ERRANI COMMISSARIO PER L’EMERGENZA: TUTTI D’ACCORDO, SI SPACCA LA LEGA
FORZA ITALIA, MARONI E CALDEROLI FAVOREVOLI, SALVINI RESTA DA SOLO AD ABBAIARE ALLA LUNA
“Se capitasse questo incarico, parlerò solo dopo che mi sarò reso conto della situazione e delle cose”.
Accetterà l’incarico? “Non è che non accetto, è il terremoto. E quindi….ma al momento, sono ancora lì per capire”.
Vasco Errani rilascia a Repubblica questa breve dichiarazione per precisare la sua posizione. Che è di attesa. “Nessun altro può parlare per me”, aggiunge.
In attesa del decreto del governo, il nome di Errani suscita una polemica interna alla Lega.
Maroni: “Ottima scelta”.
Positivo il commento del governatore della Lombardia. “Errani è uomo di esperienza e concretezza. Piena collaborazione da parte di Regione #Lombardia”, ha scritto su Twitter il governatore della Lombardia, Roberto Maroni.
“Errani è l’uomo giusto”, commenta un altro esponente leghista, il senatore Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato. “Ma ho molte perplessità invece se sia il momento giusto, perchè ho il sospetto che questa nomina sia l’ennesima cinica mossa di Renzi per togliersi dai piedi, in vista del referendum ed in un’ottica congressuale, l’unico autorevole esponente nel Pd che pochi giorni fa aveva avuto il coraggio di dire davvero qualcosa di sinistra”.
Salvini resta da solo: “Nominare Errani per la ricostruzione è una follia” dice in un post.
L’attesa di Errani.
Ma al momento Errani non si sbilancia. Troppo delicata la situazione: il premier Matteo Renzi dovrebbe ufficializzare già in settimana con un decreto la sua nomina di commissario straordinario per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 24 agosto (Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria).
Errani, ex presidente della Regione Emilia-Romagna, vanta una grande esperienza nella gestione del post sisma nella pianura Padana.
In quell’occasione coordinò una ricostruzione che ha seguito un modello simile a quello del Friuli, con il ripristino dei paesi in base al modello originario. E con una forte attenzione alle realtà produttive.
Il sentimento che anima Errani è ben preciso: accetterebbe un incarico tecnico istituzionale per spirito di servizio e per aiutare i terremotati a ricominciare. Ma non vuole letture politiciste dell’incarico.
Se accettasse, insomma, non sarebbe in quanto esponente della minoranza dem vicino a Bersani, non sarebbe per siglare quel tentativo di dialogo da lui stesso auspicato a tre mesi dal referendum.
La precedente esperienza.
Errani era stato nominato commissario alla ricostruzione nel 2012, dopo il sisma, quando era governatore, ma si era dovuto dimettere dalla presidenza della Regione dopo l’apertura di una inchiesta a suo carico per falso ideologico.
A giugno scorso l’ex presidente era stato poi definitivamente assolto dalle accuse.
(da “Huffingtonpost”)
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