GLI INSULTI A MATTARELLA CHE “ERA MEGLIO SE LA MAFIA LO AVESSE AMMAZZATO AL POSTO DEL FRATELLO” AL CORTEO DEL CENTRODESTRA
MELONI E SALVINI CONDANNANO, MA LA FRASE L’HA PRONUNCIATA UN LORO MILITANTE CHE TENEVA LO STRISCIONE TRICOLORE: E’ FIGLIO DELL’ODIO SOVRANISTA, TROPPO FACILE DISSOCIARSI, IDENTIFICATELO E DENUNCIATELO O SIETE COMPLICI
Sono volati anche insulti a Mattarella durante la manifestazione del centrodestra di oggi, 2 giugno.
Condanna da parte di Giorgia Meloni: “Apprendo dalla stampa degli insulti vergognosi rivolti da un manifestante al Presidente della Repubblica Mattarella”, scrive la leader di Fratelli D’Italia su Twitter aggiungendo che si tratta di “parole offensive che Fratelli d’Italia condanna senza se e senza ma, che non condividiamo in nessun modo e dalle quali – osserva ancora la leader FdI – prendiamo fermamente le distanze”.
Si dissocia anche Antonio Tajani: “Ogni offesa al Presidente Mattarella è ignobile”, ha scritto su twitter il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani.
“Chi ha offeso il presidente Mattarella, e con lui tutte le vittime di mafia, si deve solo vergognare, non rappresenta l’Italia e gli italiani”, ha scritto su Twitter, Matteo Salvini.
Luigi Di Maio è intervenuto sulla vicenda: “Non è mia abitudine esprimere opinioni o giudizi sui cortei. Ritengo che ognuno abbia la libertà , sempre, di manifestare le proprie opinioni pacificamente. Ciononostante, alcuni organi di stampa riportano di pesanti insulti rivolti al capo dello Stato. Tra questi, un colloquio tra due manifestanti in cui uno all’altro dice, con chiarezza, riferendosi all’uccisione di Piersanti Mattarella: ‘La mafia ha ucciso il fratello sbagliato’. Lo trovo gravissimo. Bisogna abbassare i toni e la politica, per prima, deve poter dare il buon esempio”.
Il ministro degli Esteri continua: “Lo trovo gravissimo ma anche preoccupante e indicativo dello stato di tensione interno nel Paese. Confido nel fatto che qualcuno tra gli organizzatori del corteo si dissoci da quelle parole, che non rappresentano nè l’Italia, nè gli italiani, nè la storia del nostro Paese”.
(da agenzie)
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