COVID, MUORE A 37 ANNI A LECCE: ERA STATO CONTAGIATO IN OSPEDALE DURANTE UN CONTROLLO
FATALE UN CONTROLLO MEDICO A TRICASE
Aveva contratto il Covid nelle scorse settimane all’ospedale di Tricase, dove era stato ricoverato per un controllo dopo alcuni scompensi cardiaci. Trasferito al Dea di Lecce, è deceduto nella notte tra il 14 e il 15 aprile. Un malore lo ha colto nel sonno e Giampiero, originario di Giuliano (frazione di Castrignano del Capo), è morto a 37 anni compiuti solo pochi mesi fa.
Appena poche ore prima aveva rassicurato i genitori sulle sue condizioni di salute: “Mi sento bene, solo un po’ affaticato” aveva detto per telefono. Ed era fiducioso di poter tornare a casa nel fine settimana, non appena si fosse negativizzato. Ora un’intera comunità piange la morte di Giampiero. Un ragazzo per bene e amato da tutti che ha dovuto convivere con una malformazione cardiaca congenita.
Ma lui non aveva mai perso la fiducia di poter curare una volta per tutte le bizze del suo cuore e, a giorni, sarebbe dovuto salire a Bologna per una visita programmata da tempo con un luminare. Giampiero, d’altronde, era sempre stato un lottatore. Dotato di un’intelligenza raffinata, è stato a detta di tutti quelli che lo conoscevano un lavoratore esemplare e professionale.
Diplomato in Informatica, aveva sviluppato una grande esperienza nel settore dei computer che, con il tempo, gli aveva consentito di ricoprire il ruolo di responsabile dell’area tecnica di uno studio associato di medici in cui lavorava ormai in pianta stabile da circa quattro anni.
“Per noi si è trattato di un fulmine a ciel sereno. Perdiamo un prezioso e valido collaboratore ma soprattutto un ragazzo dal cuore grande – commenta il medico Luigi Rizzo che gli ha voluto tributare un toccante tributo sui social: “Con dedizione e pazienza – si legge nel post – hai supportato l’attività del poliambulatorio e oggi lasci in tutti noi medici e infermieri un vuoto incolmabile. A te rivolgiamo il nostro grazie. Il ricordo del tuo impegno e delle tue doti umane e professionali saranno per noi uno stimolo continuo a migliorarci”.
Purtroppo appena qualche settimana fa Giampiero era stato ricoverato all’ospedale di Tricase per tenere sotto controllo i suoi scompensi cardiaci. Poco prima delle dimissioni, sottoposto al tampone, era emersa la positività al Covid. Ed era stato così trasferito al Dea. Non aveva mai avuto bisogno dell’ossigenoterapia o della maschera Cpap in questi giorni. Rispondeva anche bene alle cure e, nei giorni scorsi, si era anche negativizzato salvo riacquisire una leggera carica virale nelle scorse ore.
E di fatto era in attesa di un nuovo tampone che gli avrebbe consentito di rientrare a casa. “Purtroppo il Covid – spiega il dottor Rizzo – può aver aggravato le sue condizioni di salute perché si sa come questo virus sia estremamente violento soprattutto nei soggetti fragili”. La salma di Giampiero è rientrata a Giuliano dove il ragazzo viveva con i genitori e la sorella. Nella giornata di venerdì 16 aprile si svolgeranno i funerali e proprio per le restrizioni dettate dalla pandemia un’intera comunità non potrà riservare il giusto saluto che Giampiero avrebbe meritato.
(da agenzie)
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