I MELONIANI MARCIANO SU MILANO: IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA LANCIA IL MODERATO CIELLINO MAURIZIO LUPI COME CANDIDATO SINDACO DI MILANO
LA PROPOSTA DI ‘GNAZIO, VERO RAS DI FDI A MILANO NONOSTANTE L’IMPARZIALITÀ CHE RICHIEDEREBBE LA SUA CARICA, “SPIAZZA” FORZA ITALIA. GLI AZZURRI SPERAVANO DI PRENOTARE LA POLTRONA VISTO IL CROLLO DELLA LEGA (ORMAI AL 6%)… A SINISTRA SPUNTANO I NOMI DI MARIO CALABRESI, CHE SI È CHIAMATO FUORI, E PIERFRANCESCO MAJORINO
«Lupi, tu hai grande responsabilità nel partito e a Milano. Ne parleremo con calma, ma a buon intenditor…». È stato il presidente del Senato Ignazio La Russa a portare un po’ di pepe alla reunion milanese dei centristi.
L’evento dal titolo “Con centro popolare, Noi Moderati cresce” — che ha certificato il ritorno di Mariastella Gelmini, Mara Carfagna e Giusy Versace nell’alveo del centrodestra — si è così trasformato nell’investitura di Maurizio Lupi a candidato sindaco della coalizione nel capoluogo lombardo. Con Forza Italia, però, che ha già storto il naso.
Mancano più di due anni alla campagna elettorale per eleggere il successore di Beppe Sala, ma nella maggioranza di governo si è già aperta la partita su chi sarà a esprimere il nome per riconquistare il capoluogo lombardo.
La Russa, tra una battuta e l’altra, ha lanciato l’amo: «Sala non può più fare il sindaco, il terzo mandato non c’è». Perciò, ha spiegato, l’alternativa del centrosinistra a lui, aspirante federatore dei moderati di quella parte politica, è «la sinistra».
Niente fughe in avanti, dunque, perché a farsi fuori, politicamente, ci vuol poco. L’importante è «non arrivare impreparati» come «quattro anni fa» quando, con un candidato debole sponsorizzato da Salvini (Luca Bernardo), sì è «riconsegnata la città alla sinistra».
Il tema è caldissimo, soprattutto alla luce degli equilibri interni al centrodestra. Le proporzioni, dopo le Europee, sono cambiate rispetto al 2021: Fratelli d’Italia (secondo partito in città dopo il Pd) è al 21 per cento, Forza Italia sfiora il 9 per cento e la Lega si ferma al 6. Ecco perché i berlusconiani, che un paio di settimane fa hanno espresso anche loro la necessità di darsi una mossa, sono convinti che la trattativa su chi esprimerà il candidato sarà a due, con la Lega assai ridimensionata.
«Se la proposta di Fratelli d’Italia è Maurizio Lupi — ha detto il coordinatore lombardo di Forza Italia Alessandro Sorte — senz’altro rappresenterebbe una candidatura solida ed apprezzabile. Come centrodestra riteniamo opportuno confrontarci quanto prima nelle sedi opportune, nelle quali Forza Italia non farà a meno di avanzare la sua proposta». Non un semaforo verde a Lupi, dunque, ma la volontà di sedersi a un tavolo per calibrare il peso dei partiti.
Dall’altra parte, il centrosinistra molto probabilmente sceglierà il suo candidato sindaco con le primarie. Tra i nomi, oltre a quello di Mario Calabresi (continua a circolare, nonostante lui si sia chiamato fuori), c’è quello del capogruppo regionale del Pd Pierfrancesco Majorino.
(da Il Corriere)
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