCRIZIONE
ENTRO SETTEMBRE 2015 AL MASSIMO SI ARRIVERA’ AL PRIMO GRADO DI GIUDIZIO E BERLUSCONI DORME TRANQUILLO… MA ALTRI PROCESSI INCOMBONO
Un problema politico sì, ma non giudiziario.
Il reato di corruzione per cui Silvio Berlusconi andrà a processo insieme a Valter Lavitola, per la compravendita di senatori che nel 2008 fecero cadere il governo di Romano Prodi, dovrebbe prescriversi intorno al settembre del 2015.
Il tempo di prescrizione infatti è di 7 anni e mezzo.
Il processo, scaturito dalle indagini della procura di Napoli e per cui è stato già condannato a 20 mesi il senatore Sergio De Gregorio, comincerà l’11 febbraio prossimo davanti alla quarta sezione penale del tribunale del capoluogo campano.
Stando ai tempi medi della giustizia italiana, nessuna sentenza definitiva potrà arrivare per il Cavaliere.
Al massimo si potrebbe giungere al verdetto di primo grado.
Dunque, per quanto il reato ipotizzato dal punto di vista politico è tra i più duri e infamanti per Berlusconi, visto che lo si accusa di una sorta di concorrenza sleale verso l’avversario (ora alleato), l’ex premier può tirare un sospiro di sollievo.
E concentrarsi sugli altri grattacapi giudiziari, che non sono pochi.
Deposito motivazioni Ruby bis e nuova inchiesta.
Entro il prossimo 3 dicembre i giudici milanesi del processo cosiddetto “Ruby 2” a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti dovrebbero depositare le motivazioni delle condanne. Motivazioni che entro Natale porteranno all’apertura di una nuova inchiesta a carico del Cavaliere (si profila l’ipotesi di corruzione in atti giudiziari), dei suoi legali e di molte delle ragazze-testimoni.
Processo per il ricalcolo dell’interdizione del caso Mediaset.
Sarà la Cassazione a dire l’ultima parola sulla pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici di Berlusconi che la corte d’appello di Milano ha fissato in due anni. La difesa ha annunciato infatti l’impugnazione. Per la vicenda Mediaset l’ex premier è stato condannato in via definitiva per il caso dei diritti tv Mediaset a 4 anni per frode fiscale, tre dei quali coperti da indulto.
Voto al Senato sulla decadenza.
Entro la fine del mese si deciderà se sarà palese o segreto il voto sulla decadenza da senatore di Berlusconi in base alla legge Severino, dopo la condanna per il caso Mediaset.
Vicenda delle escort a Bari.
Il Cavaliere va incontro anche alla richiesta di rinvio a giudizio per un filone dell’inchiesta della procura di Bari sul “caso escort”.
L’accusa è induzione a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria, perchè avrebbe pagato per due anni l’imprenditore pugliese Gianpaolo Tarantini in cambio del suo silenzio su una serie di informazioni di cui era a conoscenza e delle bugie che avrebbe raccontato nel corso degli interrogatori. La richiesta di processo per ora è slittata perchè i pm hanno disposto nuovi accertamenti.
Appello sulla vicenda del “nastro” Unipol.
Dovrebbe essere fissato a breve il processo d’appello a Milano sul cosiddetto “nastro” Unipol, che in primo grado ha portato alla condanna di Berlusconi a un anno per concorso in rivelazione di segreto d’ufficio. Probabilmente basterà una sola udienza per la dichiarazione della prescrizione del reato che è intervenuta lo scorso luglio e per decidere se confermare il risarcimento riconosciuto a Piero Fassino.
Appello sul caso Ruby.
Sempre l’anno prossimo, davanti a giudici della seconda corte d’appello di Milano, si aprirà il processo di secondo grado sul caso Ruby. Lo scorso 24 giugno, il tribunale ha condannato l’ex capo del governo, imputato per concussione e prostituzione minorile, a sette anni di carcere e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e le motivazioni saranno depositate entro il 22 novembre. La prescrizione dovrebbe intervenire nel 2020.
Udienza del tribunale di sorveglianza sull’affidamento in prova.
Tra la primavera e l’estate del 2014, dovrebbe tenersi l’udienza davanti al tribunale di sorveglianza di Milano per decidere sulla richiesta di Berlusconi di affidamento in prova ai servizi sociali per scontare la pena definitiva del caso Mediaset. Dopo l’udienza i magistrati avranno cinque giorni di tempo per emettere il provvedimento di accoglimento o meno dell’istanza depositata l’11 ottobre scorso.
Separazione e divorzio da Veronica Lario.
Il tribunale di Monza ha dimezzato a 1,4 milioni di euro il maxi assegno che Berlusconi deve versare ogni mese a Veronica Lario, ma la ex first lady ha presentato ricorso contro questa decisione, presa nell’ambito della causa di divorzio intentata dal Cavaliere. Resta distinta la causa di separazione consensuale, arrivata davanti alla corte d’appello di Milano.
(da “Huffington Post”)
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