CRISTO NON SI È FERMATO A LEOPOLI
LA STATUA DI GESÙ CRISTO SALVATORE RIMOSSA DALLA CATTEDRALE ARMENA DI LEOPOLI PER PROTEGGERLA DAI BOMBARDAMENTI, L’ULTIMA VOLTA SUCCESSE DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE
La statua di Gesù Cristo il Salvatore è stata rimossa dalla cattedrale armena di Leopoli e portata in un bunker, per proteggerla dai bombardamenti russi, ha scritto su Twitter Tim Le Berre, che si occupa di conservazione nei musei militari per l’esercito francese.
«L’ultima volta fu portata fuori durante la Seconda Guerra mondiale», ha spiegato Le Berre, che è specializzato in protezione dei patrimoni artistici in zone di conflitto armato, e ha postato la foto scattata dal fotografo freelance portoghese André Luís Alves, un’immagine drammatica e molto condivisa sui social network, dove qualcuno l’ha paragonata alla Deposizione di Caravaggio.
«Stiamo avvolgendo le sculture con teli ignifughi, lana di vetro, un alluminio speciale, e poi li mettiamo nei sacchi», ha confermato Lilia Onyschenko, direttrice del dipartimento per la protezione del patrimonio storico di Leopoli.
«Questo non salva le statue se sono colpite direttamente, ma se ci fosse una potente onda d’urto non si romperanno in mille pezzi. Non sempre però è possibile smantellare questi monumenti, perché alcuni sono molto grandi».
«Abbiamo deciso di mettere il crocifisso in sicurezza perché così è stato deciso di fare in tutta la città, ogni oggetto storico deve essere protetto così come le persone. E ora il Cristo si trova in luogo sicuro», ha spiegato padre Jakub della Cattedrale armena di Leopoli all’inviata del Corriere, Marta Serafini.
Intanto una folla di fedeli è accorsa alla chiesa per pregare per le vittime e per i militari al fronte, mentre molti curiosi sono accorsi alla Cattedrale alla notizia che il crocifisso era stato rimosso. «Mio padre è a Kiev, sto dicendo una preghiera per lui. Ma anche per tutti noi», ha detto Marayana, una fedele.
La cattedrale armena di Leopoli è considerata una delle «più antiche e lussuose chiese dell’Europa occidentale», ha spiegato al sito armeno Aravot lo scienziato politico Gagik Hambaryan, che ha a sua volta condiviso l’immagine su Facebook. La statua del Cristo è venerata non solo dai credenti della chiesa armena apostolica, ha aggiunto, ma anche dagli altri cristiani.
Il Cristo, spiega EuroMaidan Press, è parte di un’iconostasi medievale, la parete divisoria decorata che separa la navata delle chiese di rito orientale cattoliche e ortodosse dal presbiterio dove viene celebrata l’eucarestia, che è sopravvissuta alla Seconda Guerra mondiale.
(da Il Corriere della Sera)
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