IL CAPO DELLA WAGNER ATTACCA MOSCA: “SE MORIREMO NON SARA’ COLPA DEGLI UCRAINI MA DEI NOSTRI BUROCRATI”
“ABBIAMO BISOGNO DI ALMENO 300 TONNELLATE DI PROIETTILI DI ARTIGLIERIA AL GIORNO PER CONTINUARE L’ASSALTO A BAKHMUT MA NON NE RICEVIAMO”
Yevgeny Prigozhin, il guerrafondaio uomo d’affari e propagandista russo e stretto alleato del presidente Putin, si è scontrato più volte con l’establishment della difesa di Mosca riguardo alla campagna russa in Ucraina.
Prigozhin ha criticato ripetutamente quello che considera un supporto insufficiente per la sua compagnia militare privata, Wagner, che non fa ufficialmente parte delle forze armate russe anche se i suoi combattenti sono insigniti di onorificenze e celebrati in patria come eroi.
In un recente video pubblicato sul suo canale Telegram, Prigozhin ha affermato che i soldati di Wagner hanno bisogno di almeno 300 tonnellate di proiettili di artiglieria al giorno per continuare l’assalto. “Trecento tonnellate al giorno equivalgono a 10 container, non molti… Ma non ci viene dato più di un terzo”, ha detto mentre ispezionava casse di fucili in un magazzino situato a Soledar, a nord-est di Bakhmut.
Bakhmut, una città con una popolazione prebellica di oltre 70.000 abitanti, è stata devastata da mesi di bombardamenti di artiglieria e combattimenti urbani tra soldati russi e ucraini.
Il Gruppo Wagner è stato coinvolto in diversi conflitti, tra cui Siria, Libia e Repubblica Centrafricana. La compagnia militare privata è stata accusata di abusi sui diritti umani e crimini di guerra, anche se Prigozhin nega queste accuse.
Nel video, Prigozhin ha anche accusato il Ministero della Difesa russo di tradire i suoi combattenti e gli obiettivi di guerra complessivi della Russia, non fornendo munizioni sufficienti. Ha avvertito che se Wagner fosse destinato a morire, non sarebbe “per mano dell’esercito ucraino o della Nato, ma a causa dei nostri dannati burocrati”.
(da Globalist)
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