“IGOR IL RUSSO HA UCCISO MIO PADRE, MA FA PIU’ SCALPORE UN ASSASSINO CON LA PELLE NERA, NOI ABBANDONATI DALLE ISTITUZIONI”
LA DENUNCIA DELLA FIGLIA DI UNA DELLE VITTIME DI BUDRIO: SE IGOR FOSSE STATO DI COLORE SI SAREBBE MOBILITATA LA GRANCASSA
“Purtroppo forse fa più scalpore un omicida con un colore di pelle nera piuttosto che Igor”. È l’accusa lanciata da Francesca, figlia di Valerio Verri, la guardia ecologica volontaria uccisa l’8 aprile 2017 a Portomaggiore, al termine dell’udienza di Norbert Feher.
Francesca e il fratello Emanuele hanno ribadito di sentirsi abbandonati dallo Stato e di rivolgersi “a tutte le Istituzioni”.
“Siamo qui perchè ha ucciso nostro padre. Un assassinio che si poteva evitare. Siamo qui per assistere ad un processo in tv perchè lo Stato non è riuscito a prenderlo e ha fatto altre vittime in Spagna”, ha scritto su Facebook Francesca.
Un attacco poi all’ex ministro dell’Interno Marco Minniti: “Ci aveva fatto presente che potevamo contare su di lui per qualsiasi cosa. Noi a tutt’oggi non abbiamo ricevuto neanche un saluto. Ci aspettiamo le scuse, doverose”.
Norbert Feher, conosciuto come Igor, è come accusato di due omicidi in Italia ad aprile 2017 – quello del barista di Budrio Davide Fabri e quello, per l’appunto di Valerio Verri.
È stato arrestato a dicembre in Spagna dopo altri tre assassinii. L’udienza è a porte chiuse ed è previsto il collegamento con il carcere di Saragozza, dove Feher è detenuto, in videoconferenza.
(da agenzie)
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