GRILLO BECCATO, HA COPIATO UN ARTICOLO: ALL’ESTERO AVREBBE DOVUTO DIMETTERSI
E COPIA FRASI E RAGIONAMENTI PROPRIO DEL GIORNALISTA CHE L’AVEVA DENUNCIATO PER ISTIGAZIONE DEI MILITARI ALLA DISOBBEDIENZA
Beppe Grillo si è schierato contro la web tax di cui tanto si discute in questi giorni.
Lo ha fatto con un post documentato pubblicato ieri sul blog. Fin qui nulla di strano.
“La “web tax” produrrà svantaggi e nessun beneficio per l’economia italiana – si legge – le imprese, i consumatori e finanche le casse dell’erario”.
Il fatto è che lo scorso 13 dicembre è comparso un articolo sul sito dell’Istituto Bruno Leoni, principale think tank liberal liberista del nostro paese.
Nel quale, testualmente, si leggeva: “Si prova a spiegare perchè la proposta della Web Tax avrebbe molti svantaggi e nessun vantaggio per l’economia italiana, le imprese, i consumatori e finanche le casse dell’erario”.
Una coincidenza? sembra di no.
Perchè, continuando a leggere l’articoletto uscito sul post di Grillo, si osserva che è quasi interamente composto da frasi e concetti riscontrabili nell’altro testo.
Quel di cui non si è accorto l’ex comico, è che incredibilmente la firma dell’articolo in questione è quella di Piercamillo Falasca, giornalista ed ex candidato alla Camera con Scelta Civica.
Che è anche il promotore della serie di denunce avanzate contro il leader del Movimento 5 stelle per il suo incitamento alle forze armate a ribellarsi alla politica.
Raggiunto dall’Huffingtonpost, Falasca conferma: “Sì, frasi e ragionamenti sono identici. È curioso che abbia copiato chi lo ha denunciato, ma lo è altrettanto che abbia ricalcato il pensiero di chi, come me, è un liberista convinto. Se questo servirà a fermare la web tax lo perdoniamo. Non lo perdoneremo affatto per le sue azioni eversive, per le quali andremo avanti nelle nostre azioni legali”.
Poi una stoccata: “Grillo d’altronde saprà benissimo che in altri paesi i politici colti a copiare vanno a casa”.
Un prezzo politico che l’ex comico dovrà pagare altrimenti, non ricoprendo ad oggi alcuna carica formale.
Ma la brutta figura rimane.
(da “Huffingtonpost”)
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