CONDANNATA A DUE ANNI OLGA MISIK, LA STUDENTESSA 19ENNE CHE SFIDO’ L’ESERCITO RUSSO LEGGENDO LA COSTITUZIONE PER STRADA
AFFIGGERE UN MANIFESTO A SOSTEGNO DEI PRIGIONIERI POLITICI NEL REGIME SOVRANISTA E’ “VANDALISMO”… “LA RUSSIA NON VUOLE CITTADINI CHE ABBIANO OPINIONI, LA GIUSTIZIA QUA NON ESISTE”
Accusata di vandalismo, è stata condannata a due anni e due mesi di arresti domiciliari Olga Misik, la giovane attivista russa che nel luglio 2019 divenne simbolo delle proteste contro il Cremlino e Vladimir Putin per aver letto la Costituzione davanti agli agenti in tenuta antisommossa, durante una manifestazione pro-Navalny, a margine delle elezioni del consiglio comunale di Mosca. Misik e altri due attivisti, Ivan Vorobyevsky e Igor Basharimov, sono stati ritenuti colpevoli di aver vandalizzato nell’agosto 2020 l’esterno dell’ufficio del procuratore generale di Mosca, affiggendo un manifesto a sostegno di prigionieri politici e degli attivisti di Nuova Grandezza. Un’azione rivendicata e mai rinnegata da Misik stessa: «Sopra avevo scritto il nostro sangue è sulle vostre mani. Volevo solo protestare contro una persecuzione ingiusta».
Le condanne
E dopo nove mesi di domiciliari per il gesto di protesta dell’agosto del 2020, Vorobyevsky e Basharimov sono stati condannati a un ulteriore anno e nove mesi di domiciliari, con divieto di uscire di casa dalle 23 alle 5 del mattino, mentre a Misik è stato fatto divieto di abbandonare la propria abitazione dalle 22 alle 6 del mattino per i prossimi 2 anni e 2 mesi.
Una sentenza che non arriva a sorpresa, a detta dell’attivista, che in precedenza aveva dichiarato: «In Russia la giustizia non esiste, il giudice si schiererà con il pm: la Russia non vuole cittadini che hanno opinioni».
(da agenzie)
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