Genova
NOMINA AUTHORITY PORTO DI GENOVA: DAL GIOCO DELLE TRE CARTE DIESSINE AL …MAZZARELLUM
La sindaco Marta Vincenzi e il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando lasceranno un segno indelebile del loro passaggio istituzionale a Genova e province sparse. La prima, modello Krizia per riviste patinate, versione “Notti bianche” autunnali, in veste di cantante a Capodanno (epico il suo duetto stonato con Gianna Nannini), sempre presente laddove si intravede un fotografo e un operatore televisivo ( alla presentazione di “Camicette nere” ha dato il meglio di sè, di fronte a un avversario agguerrito di gomiti come Gianni Plinio, capogruppo di AN in Regione), teorica della nuova stagione ( dei saldi forse) e caposcuola della “discontinuità “, intesa come sistemazione di nuove, fidate leve al posto della vecchia “nomenklatura” formatasi in P.za San Leonardo. Il secondo, versione “giuggiolone”, l’uomo degli apparati e delle amicizie che “contano” ( almeno non canta), della “continuità ” nel farsi gli affari propri con gli “amici degli amici”, il politico degli Erzelli, quello che ama la domenica mattina trascorrerla sui terreni spinelliani dove spira l’aria buona e facoltosa e ricevere la visita di passaggio dei dirigenti della Ericsson ( tanto di passaggio che non si sono più visti…), l’esperto di boutique di intimo femminile dove si attarda invece che presiedere il consiglio regionale per poi minacciare ” se si apre il capitolo ce n’è per tutti, a schifiu finisce ” ( applausi da Cosa rossa a Cosa Nostra), massimo esperto della guida contromano e del “lei non sa chi sono io”, versione Lanterna. Due massimi esponenti diessini (ora PD), in perenne lite tra loro, su qualsiasi argomento di ampio valore politico. L’ultima lite è stata causata dal maltempo, pensate un po’, piove (o nevica) sul bagnato. A Genova è nevicato senza che nessuno dall’alto avesse chiesto il permesso alla Sindaco Vincenzi la quale si è incazzata con l’Arpal, il centro metereologico della Regione, per non avere ricevuto tempestiva comunicazione. Ci sono stati disagi per una spruzzatina di neve e l’Arpal non dava bollettini aggiornati ora per ora, secondo la Vincenzi che ha deciso di sciogliere il contratto. L’Arpal replica che sarebbe bastato chiederli e li avrebbero dati anche ogni mezzora, ma nessuno li ha mai chiesti…figuraccia della Marta, Burlando prende le difese del Centro meteo e retromarcia della Sindaco… ricordate il film “Attenti a quei due”? Beh qua l’immaginazione supera la realtà .
E veniamo all’argomento serio che ha visto una cosa inimmaginabile, da fantascienza politica. Scade il presidente della Autorità portuale di Genova, i vari Enti locali devono nominare una terna di nomi tra i quali, poi, il Ministro dei trasporti dovrà fare una scelta. Riescono a nominare tre diessini, uno contro l’altro armati, che da tre settimane se le danno di santa ragione. Uno è Mario Margini, burocrate diessino di vecchia data il quale, poveretto, si era ritirato dalla candidatura a sindaco di Genova e in cambio gli avevano promesso la nomina all’Authority portuale…la Vincenzi lo liquida come “esponente del porto della grande abbuffata, aperto agli affaristi e agli immobiliaristi, aggressivo e subdolo”. Il secondo è Luigi Merlo, assessore regionale, appoggiato da Burlando …ecco cosa gli riserva la Vincenzi: ” auspica un porto chiuso, voluto dall’antica alleanza genovese con i partiti tradizionali e la borghesia conservatrice”… sistemato anche lui. Il terzo è Paolo Costa ( ex sindaco di Venezia e illustre sconosciuto a Genova, il cui mare lo avrà visto in cartolina, forse) sponsorizzato dalla Marta Vincenzi e quindi con lui si apre ” il porto del futuro di dimensione europea e per il bene dei giovani”. Ovviamente lite furibonda con Burlando, ognuno ha i suoi sponsor romani, Prodi non sa che fare e il ministro Bianchi peggio di lui. Mai visto il caso di un partito egemone che presenta tre candidati diversi, tutti dello stesso partito: una figura lasciamo dire a voi di che genere… Non c’è intesa e ormai si parla di una proroga di 45 giorni all’uscente Novi e poi di un commissariamento, visto che la scadenza del 5 febbraio ormai è improponibile. Sperano di convincere Costa a ritirarsi, in modo da far cadere l’intera terna e poi accordarsi su un quarto nome che possa accontentare tutti, favorito sarebbe l’attuale sen. Graziano Mazzarello, un travet della politica diessina che da San Leonardo hanno a suo tempo trasferito negli Enti locali e poi a Palazzo Madama, sottoposto a dieta dimagrante e riproposto in versione Armani … dalla Valbisagno a Palazzo San Giorgio…con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così …prima di andare in porto a Genova…forza diessini col quarto candidato alla poltrona…avanti c’e’ posto…uniti e vincen(Z)i….evvai Grazianeddu, altrimenti “a schifiu finisce”….
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