Genova
MINUETTI E PASO DOBLE… BURLANDO SOTTO LA PIOGGIA
Che Claudio Burlando, presidente per ora diessino ( a breve Pdieppino) della Regione Liguria, avesse il fisico ultimamente un po’ appensatito era una constatazione che trovava un assenso trasversale tra maggioranza e opposizione. Nonostante le partite a calcetto e gli impegni istituzionali stressanti, nelle sue apparizioni televisive dove ci rassicurava che “stiamo lavorando per voi”, come gli operai dell’ANAS, qualche chiletto di troppo lo aveva messo…e neanche le “notti in bianco” che gli faceva passare la sindaco Marta Vincenzi col suo oscurante attivismo avevano contribuito a una dieta equilibrata. Ma nelle ultime due settimane, come i primi ballerini della Scala ( beh dai facciamolo contento …diciamo del Bolshoi), eccolo ritrovare la forma di una volta, la elasticità dei tempi perduti, lo scatto bruciante di quando correva da un tavolo all’altro del Festival dell’Unità a servire il popolo di sinistra, la capacità di saltare gli ostacoli come un cavallo di razza, dando fondo a tutto il suo repertorio dal classico al moderno al latino americano…dal minuetto alla samba, dal paso doble al valzer contromano. Un artista insigne a cui questa città è onorata di aver dato i natali e anche le pasquette..Cosa non è riuscito ancora a fare in questi ultimi giorni di inizio autunno…il tempo peggiora e lui migliora…Burlando sotto la pioggia…nella celestiale scenografia degli Erzelli con la regia di Castellano ( senza Pipolo ) e il sottofondo musicale del “Vincerò…vinceròò…vinceròòòò” del maestro Pavarotti (gli serve per gasarsi ancora di più) è riuscito a dire tutto e il contrario di tutto, come il più raffinato dei politici. Eccola la nuova stagione del partito democratico, dire tutto e l’opposto di tutto…ebbene ammettiamolo lui c’è riuscito..chapeux . Andiamo per ordine…Burlando viene colto contromano sulla superstrada e dice “Ci sono andato con una vecchia macchina che ho da anni” …circostanza irrilevante …poi si scopre che l’auto è di un suo amico, noto broker genovese. Successiva dichiarazione ” Ho subito chiesto una punizione esemplare” …ma solo quando il fatto viene pubblicizzato su “Repubblica” se ne ha notizia, nessun verbale gli era mai stato consegnato. Perche’ è stato agli Erzelli? Prima dichiarazione sul momento ” Sono andato da solo di domenica mattina per valutare l’impatto che i nuovi progetti avrebbero sulla collina”…seconda dichiarazione “Sono andato agli Erzelli in missione istituzionale per incontrare con il prof. Carlo Castellano, presidente di Genova High Tech, un massimo dirigente della multinazionale Ericsson, interessata a investire nell’operazione”… passano 24 ore e “il Giornale” raggiunge al telefono Castellano che alla fine ammette che lui non c’era…terza dichiarazione di Burlando ” mai detto che era presente anche Castellano”. A questo punto chissà se c’è mai stato un dirigente della Ericsson… Ma non finisce qua…L’opposizione di centrodestra presenta una mozione di sfiducia al Presidente, viene finalmente messa in discussione martedì scorso in consiglio regionale, Burlando non c’è : è in congedo istituzionale in quanto è a Roma per discutere col presidente Prodi e Padoa Schioppa della Finanziaria. Si tratta della versione ufficiale precisiamo. Peccato che Prodi martedì mattina fosse negli Stati Uniti e passi…ma dove viene visto il pasodoplista Burlando alle 12 di quella mattina? In un negozio di abbigliamento femminile nel quartiere bene di Albaro a fare shopping… Questo sarebbe il congedo istituzionale ? La giustificazione per non essere presente in Regione come il dovere imporrebbe? Quanti minuetti Presidente…forse abbiamo ragione noi a sostenere che lei è andato agli Erzelli per incontrare un emissario della Ericsson che gli ha consegnato l’ultimo modello di cellulare di cui farà da testimonial e a causa del quale (per volerlo provare mentre era alla guida) ha imboccato contromano la superstrada…lo dica e non ne parliamo più promesso..d’altronde se la Marta sponsorizza Krizia è giusto che lei sponsorizzi la Ericsson, pari e patta no? Però faccia una cosa, nel suo interesse…non parli più per un mese, ogni volta che dice qualcosa mi ricorda il proverbio “il rimedio è peggior del male”…stia zitto, è meglio, mi creda. E semmai mediti su quanto avrebbe confidato Novi, presidente dell’Autorità portuale “A inchiodarlo sono stati i suoi amici di partito, non gli avversari”… mala tempora currunt Presidente…e vai col liscio…
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