CONCORSO UNIVERSITA’, CONTE NON HA RINUNCIATO: “HA SOLO RINVIATO L’ESAME DI INGLESE”
CHE PRESA PER I FONDELLI, TANTO VALEVA DIRE SUBITO LA VERITA’… OGGI DAVANTI ALLA COMMISSIONE GLI ALTRI DUE CANDIDATI HANNO PREFERITO RIMANDARE PER FARE IL TEST CON IL PREMIER
Giuseppe Conte non ha rinunciato a diventare professore di diritto privato a La Sapienza per motivi di opportunità , come aveva annunciato nei giorni scorsi.
Il premier ha semplicemente chiesto lo spostamento dell’esame di inglese per impegni istituzionali.
La nuova puntata della vicenda universitaria è arrivata questa mattina. All’esame di inglese si sono presentati due candidati: Giovanni Perlingeri, figlio del giurista Pietro, e Mauro Orlandi allievo del professor Natalino Irti.
A loro la commissione esaminatrice ha chiesto se volevano sostenere l’esame subito o in futuro con l’altro candidato che aveva chiesto lo spostamento dell’esame per motivi istituzionali. Uno sviluppo che confligge con quanto dichiarato dallo stesso Conte ai nostri microfoni: “Il mio nuovo ruolo mi impone di riconsiderare la domanda”. Gli altri due candidati hanno deciso di rinnviare aspettando il premier.
Nei giorni scorsi tutto era stato preparato nella cittadella universitaria, a partire dal servizio di ordine pubblico allestito dal commissariato La Sapienza.
Ma dopo polemiche varie, a Palazzo Chigi, però, ha prevalso la riflessione sulla scarsa opportunità di farsi giudicare da tre docenti conosciuti (professori di Diritto privato, a loro volta, alla Sapienza e alle Università di Padova e Bologna) e imbarazzati dal dover giudicare un presidente del Consiglio.
Per la decisione finale – “non farò il concorso” – è stato decisivo ricordare il passaggio presente nel Decreto del presidente della Repubblica (numero 382, 11 luglio 1980) che obbliga un professore all’aspettativa, niente lavoro nè retribuzione, se nominato “alla carica di presidente del Consiglio”. Vincere un bando universitario e mettersi in aspettativa avrebbe offerto una cattiva immagine e regalato pallottole a un ricorso degli sconfitti
Il premier ha presentato la domanda per diritto privato alla Sapienza l’inverno scorso. Ma poi aveva annunciato: “Avevo chiesto il trasferimento per essere vicino a mio figlio, ma la mia nuova posizione mi impone di riconsiderare questa posizione”
La cattedra della Sapienza si libererà il prossimo 31 ottobre con il pensionamento del professor Guido Alpa, di cui il premier è stato allievo prediletto.
Nelle sue rare espressioni pubbliche il professor Alpa ha definito Conte “uno studente eccezionale” e “una persona molto per bene”.
Il concorso era stato indetto il 14 dicembre 2017. La commissione, presieduta da un altro docente della Sapienza, Enrico Elio Del Prato, scelto in quel ruolo proprio dalla facoltà , oggi avrebbe ascoltato la relazione orale dei candidati in lingua inglese su uno dei quindici lavori realizzati dagli stessi aspiranti docenti. Alla conversazione sarebbe seguita la valutazione. Ma i due candidati presenti hanno preferito rinviare e aspettare Conte
La scelta del vincitore, al di là della prova orale, sarà affidata all’esame dei titoli presentati. Giuseppe Conte, oggi ordinario di Diritto privato all’Università di Firenze, ha un curriculum lungo.
Per la candidatura alla presidenza del Consiglio della Giustizia amministrativa presentò un documento di 28 pagine, all’interno del quale erano inserite esperienze alla New York University e in altri quattro atenei internazionali gonfiate.
Non si sa, per ora, quale curriculum il premier abbia consegnato per ottenere la cattedra alla Sapienza.
(da agenzie)
Leave a Reply