È CRISI NERISSIMA AL TG2 DI ANTONIO PREZIOSI: LA REDAZIONE È IN SUBBUGLIO PER IL CROLLO DEGLI ASCOLTI (SI VIAGGIA ORMAI AL 5% DI SHARE)
I GIORNALISTI PUNTANO IL DITO CONTRO GLI ASCOLTI DISASTROSI DEL “MERCANTE IN FIERA” DI PINO INSEGNO, MA IL CLIMA È DA FINE IMPERO ANCHE PER L’ECCESSIVA VICINANZA DEL DIRETTORE CON ANTONIO TAJANI: “L’UNICA SUA OSSESSIONE SEMBRA TENERLO A GALLA E PORTARLO IN SALVO ALLE EUROPEE”
È crisi nera al Tg2. La redazione è in subbuglio. Il direttore, Antonio Preziosi, paralizzato da un crollo degli ascolti senza precedenti. La spartizione per aree politiche delle principali testate d’informazione pubblica – il Tg1 a Fratelli d’Italia, il Tg2 a Forza Italia, il Tg3 al Pd in quota opposizione – non solo non funziona, ma sembra penalizzare soprattutto il telegiornale cadetto. Che ormai, nell’edizione della sera, viaggia intorno al 5% di share e dall’inizio della stagione post pausa estiva ha perso oltre 210mila telespettatori. Sorpassato dal Tg de La7 che invece alle 20 di spettatori ne totalizza un milione e 200mila, registrando il 6,5 medio di share.
La tensione si taglia a fette e i giornalisti sono sul piede di guerra. A suscitare parecchio malumore è anche lo stretto legame di Preziosi con il ministro degli Esteri, che ha fatto fuoco e fiamme per piazzarlo sulla tolda di comando del secondo notiziario nazionale. Al punto che i cronisti del Politico girano ormai per i corridoi di Saxa Rubra sostenendo che “il nostro editore di riferimento è Antonio Tajani”.
In tutte le edizioni più importanti è d’obbligo un “sonoro”, se non un pezzo ad hoc, sull’inquilino della Farnesina. Tant’è che lo spazio riservato al vicepremier berlusconiano è spesso addirittura doppio rispetto a quello concesso alla presidente del Consiglio. Basti guardare i dati dell’Osservatorio di Pavia relativo al mese di settembre: Tajani compare in presenza per 21 minuti, Giorgia Meloni “soltanto” 10.
Ma il disastro riguarderebbe pure “la gestione delle risorse”, accusano i giornalisti. Il Tg2 ha 5 redazioni senza caporedattore, tra cui il Politico: acefale. Grazie alle pressioni del Cdr, la rappresentanza sindacale interna, sono stati fatti dei job posting per individuare i vertici delle strutture. Ma è tutto fermo perché, raccontano, “una delle candidate è stata sorpresa a fare video e a chattare con il direttore durante l’ultima assemblea”.
Quella che un paio di settimane fa varò all’unanimità un durissimo comunicato per denunciare la “grave carenza di organico” e esprimere “severa preoccupazione per i risultati di ascolto del programma che precede l’edizione della 20,30”, il famoso Mercante in fiera condotto da Pino Insegno: “Una situazione per noi molto penalizzante”. E poiché – proseguono ancora i giornalisti – sarebbe imbarazzante per il direttore nominare capo una candidata “pizzicata” a fare la delatrice in assemblea per suo conto, ecco che tutto resta fermo.
“L’unica ossessione di Preziosi sembra tenere a galla Tajani e portarlo in salvo fino alle Europee”, la lettura offerta da chi dentro il Tg2 lavora. Attento alle voci che si fanno sempre più insistenti: Preziosi potrebbe candidarsi per un seggio a Strasburgo. Il Tg2 come un taxi, vedasi Gennaro Sangiuliano, per fare carriera politica.
(da La Repubblica)
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