IL “BUON PADRE DI FAMIGLIA” ORA VUOLE CHE L’ELEMOSINIERE PAGHI LE BOLLETTE ARRETRATE? BENE, FACCIAMO 304 EURO AL MESE PER 83 ANNI COME PER LA LEGA
SE LA RATEIZZAZIONE VALE PER I LADRI, A MAGGIOR RAGIONE DOVREBBE VALERE PER I POVERI ONESTI
“Conto che l’elemosiniere del Papa, intervenuto per riattaccare la corrente in un palazzo occupato di Roma, paghi anche i 300mila euro di bollette arretrate”. Il leader della Lega Matteo Salvini interviene così, a un comizio elettorale a Bra (Cuneo), sul caso del palazzo ex Inpdap di Roma e sul gesto del cardinale polacco Konrad Krajewski.
Il cardinale, da parte sua, dice di essere pronto ad ogni conseguenza. “Sono pronto ad ogni conseguenza, sono consapevole di tutto, sono convinto. Ma intanto in 500 ora hanno luce e acqua calda”. Il cardinale Konrad Krajewski, l’elemosiniere del Papa, lo dice all’AGI a proposito dell’intervento che ha effettuato ieri in via Statilia, a Roma, a poche decine di metri dalla Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, dove c’è un palazzo occupato da anni e dove vivono quasi 500 persone, “tra cui un centinaio di bambini”. Successivamente aggiunge: “Abbiamo salvato la vita a un bambino”.
A quanto apprende l’Adnkronos, si tratta di un atto dovuto da parte del Gruppo Acea, la cui società di distribuzione, Areti S.p.A., era stata obbligata a interrompere la fornitura su incarico del gruppo Hera, cui fa capo il contratto del palazzo.
Appena reduce dall’isola greca di Lesbos, dove ha portato la solidarietà del Pontefice ai profughi visitando il campo di Moria, il card. Krajewski ha risposto all’appello di due giorni fa degli occupanti dello stabile. “Siamo senza acqua e luce da tre giorni. Qui vivono 420 persone (tra cui 98 minorenni)”
Lo stabile di Via di Santa Croce è stato occupato il 12 ottobre 2013 dal movimento “Action” a scopo abitativo. Oggi all’interno ci sono anche un’osteria, un laboratorio di birra artigianale, una falegnameria, una sala prove e “un punto di approdo, aperto a tutti, attento ai giovani, agli ultimi e ai più bisognosi
(da agenzie)
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