“FERMATO SOLO PERCHE’ NERO”: IN VIA PADOVA LA POLIZIA FERMA UN ADOLESCENTE PER CONTROLLI MA I MODI SONO INOPPORTUNI
LA DENUNCIA DELLA MADRE CHE ACCUSA SALA: “CI STA RISUCCHIANDO NELLA PAURA DELLA DIVERSITA'”…. MAZZALI: “A FORZA DI DIRE CHE VIA PADOVA E’ BEIRUT, POI QUALCUNO CI CREDE DAVVERO”
Una mamma denuncia su Facebook i controlli severi sul figlio adolescente bloccato in piazzale Loreto da tre poliziotti.
La donna chiama in causa la ‘militarizzazione’ del quartiere e gli annunci del sindaco Giuseppe Sala sui maggiori controlli necessari per la sicurezza delle periferie.
E la sua denuncia fa il giro del web in poche ore.
“Piazza Loreto, uscita metrò. Polizia schierata. Tre, dico tre, poliziotti fermano mio figlio, lo attorniano nemmeno fosse un delinquente pericoloso, lo intimidiscono con domande assurde del tipo ‘Ti droghi?’, ‘Che lavoro fai?’, ‘Cosa ci fai qui?’, ‘Siediti!’. Richiesta di perquisizione. Spray per smettere di fumare (bomboletta minuscola, vedi pubblicità su TV) intesa come spray al peperoncino, Richiesta di dichiarare i reati commessi… mi fermo qui”, scrive la donna in un post molto condiviso e commentato, anche da parte di esponenti politici.
Fra questi l’avvocato Mirko Mazzali, nominato proprio dal sindaco Sala delegato alle periferie.
La donna spiega che il figlio, ieri sera, durante il fermo le ha telefonato: “Spaventato, umiliato mi chiama durante l’interrogatorio per chiedere aiuto. La mamma è giornalista, dice aggrappandosi alla parola magica che li ha sempre sollevati da antiche e non sopportabili persecuzioni. Orribile! Perchè proprio lui nella folla? Perchè è nero, moriscos se preferite”.
Infine l’appello che la mamma invia al primo cittadino: “Sindaco Sala, siamo tornati ai tempi di De Corato? I tempi nei quali i miei bambini, sì bambini, avevano paura di uscire? Pisapia ci aveva liberati dall’incubo razziale, ora che accidenti sta facendo lei signor sindaco? Ci risucchia nella paura della diversità ?”.
Sulla sua pagina Facebook Mirko Mazzali commenta: “Sarebbe troppo facile e non servirebbe accusare i tre poliziotti e generalizzare, nulla c’entrano anche i militari e l’intervento era legittimo formalmente, mentre gravemente inopportuno nei modi. La domanda che occorre porsi è quanto ha influito quello che è accaduto in queste ultime settimana a Milano? Dove, dal punto di vista oggettivo, stiamo parlando di una rissa terminata, purtroppo, con un morto. .
L’avvocato delegato del Comune sulle periferie insiste polemicamente, pur non mettendo sotto accusa il sindaco, ma lasciando capire la sua forte perplessità : “Sono iniziati i posti di blocco, aumentate le pattuglie, i parenti che non abitavano a Milano hanno iniziato a telefonare ai loro cari chiedendo come stavano, neanche fossero in guerra. Gli abitanti di via Padova hanno cominciato a scrivere, a protestare, a incazzarsi. Qualcuno ha addirittura scoperto che in via Padova gli italiani affittano in neri agli immigrati. Tutto questo per una rissa. Ecco fermiamo un attimo questa specie di grande Fratello del crimine prima che sia troppo tardi, perchè, a forza di dire che via Padova è Beirut, alla fine ci credono tutti. E poi via Padova diventa veramente Beirut”.
(da “La Repubblica”)
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