CONDOMINIO LIGRESTI: AFFITTI SCONTATI PER PAPI GIRL, MINISTRI E FIGLI DI POLITICI, ECCO I NOMI
NEL PALAZZO AL CENTRO DI ROMA AFFITTI “SIMBOLICI” DI 500 EURO PER SEI STANZE E TERRAZZA… CI ABITANO TRE RAGAZZE DEL GIRO ROMANO DI SILVIO, IGNAZIO LA RUSSA E LA SUA CONSULENTE SELENE, BRUNO TABACCI, IL FIGLIO DI PISANU, PREFETTI E VIP
Cosa hanno in comune la valletta Rasa Kulyte, Ignazio La Russa, la segretaria di Claudio Scajola Fabiana Santini, il prefetto Achille Serra, l’olgettina Maria Letizia Cioffi, i figli di Beppe Pisanu e dell’onorevole Bruno Tabacci, la modella ucraina Olena Kotsylo?
Sono tutti sullo stesso citofono di un bel palazzo al centro di Roma.
Insieme ad altri vip il gruppetto ha colonizzato in blocco un residence in Via Ciro Menotti, a due passi da Piazza Mazzini, nell’elegante quartiere Prati.
Le coincidenze non finiscono qui: politici, pezzi grossi e “papi girls” hanno tutti firmato, chi prima e chi dopo, un contratto di affitto con Salvatore Ligresti, che con la sua Fondiaria è stato proprietario dell’immobile fino alla fine del 2013.
Lo scorso settembre, dopo i guai giudiziari e i problemi finanziari della holding Premafin, il condominio è finito nel portafoglio immobiliare dell’Unipol-Sai, che ha rilevato la compagnia assicurativa di Don Salvatore.
«Il palazzo del potere», lo chiamano i negozianti della zona, abituati a convivere con scorte, lampeggianti e auto blu con vetri oscurati.
«Qui ci stanno figli e figliastri. Qualcuno paga affitti stracciati, appena 500-600 euro al mese per oltre 120 metri quadri», spiega uno degli inquilini “normali” che alloggia nel caseggiato.
«Altri hanno canoni di mercato, che nel rione si aggirano intorno ai 1800 euro: speriamo che i nuovi padroni azzerino i favoritismi».
Mario Orfeo, direttore del Tg1, per esempio paga 2000 euro al mese.
Unipol assicura che è intenzionata a fare pulizia. «La Fondiaria ha spesso dato appartamenti di pregio a cifre ridicole, diciamo pure a “prezzo politico”», spiegano senza ironie dalla compagnia bolognese.
«A parte la questione etica che non commentiamo, noi non danneggeremo i nostri azionisti. La nostra policy è quella di ricondurre tutto alla normale prassi. I nostri inquilini, vip o non vip che siano, pagheranno tutti il giusto. Non siamo un ente benefico».
Finchè i vecchi contratti non scadranno, però, nessuno potrà aumentarli: per molti amici e amici degli amici la pacchia continuerà ancora per qualche anno.
Non solo per gli inquilini individuati in via Ciro Menotti, ma anche per i mammasantissima che abitano nel mitologico palazzo di Via delle Tre Madonne ai Parioli, (dove i Ligresti, hanno raccontato i giornali, hanno affittato nel corso degli anni a Renato Brunetta, Italo Bocchino, Rocco Buttiglione, Mauro Masi e le figlie di Cesare Geronzi) e nella Torre Velasca di Milano, dove vivono Geronimo La Russa, Bruno Tabacci (che, come Ignazio, è riuscito a trovare un appartamento anche al figlio) e Isabella Votino, portavoce del governatore lombardo Roberto Maroni.
Torniamo a via Menotti, e iniziamo il nostro viaggio nel condominio dei potenti. Partiamo dalla casa (sei stanze in totale) di Letizia Cioffi, che ha affittato dalla Fondiaria nel dicembre 2008.
La giovane, origini brindisine, era tra le papabili per una candidatura alle Europee 2009 nelle file del Pdl; la lettera di Veronica Lario contro le veline nelle liste elettorali («ciarpame senza pudore», tuonò l’ex signora Berlusconi) mandò a monte i piani dell’allora presidente del Consiglio e i sogni politici delle sue amiche.
