IL CENTRODESTRA ALLE REGIONALI CANDIDA BUCCI: DOPO AVER ROVINATO GENOVA VUOLE ESTENDERE LO SFASCIO ALL’INTERA REGIONE
OVVIAMENTE NON MOLLA LA CARICA DI SINDACO, ALMENO UNA POLTRONA GLI RIMANE… E’ IL PIU’ TOTIANO POSSIBILE DEI CANDIDATI, IL CULTORE DEL “FARE TANTO PER FARE”, SOSTENUTO DAI POTERI FORTI
Marco Bucci bontà sua, ha accettato: sarà lui il candidato del centrodestra alle prossime regionali in Liguria. Lo confermano fonti di partito: il sindaco di Genova ha chiamato i leader nazionali per sciogliere la riserva
Una svolta maturata nelle ultime ore: lunedì la fumata nera al tavolo nazionale, quindi la mossa di Giorgia Meloni e degli altri leader che hanno fatto di tutto per convincere il sindaco dopo il primo rifiuto incassato a maggio (aveva detto che avrebbe rispettato l’impegno preso coi genovesi fino al 2027), appena deflagrata l’inchiesta su Giovanni Toti.
Soprattutto la premier si sarebbe attivata in extremis per scongiurare una sconfitta in Liguria. Ieri Bucci, dopo aver dichiarato ai cronisti che avrebbe fatto la campagna elettorale “in ogni caso” ha chiesto ventiquattr’ore di tempo per rispondere e oggi ha detto sì.
Spazzati via in un colpo solo i tentennamenti e i veti incrociati intorno agli altri profili in campo: Ilaria Cavo, Edoardo Rixi e Pietro Piciocchi. Nessun partito voleva intestarsi il candidato e nessuna soluzione garantiva il superamento del braccio di ferro tra Lega e Fratelli d’Italia relativamente alla “spartizione” di altre regioni, Veneto in primis. Ma soprattutto tutte queste opzioni erano considerate perdenti, secondo i sondaggi dei partiti, chi più chi meno.
Bucci invece mette d’accordo tutti ed è ritenuto la possibile carta vincente. Viene considerato ancora molto forte e con un indice di gradimento alto. Nonostante il suo nome torni nelle carte della maxi inchiesta il sindaco di Genova non è indagato.
Gli scenari
Cosa succede ora? Bucci non ha alcun obbligo di dimissioni anticipate durante la campagna elettorale, anche se il suo impegno su e giù per la Liguria potrebbe tenerlo lontano sia da palazzo Tursi sia dal ruolo di commissario. Solo in caso di vittoria scatterebbero invece le dimissioni da sindaco e la giunta di Tursi verrebbe trainata dal vicesindaco Pietro Piciocchi fino a nuove elezioni nella primavera 2025. E a quel punto sarebbe proprio Piciocchi il candidato “naturale” del centrodestra alle eventuali elezioni comunali.
Una mossa rischiosa: in caso di sconfitta per il centrodestra ligure – e non solo – sarebbe un’ecatombe su tutti i fronti. Lo sgretolamento assoluto del modello Genova e del modello Liguria, col rischio di perdere tutto in pochi anni: la Liguria e il suo capoluogo. Comunque sia, finalmente può iniziare la vera campagna elettorale: da una parte Andrea Orlando, dall’altra Marco Bucci
Le reazioni
“Un atto non rispettoso verso i cittadini del Comune di Genova che cercavano risposte a problemi gravi, come la Tari più alta d’Italia, la situazione disastrosa dei servizi pubblici, penso che sarà anche questo tema di campagna elettorale. È un atto di chiarezza quello del sindaco, ma di certo non è un atto di responsabilità verso i cittadini“, è il duro commento di Simone D’Angelo, segretario genovese e capogruppo del Partito Democratico a Tursi.
Linea Condivisa chiede le dimissioni immediate: “Se Bucci intende candidarsi alla guida della Regione, è doveroso che si dimetta immediatamente dalle sue cariche di sindaco e commissario straordinario. Si tratta di una questione di correttezza nei confronti delle cittadine e dei cittadini genovesi e liguri e di rispetto verso gli altri candidati che parteciperebbero alla competizione elettorale drogata dallo strapotere del sindaco-doge, in una situazione di evidente disparità”.
“Nella lite del centrodestra hanno vinto i sostenitori della continuità con Toti e quelli delle esigenze di lottizzazione nazionale. Bucci infatti è la quintessenza della continuità con il totismo. Il modello del fare basta fare che Bucci rappresenta ha prodotto parole ma non fatti a favore di Genova. Riteniamo che l’alternativa alla destra in Regione sia oggi più percorribile e necessaria”. Così in una nota Carla Nattero, segretaria regionale di Sinistra Italiana Liguria, e Simona Simonetti, co-portavoce di Europa Verde Liguria.
(da agenzie)
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