I TASSISTI CI STANNO PRENDENDO PER IL CULO: DICHIARANO IN MEDIA A ROMA 520 EURO AL MESE, LA VERITÀ È CHE MOLTI PRENDONO CONTANTI PER FARE NERO ED EVADERE LE TASSE. NON A CASO LE LICENZE ARRIVANO A COSTARE ANCHE 150MILA EURO
TUTTO SI GIOCA SUL POS: “QUANDO STAI VERSO IL 20 DEL MESE, LO STACCHI. AVVISI CHE NON FUNZIONA E PRENDI CONTANTI”; “IO FACCIO ALMENO 200 EURO AL GIORNO”
I tassisti con partita Iva dichiarano solo una piccolissima parte del loro vero incasso. Un fenomeno esteso in tutta Italia, ma soprattutto a Roma, dove in media — secondo dati governativi diffusi ieri sera da Le Iene — nel 2021 hanno guadagnato 6.240 euro lordi all’anno: ovvero 520 euro al mese, comprese le tasse. La metà di Milano ( 11.411) e Napoli (19.890), molto meno dei colleghi di Bologna (9.642). Meglio solo di quelli di Firenze (5.238).
Perché allora, se gli stipendi sono questi, le licenze dei taxi costano più o meno 140 mila euro? E quanto pagano davvero di tasse i tassisti? Con questo doppio interrogativo si è aperto il servizio di ieri sera. Al centro c’è sempre lui, il Pos, che rende tracciabili tutti i pagamenti ricevuti.
Dunque se per 30 giorni al mese si effettuano transazioni con la carta di credito, mentire allo Stato è impossibile. Ma se si evita di usare, a quel punto diventa facile dribblare le tasse. A confessarlo sono gli stessi conducenti intercettati da Le Iene.
«Pensa che sto mese a dicembre arriverò a guadagnare sui 9 mila euro, ma ho sempre una busta paga di 1.500 » , esordisce un tassista.
«A Roma io in 42 anni non ho mai avuto accertamenti da parte dell’Agenzia delle entrate. Io dichiaro sempre una busta paga di 1.500- 1.300 euro. Poi tutti gli altri soldi che hai incassato sono tuoi, non te li tocca nessuno i contanti. Non si tracciano, capito?».
La strategia è chiara. «Bisogna tenere un conto mentale o scritto, fai come ti pare, ma devi arrivare a incassare con il Pos massimo sugli 800-1000 euro al mese», spiega un terzo tassista. Altro che stipendi da fame o rimborsi spese, l’attività può essere molto redditizia.
«Adesso ho fatto una corsetta di 8 euro e me li ha dati in contanti, 200 euro al giorno li faccio. C’è gente che si compra casa così eh», puntualizza un’altra persona.
Per questo ha destato scalpore la decisione di un tassista di Bologna, Redsox ( Roberto Mantovani), di pubblicare su Twitter ogni giorno i suoi guadagni. In totale in due settimane, con 3 giornate di riposo, i suoi incassi trasparenti ammonterebbero già a 5.638 euro: ovvero la metà di quanto in media i suoi colleghi con partita Iva hanno dichiarato per tutto il 2021.
Il tema del Pos si affianca a un altro problema, segnalato più volte dall’Amministrazione: le truffe. Ovvero la richiesta di prezzi più alti rispetto al dovuto, magari ai turisti. Una possibile soluzione l’aveva proposta Alessandro Onorato, assessore allo Sport, turismo, moda e grandi eventi: dei totem agli arrivi o al ritiro bagagli a Fiumicino e Ciampino, su cui digitare la destinazione da raggiungere in taxi, per ricevere un voucher da presentare fuori l’aeroporto a tassista, che non potrà così chiedere una cifra diversa.
(da agenzie)
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