DAVIGO: “NON MI CANDIDO E NON FARO’ MAI POLITICA, DEI POLITICI MI OCCUPO SOLO QUANDO RUBANO”
“COME OGNI MAGISTRATO NON SAREI IN GRADO DI FARLO”… “IL CSM LA SMETTA DI AVVANTAGGIARE QUELLI DI NOI CHE HANNO FATTO POLITICA”
“Non intendo nè candidarmi ad alcuna elezione politica nè assumere alcuna carica politica nè di governo, anche perchè i magistrati non sono in grado di fare politica, nè tantomeno lo sarei io”.
Piercamillo Davigo ribadisce ancora una volta la sua distanza da ogni coinvolgimento in chiave politica.
L’ex presidente dell’Anm e ora presidente della II sezione penale della corte di Cassazione lo ha voluto precisare ancora una volta al congresso nazionale Anm in corso a Siena “per rispondere alle voci che mi riguardano”.
Il magistrato milanese aveva fugato in precedenza altre domande sulla sua possibile scesa in campo con la frase definitiva: “Io di politici mi occupo quando rubano”.
Piuttosto, l’ex pm di Mani Pulite, leader della corrente di Autonomia e indipendenza, sottolinea una critica ai colleghi: “Fate passare davanti quelli che hanno fatto politica: questo è il problema. Non voglio delegittimare il Csm ma quando c’è stato l’arresto dei professori universitari che si spartivano le cattedre, ho sentito i colleghi scrivere nelle mail che questa pratica viene seguita dal Csm tutti i giorni ‘uno a me e uno a te'”, criticando la ‘corsia preferenziale’ per gli incarichi direttivi in favore dei magistrati che hanno ricoperto incarichi fuori ruolo.
Nello scorso luglio, la corrente di Davigo decise di uscire dalla Giunta dell’Associazione nazionale magistrati e quel giorno il magistratò stigmatizzò tra l’altro che “al Csm si tollera che uno che proviene da due mandati parlamentari venga proposto per un incarico direttivo superando un collega più anziano”, mentre l’Anm “nell’ultima riunione del direttivo – disse Davigo – ha invitato il legislatore a prevedere ruoli non giurisdizionali per i magistrati che rientrano dalla politica”.
(da “Huffingtonpost”)
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