ECCO A CHE SERVE IL TG1 DI CHIOCCI: A SCREDITARE IL PROCURATORE DI ROMA E FAR PASSARE L’IDEA CHE L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI MELONI, MANTOVANO, NORDIO E PIANTEDOSI PER IL CASO ALMASRI, SIA UNA VENDETTA PER IL PRIVILEGIO PERDUTO
DA PALAZZO CHIGI PASSANO AL PRIMO TELEGIORNALE PUBBLICO LE CARTE DELLO “SCONTRO” TRA ALFREDO MANTOVANO E FRANCESCO LO VOI SULL’USO DI VOLI DI STATO (CHE IL GOVERNO GLI AVEVA TOLTO)
Lo scontro con la magistratura diventa sempre più duro. Da una parte il Tg1 racconta come il sottosegretario Mantovano a gennaio 2023 abbia sospeso l’uso dei voli di Stato per il procuratore di Roma Francesco Lo Voi (che ha fatto ricorso al Presidente della Repubblica); dall’altro da Chigi trapela la notizia che Meloni potrebbe decidere di denunciare il procuratore stesso.
Non per l’avviso di garanzia sul caso Almasri, ma per un documento dell’Aisi depositato agli atti di un procedimento. Siamo ai ragionamenti, non si sa se un’eventuale denuncia – pare per rivelazione di segreto – sarà realmente depositata. In caso se ne occuperà la Procura di Perugia.
Ma ha senso giuridicamente una mossa del genere? La questione riguarda un documento del 22 luglio 2024 dell’Aisi finito agli atti del fascicolo per rivelazione di segreto a carico di alcuni giornalisti del Domani: sono stati indagati dopo un esposto del capo di gabinetto Gaetano Caputi.
I cronisti sono stati iscritti per tre articoli pubblicati a febbraio 2024 su quelli che vengono definiti “affari di Caputi”. Il capo di gabinetto chiede ai pm di verificare se vi erano stati accessi a banche dati riservate. I carabinieri scoprono che nel 2023 i servizi segreti hanno fatto alcune ricerche: lo hanno fatto in tre occasioni, a detta degli 007 per un’attività ‘a tutela’ del Governo e di Caputi stesso.
Lo Voi il 24 giugno 2024 chiede a Elisabetta Belloni (all’epoca capo del Dis) di spiegare il perché. Il 22 luglio 2024 arriva la relazione Aisi, in cui si spiega – ad esempio – che il 23 gennaio 2023 un agente aveva effettuato una ricerca perché era emersa la volontà di soggetti “impegnati nella progettazione di un rigassificatore nel Sud Italia, di avvicinare Caputi”.
Quando i giornalisti prendono copia del fascicolo, pubblicano il documento. E trapela l’irritazione da Palazzo Chigi. Il documento è classificato come “riservato”. Nell’impostazione della procura però prevale il diritto di difesa: gli indagati devono essere messi a conoscenza di tutti gli accertamenti svolti, anche di quelli per verificare i contatti (inesistenti) tra giornalisti e 007. Ma aver consegnato l’atto dell’Aisi è violazione di segreto? In realtà tutti gli atti, nel momento in cui vengono messi a disposizione delle parti (in copia o per lettura) non sono più segreti. Può esserci, dunque, una violazione disciplinare? In questo caso dovrebbe essere rilevata da Csm, ministero della Giustizia, ispettorato o Procura generale. Non con una denuncia in Procura.
(da agenzie)
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