Berlusconi, però, non ha mai dimenticato la bionda Letizia, e l’ha spesso invitata alle sue cene eleganti. I pm milanesi, dopo aver scoperto che la Cioffi era una delle girls più gettonate nelle serate “by night” di Arcore (sono 112 le telefonate intercettate con Nicole Minetti, l’organizzatrice ufficiale dei festini bunga-bunga) hanno anche avviato indagini patrimoniali per capire chi avesse comprato la sua macchina.
Non sappiamo con certezza se la Mini fosse un regalo dell’allora presidente del Consiglio, ma di sicuro per la sua casa la Cioffi spende pochissimo: nel 2009 ha firmato un contratto da 6000 euro l’anno, 500 euro al mese.
Nel contratto con Fondiaria si elencano anche i mobili di lusso e gli elettrodomestici di marca che Don Salvatore mette a disposizione dei suoi inquilini: frigo, forno, lavatrice e lavastoviglie Smeg, cappa a cilindro Elica, salotto completo Novamobili con libreria laccata e porta tv, tavolo “Bolero”, sei sedie di cuoio, due pouf e divano letto “Aladino”.
Le camere da letto vantano invece un «materasso in bultex», oltre a una «zona trucco con sedia e specchio».
Inizialmente la Cioffi viveva con un’altra ragazza, il cui nome finora non era mai apparso nelle cronache: Olena Kotsylo.
La modella ucraina, 32 anni, per una casa a un piano alto di sei stanze con terrazzino paga poco più di 500 euro al mese. Davvero fortunata.
Anche perchè il suo contratto scadrà a fine 2016, e fino ad allora Unipol non potrà rialzarlo.
Anche Olena è entrata nella casa di Ligresti nel dicembre del 2008, pochi giorni prima di partire insieme a una quarantina di ragazze per Villa Certosa: è lei una delle “babbo nataline” che ballavano davanti a Berlusconi durante il veglione di Capodanno del 2009, quello a cui partecipò anche la minorenne Noemi Letizia.
Il servizio fotografico fu pubblicato da “Chi” due anni fa.
Vicina di casa della Kotsylo è Rasa Kulyte, che abita in un appartamento contiguo.
Ex miss Lituania, Rasa (detta Giada) è famosa per aver ottenuto un contratto in Rai come velina del “Lotto alle Otto” con Tiberio Timperi.
Fu l’ex direttore generale Mauro Masi a volerla a tutti i costi nella trasmissione. Una curiosità : come la Kulyte, anche Masi ha firmato un contratto d’affitto con la Fondiaria.
Forse i due si sono conosciuti durante un’assemblea condominiale.
Scendendo due rampe di scale ci si imbatte nell’appartamento del figlio dell’ex ministro dell’Interno Beppe Pisanu. Non sappiamo se il suo secondogenito, Angelo, gode pure lui di un affitto agevolato.
Sappiamo però che la famiglia ha ottimi rapporti con i Ligresti. Beppe è stato spesso visto nel resort di lusso del costruttore siciliano (il Tanka Village di Villasimius), mentre il primogenito Luigi è stato amministratore di alcune società della Fondiaria, tra cui la Immobiliare Lombarda.
Guarda caso, si tratta della controllata che gestiva fino a pochi mesi fa il condominio di via Ciro Menotti in cui abita il più piccolo dei Pisanu.
Altra curiosità : nel giugno 2013 Angelo, mentre lavorava come direttore della fondazione di Gianfranco Fini e del padre (“Agenda”) è stato assunto dal ministro dell’Interno Angelino Alfano come «collaboratore della segreteria del ministro», con stipendio annuo lordo di 41.600 euro.
Anche Alfano, forse, ha incontrato Angelo (che ha chiuso anzitempo la collaborazione) ad una riunione degli inquilini di Ligresti: il leader del Ncd è infatti in affitto nella magione di via delle Tre Madonne.
Sopra l’appartamento di Angelo, vive in sette stanze un altro giovane di buona famiglia, Stefano Tabacci, figlio del deputato del Centro democratico, che spesso ospita anche papà Bruno.
