DA EUROPEISTI AL MISTO: “INCARICO A CONTE”
CONCLUSO IL PRIMO GIRO DI INCONTRI DA FICO… SALTA LA RIUNIONE GRILLINA ANTI-RENZI DI VENTI PARLAMENTARI M5S
Si è conclusa poco dopo le 14, la seconda giornata di consultazioni per Roberto Fico, incaricato dal capo dello Stato di verificare la possibilità di un governo Conte ter a partire dall’attuale maggioranza con Italia Viva.
I colloqui però non si fermano: nuovi incontri ‘chiave’ potrebbero tenersi domani mattina (o forse già oggi pomeriggio) quando a rivedersi con il presidente incaricato potrebbero essere i maggiori azionisti della maggioranza.
La delegazione di Italia viva, infatti, è stata convocata lunedì mattina dal presidente della Camera per un nuovo giro di consultazioni. Il lavoro di Fico quindi prosegue in vista del suo ritorno al Quirinale, entro la giornata di martedì con un responso chiaro da affidare a Sergio Mattarella.
L’intenzione è quella di tornare a incontrare le forze di maggioranza per sondare se c’è convergenza sul programma, punto di partenza imprescindibile per rimettere insieme i cocci e ripartire. Ma non è stato ancora sciolto il nodo del “format” dei tavoli: ovvero se Fico incontrerà singolarmente i gruppi, come è avvenuto ieri e oggi, o se le riunioni avranno una diversa composizione dei partecipanti.
Intanto, oggi è toccato ai ‘piccoli’: i colloqui a Montecitorio sono iniziati alle 10 con gli Europeisti, il neo gruppo di ‘responsabili’ che si è formato in Senato per sostenere il premier dimissionario. “Siamo pronti a un programma di legislatura e la persona giusta per portare avanti questo programma e guidare un governo è Giuseppe Conte”, ha detto Ricardo Merlo, a nome del gruppo parlamentare al termine del colloquio con il presidente della Camera.
Alle 11.20 è toccato a ‘Autonomie (Svp-Patt, Uv)’. E Gianclaudio Bressa ha riferito: “Abbiamo ribadito al presidente Fico la nostra indicazione: un incarico al presidente Conte come garanzia per una soluzione rapida”.
Poi alle 12.40 è stato il turno del gruppo parlamentare Misto della Camera Centro Democratico- Italiani in Europa; Maie-Movimento associativo Italiani all’estero-Psi; Minoranze linguistiche; e alle 14 il Misto, guidato dalla senatrice di Leu Loredana De Petris, ha chiuso il secondo giro di consultazioni.
Tutti d’accordo ad affidare di nuovo l’incarico da premier a Conte e concordare il programma scritto chiesto anche da Italia Viva.
Alessandro Di Battista in mattinata si è schierato ancora contro il leader di Iv scegliendo di rilanciare sulla propria pagina Facebook un articolo del 22 gennaio su Tpi: “Renzi contro la revoca ai Benetton: un motivo in più per tenerlo fuori dal governo”. Un attacco a tutto campo a Matteo Renzi e agli esponenti a lui più vicini che prende appunto le mosse dalle vicende legate al dossier Autostrade. Una mossa che ribadisce la sua contrarietà a Renzi, come già avvenuto due giorni fa dopo l’apertura del M5s al partito del senatore fiorentino al termine delle consultazioni da Mattarella. “Se è così, arriverderci”, aveva commentato Di Battista per poi fare un piccolo passo indietro.
La riunione online della fronda pentastellata anti-Renzi in programma questa mattina è saltata: i parlamentari – una ventina tra Camera e Senato – avrebbero dovuto fare il punto sul ritorno in maggioranza con il leader di Italia viva, una decisione che osteggiano apertamente, contestando “l’inversione a U” definita dai vertici grillini. Ma l’agitazione resta, come confermano le parole del senatore Matteo Mantero, secondo cui il ritorno al governo con Renzi “è un clamoroso errore. Sarà inevitabile perchè è chiaro che senza Iv non ci sono i numeri, ma così ci troveremo ancora sotto il ricatto di un personaggio obnubilato dal suo ego che non rappresenta nessuno nel Paese se non se stesso”. Per il parlamentare ligure “ha senso fare un nuovo governo se vi è una visione comune, così sarà un susseguirsi di ricatti e capricci. Meglio andare al voto”.
(da “La Repubblica”)
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