IL SINDACO DI LAMPEDUSA ALL’UE: “RIFORMATE LA POLITICA DI ASILO CONTRO I NAUFRAGHI”
NICOLINI: “PIU CHE BOSSI-FINI E’ LA LEGGE MARONI IGNOMINIOSA: LA LOGICA EMERGENZIALE E’ SOLO UNO SPRECO DI FONDI”
Il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, chiede all’Europa di «cambiare la politica di asilo». Dopo un incontro con il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, nel giorno in cui a Bruxelles si riuniscono i leader dei Ventotto, la Nicolini dice: «Mi aspetto che cambi la politica di asilo, non può più essere consentito che venga chiesto a nuoto, è vergognoso di fronte al mondo».
Schulz si è impegnato ad affrontare l’emergenza dell’isola siciliana insieme ai leader europei: «Solleverò di fronte ai leader dei Ventotto il caso di Lampedusa, chiedendo risposte e di intensificare il sostegno» a Lampedusa.
13.000 RIFUGIATI IN 10 MESI
Schulz ha infatti rimarcato che da gennaio su un isola da 6.000 abitanti sono arrivati «140 barconi con 13mila rifugiati», e che dal 2008 al 2012 erano arrivate oltre 86mila persone, il presidente dell’Europarlamento ha riconosciuto l’esistenza di «un problema vero, e che per questo Lampedusa ha bisogno del nostro sostegno, della nostra solidarietà e della nostra protezione».
BOSSI-FINI-MARONI IGNOMINIOSA
Il sindaco Nicolini, poi, è passato a spiegare che «Mare nostrum non è una risposta -riferendosi all’operazione avviata la settimana scorsa dalla Marina italiana- Oggi 127 persone sono state salvate dalla guardia costiera italiana a 5 miglia da Lampedusa, passando indenni una barriera di 5 navi».
Secondo il primo cittadino dell’isola non è una risposta nemmeno l’europeo Frontex: «I naufragi vengono limitati, ma non si fermano cosi».
L’Italia inoltre ha un problema con la cosiddetta legge Bossi-Fini, « una risposta ignominiosa a una domanda umanitaria, che dovrebbe essere chiamata Bossi-Fini-Maroni perchè è stato Maroni che ha allungato i tempi di permanenza nei centri in modo esasperato», e che ha voluto «l’iscrizione dei superstiti dei naufragi, di chi fugge da guerre e dittature, nel registro degli indagati».
BASTA LOGICA EMERGENZIALE
Nicolini traccia anche una soluzione: non più soccorso in mare, ma concessione dell’asilo ai migranti, eventualmente, «prima che questi salgano sui barconi per dare a queste persone la possibilità di non morire, altrimenti naufraga anche l’idea dell’Europa».
Perchè negarlo «è una politica ingiusta anche verso di noi che accentua la marginalità geografica e la marginalizzazione sociale. L’Italia deve avere una strategia e non spendere le risorse che l’Europa concede secondo una logica emergenziale che scarica su Lampedusa tutte le assurdità e le incongruenze di un sistema normativo che fa acqua da tutte le parti».
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