Lo schema dinastico sembra identico a quello della famiglia Pisanu, e ricorda gerarchie medioevali: se i figli più piccoli spuntano tra gli inquilini del pregiudicato Don Salvatore, i più grandi (in questo caso Simone, ex membro del cda della Milano assicurazioni) compaiono come amministratori di qualche società della galassia Ligresti.
Che stavolta fa en plein, avendo trovato per il capostipite Bruno una bella casa nella Torre Velasca a Milano.
Continuiamo la visita guidata. Si vociferava da tempo che nel condominio vivesse Ignazio La Russa, tanto che un uomo molto simile all’ex ministro della Difesa circondato da una nutrita scorta era stato già individuato da un blogger su Google street view proprio in via Ciro Menotti.
Ora sappiamo con certezza che il leader di Fratelli d’Italia (i cui figli Geronimo e Vincenzo, immancabilmente, hanno lavorato con Ligresti) abita qui, in una casa di sette stanze più terrazzo.
«Pare che paghi un’inezia», dice l’inquilino “normale”. Unipol si trincera dietro un no comment. «Non parliamo dei nostri locatari», spiegano.
Da Bologna, però, non potranno smentire che tre piani sopra la casa in via Menotti di La Russa abiti anche una cara amica di Ignazio, Anna Selene Della Notte.
Una ragazza barese che nel 2009 fu assunta (contrattino da 16 mila euro) al ministero della Difesa come «addetta alla segreteria del ministro».
L’ex ministro, forse, aveva bisogno della consulenza di Della Notte anche quando tornava a casa.
Anna Selene sembra comunque grata all’amico: spulciando alcuni resoconti parlamentari, si scopre che a marzo 2013 la ragazza leccese ha fatto ricorso contro la proclamazione a senatore di un esponente del Pdl, «affinchè sia proclamato il candidato numero 1 della lista “Fratelli d’Italia”».
Cioè Guido Crosetto, leader del partito insieme a Ignazio e Giorgia Meloni. Il ricorso della «signora Della Notte», per la cronaca, è stato respinto.
Se qualche vip che paga un affitto a prezzi di mercato esiste di sicuro (l’ex sottosegretario Simonetta Giordani precisa che il suo canone arriva oggi a 1700 euro «per poco più di 100 metri quadri: il contratto d’affitto l’ho stipulato nel 1998 quando la casa era di proprietà delle assicurazioni Generali»), scorrendo i nomi di un’assemblea di condominio del 2011 si nota che tra La Russa e Anna Selene ha trovato un appartamento (sette stanze più terrazzo) anche Fabiana Santini, ex segretaria di Claudio Scajola diventata nel 2010 assessore regionale alla Cultura nella giunta di Renata Polverini.
Leggendo un rapporto dei carabinieri del Ros che hanno indagato sulla casa di Scajola con vista Colosseo (quella comprata a sua insaputa), si scopre pure che la casa della Santini era nella lista dell’imprenditore Diego Anemone, a cui fu sequestrato un file con 400 nomi di potenti e relativi indirizzi di abitazioni da ristrutturare.
La Santini, infine, divide il pianerottolo con la figlia di un altro ex onorevole, il prefetto Achille Serra, che ha militato prima in Forza Italia, poi nel Pd e infine nell’Udc.
Per i prefetti Don Salvatore sembra abbia una vera passione: grande amico dell’ex Guardasigilli Anna Maria Cancellieri – indagata per alcune telefonate con Antonino Ligresti in merito agli arresti della nipote Giulia – ha ospitato al “Tanka Village” anche il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi, mentre il suo predecessore, Bruno Ferrante, per anni ha vissuto in una casa della Fondiaria nella Torre Velasca.
«La saga del palazzo meriterebbe di essere raccontata in un libro, questo condominio è lo specchio dell’Italia di oggi», sbraita un inquilino “normale”.
«Sa chi lo scriverebbe benissimo? Uno dei pochi che a via Ciro Menotti è proprietario del suo appartamento, il professore Giovanni Sabbatucci, un grande storico del fascismo e del potere».
Emiliano Fittipaldi
(da “L’Espresso”)
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