CORRUZIONE, VOTO DI SCAMBIO E TRAFFICO DI RIFIUTI: COME SI E’ ARRIVATI A INDAGARE IL BRACCIO DESTRO DELLA MELONI A NAPOLI
TUTTO NASCE DA UN ESPOSTO DI UN ESPONENTE DEL CENTRODESTRA E DA UN’INCHIESTA DI FANPAGE… SEI MESI DI FILMATI CHE INCASTREREBBERO DIECI INDAGATI
Il consigliere regionale campano di Fratelli d’Italia, Luciano Passariello, candidato della coalizione di centro destra alla Camera nel collegio uninominale di Napoli-Ponticelli, è stato perquisito nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Napoli che ipotizzerebbe reati di voto di scambio, traffico di rifiuti e corruzione.
Questa mattina gli agenti dello Sco e della Squadra Mobile sono entrati negli uffici del politico alla ricerca di carte e documentazione attinente alla Sma Campania, una società partecipata della Regione Campania che si occupa di riqualificazione ambientale e politiche di prevenzione degli incendi boschivi, che negli ultimi mesi è stata oggetto del ‘fuoco amico’ di numerosi esposti del capogruppo di Forza Italia Armando Cesaro.
Ed è proprio sulla Sma, già al centro di un’indagine per peculato riguardante rimborsi dubbi e presunte irregolarità nelle fatture, che si è concentrato stamane il lavoro degli inquirenti, che hanno perquisito gli uffici della società con contestuale notifica di alcuni avvisi di garanzia.
Sarebbero una decina gli indagati di un’inchiesta coordinata dal procuratore capo Giovanni Melillo, dall’aggiunto Giuseppe Borrelli e dai sostituti Ivana Fulco, Celestina Carrano, Sergio Amato, Ilaria Del Verme ed Henry John Woodcock.
Passariello, napoletano, 57 anni, siede in Consiglio regionale dal 2005, prima nelle fila di Forza Italia, poi in quelle del Pdl; alle ultime regionali si è candidato ed è stato rieletto nelle liste di Fratelli d’Italia.
Il partito di Giorgia Meloni lo ha candidato alle politiche a Napoli, sia in un collegio uninominale (Napoli 6) sia come capolista nel proporzionale.
Tutto sarebbe nato da un’inchiesta di Fanpage, la testata web napoletana che nel 2016 filmò le monetine regalate fuori ai seggi delle primarie Pd di Napoli.
Stavolta i giornalisti hanno recitato il ruolo degli ‘agenti provocatori’ e per sei mesi hanno contattato i vertici della Sma Campania per proporre ‘affari’ sullo smaltimento dei fanghi.
E così sono entrati in contatto — tra gli altri — con l’entourage del consigliere regionale Fdi Luciano Passariello, candidato del centrodestra alla Camera nel collegio uninominale di Napoli-Ponticelli, uno degli uomini più vicini a Giorgia Meloni a Napoli.
Il mese scorso il direttore di Fanpage, Francesco Piccinini, ha varcato la soglia della Procura per informare il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli dell’esistenza di questo materiale ‘esplosivo’: secondo indiscrezioni raccolte da ilfattoquotidiano.it, il sito web sarebbe in possesso di filmati dove personaggi gravitanti a vario titolo intorno alla società in house della Regione Campania, che si occupa di riqualificazione ambientale e prevenzione degli incendi boschivi, chiedevano la loro ‘quota’ per concludere ‘l’affare’ proposto dai giornalisti-finti imprenditori.
Fanpage — si legge in una loro nota — ha documentato una serie di attività che coinvolgono alcuni esponenti politici, quasi tutti candidati alle elezioni politiche del prossimo 4 marzo, in vari schieramenti.
Quindi il nome di Passariello non sarebbe l’unico.
Il video reportage, acquisito dalla polizia che ha bussato in redazione, dovrebbe andare in rete nelle prossime ore. Ed è così che gli inquirenti hanno allargato un’indagine nata dagli esposti del capogruppo di Forza Italia in Regione Campania, Armando Cesaro, che fino a quel momento aveva ipotizzato accuse di peculato per liquidazioni di rimborsi di dubbia natura e fatture sospette.
Sco e Mobile hanno perquisito gli uffici della società Sma con contestuale notifica di alcuni avvisi di garanzia e perquisito gli uffici di alcuni esponenti politici, tra i quali Agostino Chiatto, componente della segreteria di Passariello, ‘comandato’ in Sma.
Gli inquirenti avrebbero aperto anche il computer di Lorenzo Di Domenico, amministratore delegato della Sma.
(da “il Fatto Quotidiano”)
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