IL CORAGGIO DEI VERDI BAVARESI
“INCORAGGIARE INVECE DI AVER PAURA” IL MESSAGGIO POLITICO
Lo scossone alle elezioni in Baviera è arrivato: ma non dai neonazisti che hanno perso il 2,2% dei consensi in un anno, ma dai Verdi.
Primo partito nelle città dai 100mila abitanti in su ma si registrano forti incrementi anche in realtà medio, piccole e rurali.
Per la prima volta in assoluto il partito ambientalista tedesco va in doppia cifra in una delle regioni storicamente più conservatrici e tradizionaliste della Germania.
Con quasi il 18% i Verdi diventano la seconda forza politica in Baviera rompendo l’egemonia del centro destra della CSU, la sorella bavarese del partito federale cristiano democratico di Angela Merkel.
I Verdi incassano quasi il doppio dei voti dei populisti dell’Alternative fà¼r Deutschland fermi al 10%.
Il partito socialdemocratico della SPD precipita invece, come da attese, intorno al 10% confermando il trend negativo a livello nazionale, in cui si attesta intorno al 15%. Una situazione non dissimile a quella del Partito Democratico.
La SPD non si è ancora ripresa dalla catastrofe delle ultime elezioni, è alla ricerca di una nuova identità dopo l’esperienza della GroàŸe Koalition e risulta incatenata a vecchie logiche di pensiero e una classe dirigente incapace di rinnovarsi.
Quali sono allora gli ingredienti vincenti dello scossone verde?
1) Responsabilità e spazio a giovani competenti e alle donne
Il successo si deve in particolare alla capacità di rigenerazione e innovazione della classe dirigente di un partito che quattro anni fa era dato per morto. La formula vincente è stata dare spazio a giovani competenti e alle donne non solo in termini di semplice coinvolgimento ma soprattutto di ruoli di responsabilità e visibilità . Ciò ha permesso da un lato di generare più rappresentanza dall’altro di portare una ventata di competenze nuove e fresche.
Infatti oggi molti giovani under 35 riescono ad accumulare più esperienza di molti politici di lungo corso grazie alla molteplicità e alla ricchezza di esperienze maturate all’università , su diversi posti di lavoro e all’estero.
Questo percorso di formazione contemporanea, adatta cioè a capire e rispondere alla complessità del realtà e che comprende la conoscenze di due o tre lingue, si è democratizzato e diffuso rapidamente sopratutto dagli anni 2000 in poi, grazie alla possibilità di viaggiare, vivere e lavorare all’estero, rimanendo sempre connessi, in maniera mai così sicura e low-cost.
Come nel caso di Katharina Schulze, la carismatica trentatreenne co-segretaria dei Verdi bavaresi, grande vincitrice di queste elezioni. Co-segretaria perchè i Verdi condividono la poltrona della segreteria in due.
L’altro co-segretario di questo Spitzenduo è il quarantenne Ludwig Hartmann. Già durante il suo “erasmus” negli Stati Uniti nel 2008, mentre studiava comunicazione interculturale e scienze politiche a Monaco, Katharina ha partecipato attivamente alla campagna per l’elezione di Barack Obama.
Rientrata in Germania, ha guidata prima i Giovani Verdi poi è stata portavoce della campagna vinta per impedire le Olimpiadi a Monaco e nel 2013 ha vinto un seggio nel Parlamento bavarese.
2) Una politica che riformula e rilancia l’essere bavaresi con coraggio e senza compromessi
La campagna dei Verdi si è fondata su una comunicazione moderna fatta di messaggi chiari e trasmessi attraverso un linguaggio diretto, semplice, entusiasmante, affabile e al passo coi tempi. Il tutto trainato dal motto “incoraggiare invece di fare paura”, attraverso persone motivatissime che hanno trasmesso passione ed energia. Il coraggio e l’entusiasmo dunque prima della speranza. Perchè la passione è contagiante e convincente.
Ovviamente non è tutto rosa e fiori nella narrativa dei Verdi, le insicurezze e le paure vengono riconosciute, ma il focus è spostato su quello che si deve fare per rendere il futuro dell’Heimat, il luogo natio, migliore per tutti. In questo modo hanno attratto non solo molti delusi della SPD ma altrettanti conservatori cristiano moderati.
Essere bavaresi può significare molte cose e i Verdi sono stati bravi a popolare, in modo credibile e convincente, l’immaginario collettivo con il rispetto dell’ambiente, dei diritti di tutti e dell’Europa.
Altre carte vincenti sono state la parità di genere e l’accessibilità a spazi abitativi e asili nido. Ma sopratutto una chiara posizione sul valore dei confini aperti e della tolleranza coniugata al dovere della sicurezza. Perchè umanità e responsabilità possono e devono stare insieme.
3) Ambientalismo e lotta ai cambiamenti climatici al centro dell’offerta politica
I bavaresi avranno pure assistito a una delle estati più aride e infinite di sempre, ma il tema della protezione della natura a la lotta ai cambiamenti climatici ha incontrato le preoccupazioni di molti, insoddisfatti della lentezza con cui si agisce per il clima, e convinto molti altri a sposare un’idea di futuro possibile e migliore senza paura.
Perchè i benefici per la sicurezza, il territorio, la salute, la mobilità , l’economia e dunque la libertà e il benessere delle persone sono molto più elevati dei costi iniziali dell’investimento e in generale del cambiamento.
I Verdi non sono solo riusciti a catturare un’aspettativa insoddisfatta ma anche a comunicare in modo tangibile, e dunque generare, quell’urgenza d’azione di cui abbiamo tremendamente bisogno per tenere la sfida del clima sotto controllo.
Un modello quello dei Verdi che può diventare vincente
(da “Huffingtonpost”)
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