DUE “ORFANELLE” SI AGGIRANO SMARRITE PER L’EUROPA: MARINE LE PEN E GIORGIA MELONI. ENTRAMBE DEVONO PRENDERE LE DISTANZE DAGLI EUROPUZZONI (I “PATRIOTI” ORBAN, VOX E PARANAZI VARI CHE SALVINI HA RIUNITO A PONTIDA)
LA DUCIONA FRANCESE È TERRORIZZATA DAL PROCESSO SUGLI ASSISTENTI DEL SUO PARTITO PAGATI CON I FONDI EUROPEI: LA CONDANNA CANCELLEREBBE IL SOGNO DI CONQUISTA DELL’ELISEO. PER SALVARSI DALL’IRA DEI GIUDICI LA “PATRIOTA” MARINE ORA PENSA DI MOLLARE I “PATRIOTI” DEL POPULISMO SOVRANISTA … LA DUCETTA ITALIANA E’ INVECE RIMASTA SOLA IN ECR CON I POLACCHI DEL PIS E STA CERCANDO DA BRAVA CAMALEONTE DI BORGATA DI FINGERSI “MODERATA” PER RIAGGANCIARE IL PPE
Due “orfanelle” si aggirano smarrite per l’Europa: Marine Le Pen e Giorgia Meloni. La Duciona di Francia e la Ducetta italiana sono finite vittime del fantasma di loro stesse: unite dalla necessità di presentarsi come “moderate” dopo anni passati ad additare l’Ue come causa di tutti i mali (“La pacchia è finita”), le due bionde si trovano isolate a Bruxelles.
La Meloni è impegnata da mesi in un estenuante confronto con il Ppe: la premier italiana sogna di essere sdoganata a livello continentale, e vorrebbe creare un’alleanza tra il gruppo dei Popolari e i suoi Conservatori (magari un giorno, chissà, pure fondere le due formazioni), ma si trova davanti il muro di Donald Tusk.
Il premier polacco, tosto leader del Ppe (è l’unico premier popolare di un grande paese europeo) non può accettare di negoziare con i suoi grandi rivali interni, Morawiecki e Kaczynski, del Pis.
Da anni si fanno la guerra, con il primo che accusa gli altri di aver “orbanizzato” la Polonia: come può finire a tarallucci e vodka? Non può, con grosso scorno della pora Giorgia.
D’altro canto, la Meloni non può cacciare anche i polacchi da Ecr: rimarrebbe davvero sola. Già ha dovuto subire il “tradimento” dell’amato Santiago Abascal, che ha aderito ai “Patrioti” di Salvini e Le Pen.
Ecco, Salvini e Le Pen. Il “Capitone” a Pontida ha annunciato la nascita della “Santa Alleanza sovranista, alla presenza del portavoce di Vox, Jose Antonio Fuster, dell’olandese Geert Wilders, dal portoghese Andrè Ventura di Chega e infine dell’austriaca Marlene Svazek del partito neo-nazista di Fpo. A loro si è aggiunto il pezzo forte, l’ungherese Viktor Orban, cacciato con ignominia nel 2021 dal Ppe
Una sorta di “internazionale sovranista” che, come scrive oggi Matteo Pucciarelli su “Repubblica”, “finirà col trasformarsi in una spina nel fianco destro di Giorgia Meloni”. I Patrioti, infatti, sono il terzo gruppo con 86 deputati, mentre i Conservatori sono solo i quarti (78).
Inoltre Salvini ha tutto l’interesse a spostare sempre più a destra il gruppo: per recuperare consensi, vuole marcare il territorio sulle contraddizioni di Giorgia Meloni, ormai pronta all’inciucione, e presentarsi come l’unico federatore possibile dei sovranisti europei.
E qui arriviamo a Marine Le Pen. La bionda valchiria d’oltralpe, infatti, non si è presentata a Pontida. Ufficialmente, per ragioni di politica interna (le beghe per la nascita del nuovo governo Barnier, che si basa sulla non sfiducia del Rassemblent National), ma la verità è che anche Marine, come Giorgia, deve prendere le distanze dagli euro-appestati Salvini e Orban e uscire dal gruppo dei “Patrioti”.
La figlia di Jean-Marie, infatti ha una paura fottuta di finire impanata e fritta nel processo sugli assistenti parlamentari, pagati dal suo partito con i fondi europei. Meglio tenersi buoni i giudici in Francia (da qui il mancato voto di sfiducia al governo di Macron insieme alla sinistra di Melanchopn) e gli europoteri a Bruxelles, e alla larga dalle urla anti-Ue del leghista e i suoi compari.
Come sintetizza sempre Pucciarelli, “l’atteggiamento dei francesi è più morbido e conciliante nei confronti dei vertici europei. Non a caso, Marine Le Pen e Jordan Bardella si sono limitati a mandare videomessaggi a Pontida. L’ambizione istituzionale del Rassemblement national si scontra con l’estremismo di Salvini e Orbán”.
Quindi, che fare? Le due “orfanelle” metteranno da parte gli antichi dissapori (non si sono mai amate) per unirsi e creare un gruppo congiunto? “Io so’ Giorgia” imbarcherà Marine? Dipende da lei: per farlo, dovrà accettare di non essere più lei la prima donna del partito. Il Rassemblement national, infatti, ha 30 seggi, Fratelli d’Italia solo 24. Lo scettro del comando, passerebbe a Le Pen, con tanti saluti alla reginetta della Garbatella
(da Dagoreport)
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