FRATELLI DI SANTA: GLI IMPRESENTABILI DI FRATELLI D’ITALIA
RAS, PARENTI E CAPIBASTONE A DESTRA: SANTANCHE’ CANDIDA IL FRATELLO ALLE REGIONALI… ANTIABORTISTI, OMOFOBI E IMPUTATI IN LISTA
Oggi a Pescara inizia l’assemblea programmatica di Fratelli d’Italia: tre giorni di dibattiti con dirigenti di partito e ministri che si concluderà domenica mattina con l’annuncio della candidatura di Giorgia Meloni alle elezioni europee.
La premier, diversamente dagli altri due leader in gara, Elly Schlein e Antonio Tajani, correrà da capolista in tutte le circoscrizioni per trainare la lista di Fratelli d’Italia e farà una serie di eventi pubblici: un comizio per collegio (con chiusura a Roma) e ospitate televisive, tra cui l’atteso faccia a faccia con la segretaria del Pd. Obiettivo: fare il pieno nelle urne.
A quel punto, nel giro di una decina di giorni, Arianna Meloni e Giovanni Donzelli – i due incaricati in via della Scrofa – dovranno chiudere le liste elettorali di Fratelli d’Italia. Nonostante il probabile buon risultato finale, nei giorni scorsi i vertici del partito hanno avuto qualche difficoltà a comporre le liste: in via della Scrofa sono stati chiamati alcuni parlamentari e portatori di voti in grado di trainare la lista, tra questi il sardo Sasso Deidda e la veneta Maddalena Morgante. Alcuni di questi saranno in lista, ma poi rinunceranno al seggio per Bruxelles. Tutto per raggranellare qualche voto in più.
Effetto-Dani Santanchè non farà comizi elettorali
Eppure, con l’inizio della campagna elettorale, in Fratelli d’Italia sta emergendo la questione che riguarda la ministra del Turismo Daniela Santanchè, indagata per truffa e falso in bilancio dalla Procura di Milano. Le indagini sono state chiuse a fine marzo ed entro fine maggio i pm chiederanno il rinvio a giudizio, ma prima dell’ipotetico processo Meloni non rimuoverà la ministra. Eppure la posizione di Santanchè rischia di danneggiare il partito in campagna elettorale. Così nelle ultime settimane è stato chiesto alla ministra di evitare il più possibile le apparizioni in pubblico nel suo collegio elettorale del Nord-Ovest, dicono due dirigenti di Fratelli d’Italia che chiedono l’anonimato per parlare della vicenda. Quindi partecipare il meno possibile a comizi elettorali in sostegno dei propri candidati. “Nei mercati ci siamo sentiti dire: ‘Perché non allontanate quella lì?’ – racconta un dirigente lombardo di Fratelli d’Italia – non ha niente a che fare con la nostra storia”.
Nord-ovest Mantovani, Fidanza, Fiocchi: gli altri ras
Nel collegio che comprende Lombardia, Piemonte e Liguria, infatti, non c’è tutta questa necessità che la ministra del Turismo faccia campagna elettorale: il candidato sostenuto da lei e dal presidente del Senato Ignazio La Russa è Mario Mantovani, ex senatore e vicepresidente della Regione di Forza Italia che ha un grosso pacchetto di preferenze soprattutto nel mondo della Sanità lombarda. Passato per diverse inchieste giudiziarie, Mantovani è stato assolto definitivamente e oggi ha la piena agibilità politica. Quindi l’impegno in prima persona della ministra non è poi tanto richiesto. Per gli altri dirigenti lombardi, invece, un coinvolgimento diretto di Santanchè potrebbe rappresentare un danno.
Nel collegio del Nord-Ovest, Fratelli d’Italia dovrebbe arrivare a eleggere tra i 5 e i 7 eurodeputati: sicuri della riconferma, oltre a Mantovani, sono il capodelegazione a Bruxelles Carlo Fidanza (grande nemico politico della ministra che a ottobre ha patteggiato un anno e 4 mesi per corruzione) e Pietro Fiocchi, eurodeputato uscente la cui famiglia detiene la Fiocchi munizioni (a Natale avevano fatto scalpore i manifesti con i bossoli sull’abete). Probabile l’elezione anche di un ligure e la sorpresa potrebbe essere rappresentata da Giovanni Crosetto, nipote del ministro della Difesa e consigliere comunale di Fratelli d’Italia in Piemonte.
Piemonte Santa vuole il fratello massimo in lista
Se proprio nel Nord-Ovest l’obiettivo è quello di “nascondere” il più possibile la ministra del Turismo, lei però non molla: secondo quanto riportato da Repubblica Torino, alle Regionali del Piemonte (si voterà lo stesso giorno delle Europee) potrebbe correre anche il capogruppo di Fratelli d’Italia al consiglio comunale di Cuneo, Massimo Garnero, fratello della ministra Santanchè che nelle intercettazioni diceva: “Non dobbiamo farla fallire”.
Nord-sud da ciccioli a razza: tutti gli impresentabili
La volontà di massimizzare il consenso nelle urne però sta portando Fratelli d’Italia a candidare da Nord a Sud anche delle figure in grado di portare pacchetti di preferenze molto significativi, ma che sollevano qualche perplessità anche all’interno del partito. Alcuni di questi finiranno anche tra gli “impresentabili” della commissione Antimafia: la presidente della commissione Chiara Colosimo ha già sollecitato i partiti perchè le inoltrino i nomi. Nel collegio del Centro, per fare un esempio, punta a un seggio europeo Carlo Ciccioli, già deputato e consigliere regionale nelle Marche. Quest’ultimo è diventato famoso per le sue dichiarazioni sull’aborto paragonato a forme di “sostituzione dell’etnia” e sulla parità di genere (“la donna deve accudire, l’uomo dare le regole”). Fratelli d’Italia eleggerà un marchigiano al Parlamento europeo.
Nel Nord-Est, invece, il partito di Meloni candiderà in lista l’assessora all’Istruzione del Veneto Elena Donazzan, dirigente veneta che si vantava di cantare “faccetta nera” e a febbraio ha aggiunto che “se diventassi capo del mondo darei soldi alle mamme per stare con i figli”. Sempre nel listino del Nord-Est troveranno posto anche la deputata Morgante, conosciuta per il suo discorso in aula contro Rosa Chemical a Sanremo (“fa propaganda gender, proteggiamo i nostri bambini”) e l’emiliano-romagnolo Stefano Cavedagna, noto per le sue posizioni pro-Russia e anti-Nato prima della guerra in Ucraina. Nelle isole invece troverà posto il fedelissimo del ministro Nello Musumeci, Ruggero Razza, a processo per aver spalmato i dati sui pazienti Covid da assessore regionale.
(da ilfattoquotidiano.it)
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