DAL BRACCIO TESO AL BRACCINO CORTO: IGNAZIO LA RUSSA VERSA “SOLTANTO” 6MILA EURO A FRATELLI D’ITALIA, È IN FONDO ALLA CLASSIFICA DEI CONTRIBUTI VERSATI DAI PARLAMENTARI MELONIA
MELONI COME PRESIDENTE DEL PARTITO HA SBORSATO 12MILA EURO. I PIÙ GENEROSI SONO I SENATORI MICHELE BARCAIUOLO E MARCO SCURRIA, CON 42MILA EURO DI “DONAZIONE”
Se la giovane Flaminia Pace si beava dei 500 euro pagati dallo stato ai giovani fasci di “Gioventù nazionale” per il servizio civile, gli adulti di Fratelli d’Italia pagano l’obolo al partito che li ha fatti eleggere in Parlamento.
Si chiama vincolo di gratitudine, o più semplicemente autofinanziamento, ed è una pratica comune a tutti i partiti. Nulla di strano. La cosa curiosa è vedere però la sproporzione tra i versamenti, segno dell’esistenza di una sorta di “privilegio” dell’anzianità: i seniores del partito pagano meno.
Il più “tirato” è Ignazio La Russa, che è in fondo alla classifica con appena 6000 euro versati. Accanto a lui il sottosegretario alla Salute Gemmato che, come parlamentare, versa appena 5mila euro (mentre la sua farmacia ne versa 8mila).
Come La Russa il sodale Marco Osnato (genero del fratello di ‘Gnazio, Romano), che contribuisce alla patriottiche casse del partito con 6000 euro, mentre l’uomo delle tlc della Meloni, Alessio Butti, versa 9000 euro.
E la Ducetta? Come presidente di Fratelli d’Italia ha sborsato 12mila euro, così come il suo braccio destro (e teso) Fazzolari, i ministri Urso, Fitto, Ciriani, Santanchè, Lollobrigida, i presidenti di commissioni Tremonti, Trancassini. Leo, viceministro dell’Economia e tributarista, è più generoso, come il sottosegretario alla giustizia, Delmastro, che tira fuori dalla “fondina” 13mila euro. Il coinquilino Donzelli si ferma a 11mila.
I più generosi? I senatori Michele Barcaiuolo e Marco Scurria, con 42 mila euro gentilmente donati al partito, il deputato Alessandro Amorese, con 37mila, la presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo, con 32 mila euro e il “gabbiano” Fabio Rampelli con 24 mila euro.
Nel computo non si fa menzione del ministro, Guido Crosetto, che evidentemente non versa più al partito, pur non essendosi mai dimesso, e il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano probabilmente perché non è iscritto. (O, se lo è, ha le braccia molto corte)
Gli eletti di Fdi alla Camera sono 118, al Senato 63, all’Europarlamento, nell’anno considerato, il 2023, erano 8 (dopo il 9 giugno sono 24).
In tutto, 189 fratelli e sorelle d’Italia che hanno contributo per oltre 3 milioni di 900mila euro. Infine, 80 mila euro arrivano da varie società, che hanno versato dai 20 ai 5 mila euro ( tra i quali Edit Holding, Publitalia International srl, Ingegneria Costruzioni Colombrita, Recupero Ecologico Interti)
(da agenzie)
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