IL CONDONO AGLI EVASORI C’È, CHI HA FATTO NERO FINO A 100.000 EURO RICEVE UNA MEDAGLIA DA SALVINI E DI DI MAIO
MINI-TAGLIO PER LE PENSIONI D’ORO, IL COMPROMESSO DOPO UNA GIORNATA DI LITIGI TRA LEGA E M5S… SE HAI FRODATO 100.000 EURO NE PAGHI 20.000 E TI RINGRAZIAMO PURE
Dopo una giornata di discordia e incertezza sembra esserci l’intesa sul condono fiscale e, a spuntarla nella querelle all’interno della maggioranza è Matteo Salvini.
Di Maio, infatti, dovrà accontentarsi di una norma che inasprisce le pene per i grandi evasori.
Ma in cosa consiste l’accordo raggiunto dopo il vertice a palazzo Chigi?
La pace fiscale non riguarderà chi non ha presentato la dichiarazione dei redditi, bensì chi, nel presentarla, ha dichiarato una cifra inferiore rispetto a quanto effettivamente posseduto (il 99%)
Alla luce di questo principio sarà possibile integrare fino ad un massimo del 30% in più, rispetto alle somme già dichiarate, con un tetto massimo di 100.000 euro.
Questo significa in sostanza che chi ha evaso totalmente le tasse non può accedere al condono, tuttavia lo può fare invece chi le ha evase parzialmente: il nero quindi potrà essere sanato, anche se solo per una certa cifra.
L’aliquota che sarà applicata a chi deciderà di aderire alla pace fiscale sarà il 20% dell’imponibile Irpef.
I grandi evasori in teoria, invece, saranno puniti: nel decreto fiscale, spiegano dal Movimento 5 Stelle, sarà inserita una norma per l’arresto degli evasori fiscali. Cosa questa che Di maio ha incassato in cambio del fatto di aver “ingoiato” il condono parziale sul nero.
Raggiunto anche l’accordo sul taglio alle pensioni d’oro: rispetto alla proposta iniziale, che prevedeva il taglio di 500 milioni l’anno, le decurtazioni agli assegni varranno, nel complesso, un miliardo in tre anni, quindi poco più di 300 milioni l’anno (cifra ben più modesta secondo gli esperti)
È stata una giornata di passione e di litigi per la maggioranza.
In mattinata sia Salvini sia Di Di Maio avevano disertato l’incontro a Palazzo Chigi. Al centro del braccio di ferro il capitolo della pace fiscale e quello del taglio alle pensioni d’oro.
Sul primo punto con il vicepremier e ministro del Lavoro era deciso a chiedere un ‘tetto’ come limite della possibilità , per ogni contribuente, di mettersi in regola.
Non solo: il M5S chiedeva a gran voce che la pace fiscale fosse circoscritta ai cittadini che non hanno pagato le tasse dovute, ma che in ogni caso hanno segnalato in modo fedele il proprio debito al fisco, oppure hanno effettuato correttamente tutte le dichiarazioni.
Sul secondo punto invece, è intervenuto categoricamente il sottosegretario Giancarlo Giorgetti: a chi gli chiedeva se il taglio delle pensioni d’oro fosse stato inserito nel decreto fiscale ha risposto: “Assolutamente no, fate tutto voi”.
(da “Huffingtonpost”)
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